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 Inoltre  per i soli colleghi iscritti al nostro sindacato, che ne facciano richiesta, prestiamo piena assistenza nella ricerca della mobilità (anche attraverso i nostri referenti sui territori) e per tutto l'iter burocratico.

Si prega tutti coloro che abbiano ottenuto la mobilità, di darne comunicazione per cancellare la richiesta.

                                                Si ringrazia per la fattiva collaborazione

IL Segretario Generale Nazionale Daniele Minichini


::news anteguerra::

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Targhe per le bici? In Svizzera c'è anche l'assicurazione

Immagine della News Notizia n° 193   del: 31/07/2006 [22:47]   Autore: Segretario generale

La targa schizza di colore il parafango. Un rettangolo, otto centimetri per cinque, sigla e anno di registrazione. È così da 70 anni in Svizzera (salvo un paio d’aggiustamenti nel design). Il battesimo della sella è una tassa. Il resto è garanzia, per polizia e ciclisti: la targa consente multe e assicurazioni, ai furti seguono indagini e risarcimenti.Altra vita. Piste ininterrotte, segnaletica, trasporti privilegiati su treni, autopostali e battelli. La Svizzera è lontana, più dei 52 chilometri che la separano da Milano. Appunto: «Prima di punire i ciclisti, i vigili vadano a fare un giro lì, per vedere come sono coccolati», s’infervorano gli amanti delle due ruote locali. Loro «dimenticati dal Comune, ignorati dagli automobilisti». E ora «avvelenati», perché qualcuno in «questa giungla» li vuole giù dai marciapiedi e identificabili in caso d’infrazioni. Magari proprio con una targa. Stile svizzero.

La propone il sindaco londinese Ken Livingstone per «addomesticare» i 650 mila bikers figli della congestion charge. E la sponsorizza il comandante dei vigili, Emiliano Bezzon.
Prima «dateci piste e stalli, togliete le rotaie inutili e coprite le buche», ribatte Eugenio Galli, presidente di Ciclobby. Poi, nel caso, «pensiamo a un registro. Che può essere utile, è vero: oggi non c’è assicurazione che faccia polizze sulle bici ». Mentre furti ne capitano, eccome. Più che in Svizzera.
 da vivimilano
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«Salerno, manganello ai vigili»

Immagine della News Notizia n° 192   del: 30/07/2006 [00:13]   Autore: Segretario generale

Fa discutere la proposta del sindaco ds De Luca per l’ordine pubblico

Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, dei Ds, ha intenzione di introdurre il manganello tra le dotazioni dei vigili urbani. La proposta verrà formalizzata lunedì e il primo cittadino della seconda città della Campania non ha dubbi che entro settembre il suo progetto per migliorare la sicurezza dei cittadini andrà in porto. La decisione è maturata dopo che lo stesso sindaco ha subìto una aggressione da parte di un parcheggiatore abusivo. I vigili salernitani, pur lamentando altre carenze del Corpo, hanno commentato positivamente la decisione del sindaco, mentre a Napoli l’assessore alla mobilità Mola, pure dei Ds, ha preso una posizione drasticamente contraria: «Mai a Napoli vigili con gli sfollagente, noi abbiamo altre priorità». Nel resto d’Italia sono 17 le amministrazioni comunali che, per problemi di ordine pubblico, hanno dotato i vigili urbani di manganelli, mentre una settantina ha optato per lo spray al peperoncino.

IL MATTINO

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Troppe risse e schiamazzi, Sindaco di Marano di Napoli vieta alcool

Immagine della News Notizia n° 191   del: 29/07/2006 [23:12]   Autore: Segretario generale

Risse, schiamazzi, movida nelle strade che infastidisce i residenti del centro storico. Un sindaco del napoletano ha deciso di dire basta a tutto questo facendo salire sul banco degli imputati un unico soggetto, l'acol, e vietando la vendita di soft drink, birra e liquori se questi non vengono consumati all'interno di un locale. Accade a Marano, grosso centro a Nord di Napoli, dove con una ordinanza, il primo cittadino Salvatore Perrotta dal 3 agosto al 30 settembre ha vietato la vendita da asporto di bevande alcooliche, penalizzando i gestori di bar che infrangono il divieto con multe da 25 a 500 euro e, dopo la terza violazione, con la chiusura del locale fino a quindici giorni. "E' una misura che ho ritenuto necessaria perche' da tempo si registrano episodi che creano preoccupazioni per l'ordine pubblico. Non e'un fenomeno solo di Marano, ma un trend dilagante di teppismo, risse per futili motivi, abbandono di bottiglie di vetro o dei loro cocci dovunque", spiega Perrotta. L'iniziativa per ora e' sperimentale e vuole dare un "segnale forte per elevare il livello di vivibilita' della citta'". Oltre che alla polizia municipale, l'ordinanza e' stata trasmessa a prefettura di Napoli, questura e tribunale.

www.repubblica.it

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