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 Inoltre  per i soli colleghi iscritti al nostro sindacato, che ne facciano richiesta, prestiamo piena assistenza nella ricerca della mobilità (anche attraverso i nostri referenti sui territori) e per tutto l'iter burocratico.

Si prega tutti coloro che abbiano ottenuto la mobilità, di darne comunicazione per cancellare la richiesta.

                                                Si ringrazia per la fattiva collaborazione

IL Segretario Generale Nazionale Daniele Minichini


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Pisa : Vigilini" sui bus multano gli automobilisti scorretti

Immagine della News Notizia n° 103   del: 19/04/2006 [13:42]   Autore: Segretario generale
 Occhio al bus. L’automobilista che, prima della “piratata” si guarda alle spalle per vedere se non ci sono i vigili urbani, potrebbe cadere in trappola. Nei bus ora lavorano 24 ausiliari del traffico (“vigilini”) pronti a prendere il numero di targa dell’auto che ha commesso l’infrazione e comunicarla alla polizia municipale. Pisa è la prima città In Toscana che lancia questa iniziativa. I 24 ausiliari sono dipendenti del Cpt (Consorzio pisano trasporti) che hanno seguito uno specifico corso prima di guadagnarsi i gradi di “ausiliario del traffico”. Il corso, nel rispetto della legge Bassanini bis, è stato organizzato dalla polizia municipale. I 24 dipendenti Cpt sono stati istruiti affinché possano vigilare sul buon andamento del servizio pubblico di linea, sanzionando tutte quelle violazioni al codice della strada che ostacolano la scorrevolezza e la rapidità degli autobus. Non di rado infatti si notano per le strade auto che invadono le corsie preferenziali, sostano in seconda fila o sulle inserzioni, costringendo gli autobus a fermarsi nel traffico od a effettuare complicate manovre che comportano disagi e ritardi. Per ovviare ad episodi di questo tipo, da ieri gli ausiliari del traffico, affiancati per i primi giorni dalla polizia municipale, sono a bordo degli autobus. Il trasgressore verrà ufficialmente a conoscenza solo quando riceverà il verbale a casa, non essendo prevista, in questi casi, la contestazione immediata. Gli ausiliari, individuabili attraverso appositi segni di riconoscimento, oltre a sanzionare le auto in divieto di sosta o di transito sulle corsie preferenziali, provvedono anche a verbalizzare ogni altra infrazione che comporti intralcio alla circolazione.

 tratto da Il Tirreno -

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Napoli: FALSI CERTIFICATI DI INIDONEITÀ

Immagine della News Notizia n° 102   del: 18/04/2006 [23:09]   Autore: Segretario generale
 
Vigili, inchiesta chiusa

Lamentavano malattie inesistenti, sostenendo di non poter effettuare turni in strada. È l’accusa sostenuta nel corso dell’inchiesta su un gruppo di vigili urbani accusati di aver fatto carte false per rimanere in ufficio ed evitare traffico, smog e logoranti servizi di presidio del territorio. Accuse raccolte negli avvisi di conclusione delle indagini - indaga Luigi Gay, oggi procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere - notificati in questi giorni a ventidue «caschi bianchi» e ad un medico competente del Comune di Napoli. Poche pagine per raccontare la storia di un disservizio registrato meno di un anno fa dai vertici del comando municipale, con un’indagine interna avviata dal generale Carlo Schettini, ai vertici del comando municipale: giovani e freschi di assunzione - gli indagati apparterrebbero all’ultima leva di assunti - avrebbero presentato certificati medici posticci per attestare handicap o malattie assolutamente immaginari. Un falso messo nero su bianco - secondo il pm - che serviva a rimanere in ufficio, dietro ad una scrivania e a dribblare sistematicamente il lavoro in strada. Un’inchiesta che vede coinvolto anche un professionista nel campo sanitario - il professor Armando Masucci, dal 2003 medico competente del Comune di Napoli -. Lo specialista risponde di falso ideologico e omissione di atti d’ufficio (e non di truffa, come erroneamente riportato nei servizi comparsi il 14 e il 15 febbraio scorsi). Difeso dalla penalista Vincenza Luciano, il professor Masucci è pronto a dimostrare la propria estraneità all’inchiesta che due mesi fa, all’esito dei cosiddetti avvisi di proroga delle indagini, sollevò non poco scalpore. «Il professor Armando Masucci in sede di interrogatorio, svoltosi in Procura scelse una difesa attiva - spiega la penalista -. Non si è avvalso della facoltà di non rispondere, pur prevista dalla legge, ma ha fornito tutta una serie di elementi idonei ad evidenziare una situazione di fatto non corrispondente alla prospettazione giuridica avanzata dal titolare delle indagini. In più, al termine dell’interrogatorio, ha depositato una circostanziata memoria difensiva». E ancora: «In ordine al reato di falso ideologico, si precisa che i giudizi di idoneità espressi dal professor Masucci sono del tutto legittimi in quanto, dagli esami clinici e dalle visite sanitarie fatte, i vigili in questione risultavano inidonei a svolgere la propria mansione all’esterno, poiché siffatta circostanza avrebbe potuto aggravare situazioni patologiche già esistenti». A partire dalla notifica degli avvisi di conclusione dell’inchiesta, gli indagati hanno venti giorni per presentare una memoria difensiva o per sottoporsi ad interrogatori, in attesa di una probabile richiesta di rinvio a giudizio.

 l.d.g. - Il Mattino


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In riferimento alla bozza di regolamento della legge regionale della Campania

Immagine della News Notizia n° 101   del: 18/04/2006 [22:22]   Autore: Segretario generale

In riferimento alla bozza di regolamento della legge regionale della Campania (presentato dalla regione Campania) abbiamo ricevuto e pubblichiamo il seguente commento del Comandante della Polizia Municipale di Villaricca(Na):

In riferimento all'oggetto si suggerisce un utile approfondimento in merito alla legittimità delle disposizioni ivi contenute, ed in particolare degli artt. 11 e 16. Risulta, infatti, che quella dei profili professionali è materia disciplinata dalle norme contrattuali, e che i vigenti contratti collettivi di comparto prevedono nell'ambito della polizia locale i profili di Dirigente, Funzionario, Specialista e Agente mentre non prevedono il profilo di "Ufficiale" che resta una definizione fumosa e generica. Per quanto riguarda, poi, i DISTINTIVI DI GRADO se proprio si è deciso di utilizzare quelli previsti per le forze armate, allora è d'obbligo l'osservanza e il rispetto degli artt. 137 e 142 della legge 11 luglio 1980, n. 312.

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