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PER INSERIRE IL PROPRIO ANNUNCIO DI MOBILITA' SU LIPOL.IT e FACEBOOK
comunicare : nome e cognome, posizione professionale, profilo professionale, gli enti di partenza e destinazione, telefono e/o mail, note particolari (ogni singolo annuncio, rimarrà visibile online per circa 12 mesi dalla data d'inserimento) Inoltre per i soli colleghi iscritti al nostro sindacato, che ne facciano richiesta, prestiamo piena assistenza nella ricerca della mobilità (anche attraverso i nostri referenti sui territori) e per tutto l'iter burocratico. Si prega tutti coloro che abbiano ottenuto la mobilità, di darne comunicazione per cancellare la richiesta. Si ringrazia per la fattiva collaborazione IL Segretario Generale Nazionale Daniele Minichini
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Campania:Traffico e smog, regione senza respiro |
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 Notizia n° 49 del: 28/02/2006 [18:00] Autore: Segretario generale
Centotrentacinque comuni su 551 soffrono di mal’aria in Campania. Ventidue sono quelli a più alto rischio e nella classifica non c’è soltanto Napoli con la sua miscela di benzene, biossido di azoto e polveri sottili, nell’elenco compaiono anche comuni che fino a qualche anno fa sembravano al sicuro trovandosi nell’entroterra: Arzano, Aversa, Afragola, Casoria, Crispano, Casavatore, Giugliano, Portici, San Giorgio a Cremano, Sant’Antonio Abate, Casandrino, Casavatore, Cardito, Macerata Campania, Sant’Antimo, Frattamaggiore. Lasciano di stucco i dati dello studio che la giunta regionale affidò negli anni scorsi al dipartimento di Ingegneria meccanica per l’Energetica dell’Università Federico II, direttore il professor Mariano Migliaccio, in collaborazione con l’Arpac e il settore Tutela dell’Ambiente. L’indagine, che va al di là della rete regionale di monitoraggio gestita dall’Arpac, ha individuato le zone in cui gli agenti inquinanti (biossido di azoto, NO2, benzene C6H6, e polveri sottili, PM10) provenienti da traffico e combustioni superano gli standard di inquinamento. Il tutto è stato ricavato in base all’ordine di graduatoria delle emissioni, della presenza di attività industriali. Seguono le zone da risanare, dove i valori sono ai limiti della soglia di tollerabilità e quelle in cui, invece, non si registrano situazioni di criticità ma devono essere sotto osservazione. La prima zona da risanare, secondo lo studio, è la fascia al confine tra Napoli e Caserta (68 comuni), con picchi di criticità nei centri a ridosso dei capoluoghi: non è un caso che nella lista dei più a rischio ci siano ad esempio Arzano o San Marco Evangelista, San Giorgio a Cremano come Capodrise, Recale e San Nicola la Strada. In provincia di Salerno sono venti i comuni da risanare, ma tutti per il superamento dei limiti del biossido di azoto. Avellino e Atripalda, invece sono i comuni da risanare in Irpinia e poi Benevento città: tutti per il superamento di biossido di azoto. Altri 54 comuni, secondo lo studio, devono essere tenuti sotto osservazione nel resto della Regione a causa dei superamenti di biossido di azoto. È così che l’assessore regionale all’Ambiente, Luigi Nocera, avuto lo studio, è subito passato alla fase operativa convocando per il 9 marzo un tavolo di concertazione con assessori all’ambiente dei comuni capoluogo, delle province, l’Arpac, l’Università per mettere a punto il piano di risanamento e tutela, affidando ai comuni capoluogo e alle Province l’attuazione delle misure necessarie. Il Piano sarà all’attenzione del Consiglio regionale per il varo definitivo. | Tratto da IL MATTINO |
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Prefettura di Benevento: "Gli autovelox devono essere visibili agli automobilisti» |
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 Notizia n° 48 del: 27/02/2006 [17:24] Autore: Segretario generale
Lettera del Prefetto Urbano a Provincia, sindaci e Corpi di Polizia - In seguito ad alcuni esposti arrivati in Prefettura, nei quali numerosi cittadini lamentavano l'utilizzo scorretto degli autovelox da parte delle polizie locali, il prefetto Giuseppe Urbano ha ritenuto necessario ricordare a tutti i corpi di polizia preposti, che l'utilizzo delle strumentazioni elettroniche per il rilevamento della velocità, deve avvenire nel rispetto delle norme del codice della strada. “Il posizionamento in maniera non visibile agli utenti delle strade da parte degli operatori di polizia e dei relativi strumenti di rilevazione automatica della velocità, – si legge in una nota del Palazzo di Governo - viola le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica numero 495, articolo 183 che impone agli organi di polizia stradale preposti alla regolazione del traffico, di essere visibili a distanza, sia di giorno che di notte per evitare ulteriori situazioni di pericolo”. Un 'alt', dunque, ai tanti autovelox nascosti dietro alberi o in curva che più o meno tutti abbiamo notato percorrendo le strade sannite. Il prefetto Urbano, nella nota, invita tutti gli operatori di polizia stradale a rispettare tassativamente tutte le norme che regolano l'articolata materia puntualizzando che “l'impiego degli operatori e dei relativi strumenti di rilevazione praticato in maniera non visibile agli automobilisti, spesso senza le disponibilità di personale pronto alla contestazione, non è corretto e non è utile alla prevenzione”. Nella missiva, indirizzata alla Provincia, ai sindaci sanniti e a tutti i corpi di Polizia, si fa anche riferimento “all'esigenza dell'adeguamento dei limiti di velocità a quelli previsti dall'articolo 142 del codice della strada”. www.ilsannioquotidiano.it
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Trieste: Operazione "NEW LIFE 2" |
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 Notizia n° 47 del: 25/02/2006 [10:29] Autore: Segretario generale
Alla fine del 2004 l’Ufficio di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale ed il personale del Commissariato di Rozzol Melara stavano indagando autonomamente su fenomeni,da parte di ragazzi, di teppismo ai danni delle strutture pubbliche o veri e propri reati come aggressioni a danno di persone anziane. La Procura dei Minori riteneva opportuno delegare entrambi congiuntamente a compiere le indagini. Il successo finale dell’operazione ha dimostrato l’ottima sinergia d’azione dei due Organi di polizia interessati. Gli investigatori accertavano così che una delle attività principali posta in essere dai giovani in questione era cercare di procurarsi sostanze stupefacenti in particolare hashish ed ecstasy, ma in alcuni casi anche di cocaina e crack. Si potevano così identificare ed arrestare, nei primi mesi del 2005, due minorenni dediti allo spaccio di stupefacenti a coetanei ed a persone maggiorenni. Terminava così la prima fase dell’operazione della locale Procura dei minori, con due arrestati in custodia cautelare, quattro denunciati in stato di libertà e, inoltre, con il sequestro di circa 250 pastiglie di ecstasy (il cui spaccio avveniva ad Altura, Muggia, nelle discoteche locali e quelle del Veneto), di più di 150 grammi di hashish, numerose dosi di cocaina, 30 funghi allucinogeni, nonché un quantitativo di preparato per il confezionamento del crack. Gli atti dell’inchiesta venivano trasmessi alla Procura della Repubblica che, decideva di far proseguire la collaborazione tra la squadra di P.G. della Polizia Municipale e il Commissariato di “Rozzol – Melara”: partiva così di fatto nel maggio del 2005 l’operazione “NEW LIFE 2” che per alcuni mesi vedeva coinvolta anche un'altra squadra investigativa, ovvero il Nucleo Operativo dei Carabinieri di via dell'Istria. Il 3 dicembre scorso, grazie a mesi di indagini e pedinamenti, gli organi investigativi (nel corso di tutta l'operazione) hanno sequestrato circa 140 grammi di eroina, 309 grammi hashish, 250 pastiglie ecstasy, 30 funghi allucinogeni, 10 dosi cocaina, varie sostanze da taglio, 5 bilancini di precisione, preparato per il crack, numerosi telefoni cellulari e svariate sim card utilizzate dagli spacciatori, un'autovettura adoperata per trasportare la droga, un motociclo ed un ciclomotore risultati rubati. Si tratta di uno dei più importanti sequestri di droga destinata al mercato locale. Numerosi sono stati i soggetti controllati, molti dei quali sono stati denunciati per favoreggiamento personale poichè con le loro dichiarazioni o con i loro comportamenti hanno cercato di favorire gli spacciatori; altri sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio, furto e ricettazione. __________________________________________________
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