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PER INSERIRE IL PROPRIO ANNUNCIO DI MOBILITA' SU LIPOL.IT e FACEBOOK


comunicare :  nome e cognome, posizione professionale, profilo professionale, gli enti di partenza e destinazione, telefono e/o mail, note particolari

  (ogni singolo annuncio, rimarrà visibile online per circa 12 mesi dalla data d'inserimento)

 Inoltre  per i soli colleghi iscritti al nostro sindacato, che ne facciano richiesta, prestiamo piena assistenza nella ricerca della mobilità (anche attraverso i nostri referenti sui territori) e per tutto l'iter burocratico.

Si prega tutti coloro che abbiano ottenuto la mobilità, di darne comunicazione per cancellare la richiesta.

                                                Si ringrazia per la fattiva collaborazione

IL Segretario Generale Nazionale Daniele Minichini


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NAPOLI - POLIZIA MUNICIPALE CON POSTAZIONE TELEMATICA PER FOTOSEGNALAZIONI MA .....SEMPRE PIù AGGREDITA

Immagine della News Notizia n° 205   del: 22/06/2009 [07:15]   Autore: Segretario

UNA POLIZIA MUNICIPALE A NAPOLI con tecnologie che si avvicinino sempre di più agli standard di altre parti d'Italia e perciò con maggiore professionalità e formazione ben venga ma non ci si dimentichi anche di fornire maggiore protezione agli operatori, che come vedete anche nell'articolo qui sotto, sono sottoposti a continue aggressioni.

Protezione che dovrebbe essere a 360 gradi ovvero da capi di vestiario e attrezzature di difesa (giubbotti e corpetti anti taglio, spray urticante, manganello o quant'altro) a un coordinamento con le altre forze di polizia in modo da non fare della P.M. l'unico bersaglio e dei propri agenti "gli unici cattivi".

Daniele Minichini - Segretario Nazionale Lipol  

Una postazione telematica per fotosegnalare le persone arrestate e un autovelox all’esterno della galleria Vittoria. Due novità importanti sono state presentate dal corpo dei vigili urbani. La prima, la postazione per le foto segnaletiche è stata comprata e messa in funzione dalla Polizia Municipale di Napoli per far fronte all’aumento del numero di persone fermate dagli agenti durante la loro attività sul territorio. Grazie al corso di addestramento una ventina di agenti della Municipale effettueranno le operazioni di segnalazione in maniera autonoma per poi trasferire i dati, foto ed impronte, alla banca dati della Questura. Il varo della postazione, costata 30mila euro, è avvenuto ieri. I primi ad essere immortalati, faccia e profilo e segni particolari, sono stati alcuni parcheggiatori abusivi fermati davanti ai ristoranti ed ai lidi di Marechiaro, sulla collina di Posillipo. Colpirà, invece, una fetta molto più ampia di Napoletani l’altra novità: l’autovelox all’esterno della galleria Vittoria. Da mercoledì i vigili hanno avviato dei test per misurare la velocità di uscita dei veicoli dal tunnel. Il limite è di 30Km/h, la media in un paio di ore di servizio, supera abbondantemente i 45. Fortunatamente, per ora, la macchina è stata solo provata, altrimenti a Napoli ci sarebbero un migliaio di persone senza più la patente.

articolo e foto : VIDEOCOMUNICAZIONI

CLICCA QUI PER IL VIDEO di Canale9 con le spiegazioni della dr Manconi della Polizia Scientifica di Napoli

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Motorino sequestrato, rivolta contro i vigili

L’aggressione al corso Garibaldi. Calci, pugni, lancio di pietre e bottiglie: tre agenti in ospedale
ANNA MARIA ASPRONE Vita difficile quella dei vigili urbani a Napoli. Dal Vomero a Fuorigrotta, da Chiaia al corso Garibaldi le aggressioni agli agenti di polizia municipale sono divenute quasi un fenomeno trasversale, che non tiene conto né del quartiere in cui avviene né tantomeno del motivo scatenante, cioè dell’operazione in cui sono impegnati i caschi bianchi. L’ultima aggressione, finita con tre vigili che hanno dovuto far ricorso alle cure mediche nei pronto soccorso di due ospedali, è avvenuta nella tarda serata di venerdì al corso Garibaldi. Picchiati a calci e pugni da due uomini, mentre la folla lanciava pietre e bottiglie, solo perché stavano sequestrando il motorino ad una diciassettenne. La ragazza viaggiava senza casco insieme con una coetanea; lo scooter non aveva documenti. «Non sono state né le ragazze né i loro familiari giunti poco dopo sul posto ma due persone che non avevano nulla a che fare con l’intera vicenda» spiega uno dei tre agenti feriti Maurizio Zobel, 31 anni, da nove anni in forza alla Polizia Municipale ed in servizio, dallo stesso periodo, presso l’ottava unità operativa San Lorenzo, diretta dal tenente Alfredo Marraffino. L’agente venerdì sera era impegnato con altri due colleghi della sua unità, Vincenzo Moscariello e Fabrizio Carderopoli, all’incrocio tra via Casanova e corso Garibaldi. L’operazione a largo raggio era stata disposta dal comandante della polizia municipale, il generale Luigi Sementa, per impedire il transito ad alta velocità dei motorini, che in zona si vedono spesso sia nelle corsie preferenziali che sui marciapiedi. «Verso le 23,15, quindi quasi a fine turno - racconta Maurizio Zobel - abbiamo fermato un ciclomotore, 50 di cilindrata, guidato da una ragazza senza casco e con una coetanea a bordo. All’alt si è fermata e ci ha detto di aver lasciato i documenti a casa, così ha telefonato al padre per farseli portare. Ma - continua l’agente - poco prima che arrivasse il papà della ragazza, si sono avvicinati due uomini, uno di 51 anni e l’altro di 26 anni, zio e nipote, che stavano mangiando una granita dall’acquafrescaio all’angolo della strada». Poi Zobel rievoca i momenti dell’aggressione. «Prima ci hanno intimato di riconsegnare il mezzo alla ragazza, anche se non la conoscevano. Poi - aggiunge - il più giovane, dicendoci che era di San Giovanniello ci ha minacciato dicendo che ci avrebbero seguito fino a casa e poi uccisi. Intanto si era radunata una gran folla. Alcuni addirittura gridavano mentre i due balordi inveivano contro di noi, prendendoci a schiaffi, pugni e calci». I due sono stati condotti presso gli Uffici di Polizia Giudiziaria, dove il magistrato di turno ha disposto l'arresto immediato. Processati con il rito direttissimo sono stati condannati ad un anno di reclusione (pena sospesa) per aggressioni, minacce e lesioni, I tre vigili sono stati portati, due al pronto soccorso dell’ospedale Ascalesi e il terzo al Loreto Mare. Per tutti una prognosi di sette-otto giorni, per contusioni e escoriazioni multiple. «Soprattutto al corso Garibaldi i vigili non sono molto amati da una parte dei residenti - conclude Zobel - in questi mesi abbiamo sequestrato molti motorini fuorilegge e chi vive ai margini della legalità non gradisce la nostra presenza. Per fortuna c’è anche chi ci incita a continuare dicendo che ora è più facile scendere con i bambini o passeggiare senza timore di essere investiti dai motorini che passano ovunque». Amara la soluzione al problema trovata dall’acquafrescaio della zona. «Lo so che i motorini si fermano qui da me creando caos a tarda sera - ha detto ieri ai vigili - così ho deciso che alle 20 chiudo e non resterò più aperto fino a notte».

Fonte: IL MATTINO

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TORINO - DELUSE LE ASPETTATIVE SULLA RIFORMA AL CONVEGNO: SICUREZZA PUBBLICA E RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE

Immagine della News Notizia n° 204   del: 20/06/2009 [18:13]   Autore: Segretario
Purtroppo deluse le aspettative di chi partecipando al prestigioso 3°Congresso Nazionale (tenuto il 18 e 19 Giugno a Torino dal mensile La Voce dei Vigili Urbani) dal Titolo  " SICUREZZA PUBBLICA E RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE" si aspettava la conferma  dell'approssimarsi del varo della tanto agognata riforma della Polizia Locale.
Delusione accentuata non tanto per l'assenza dei due Senatori (Barbolino  - PD indisposto e SAIA - PDL impegnato per ballottaggi??)ma per quanto affermato dal sottosegretario Davico ovvero che il Governo ha dovuto affrontare ben altre spinose questione tra le quali il terremoto d'Abruzzo  e che "con l'attuazione del federalismo fiscale, e dopo la riforma degli enti locali, anche questa riforma verrà varata nell'ambito del più complesso pacchetto sicurezza''.
Perciò i nostri timori che la riforma non si farà in tempi brevi, visto anche che neanche questa settimana è calendarizzata, si stanno rivelando più che fondati.
Qui sotto la notizia ANSA.
Daniele  Minichini - Segretario Generale Lipol
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Presto i Vigili Urbani verranno coinvolti in una riforma che dara' loro piu' poteri, trasformandoli in una sorta di Polizia del sindaco che potrà dare loro direttamente indicazioni.
Lo ha confermato il sottosegretario all'Interno Michelino Davico, oggi a Torino, in un incontro a fianco del comandante dei Vigili Urbani della citta', Mauro Famigli. In Piemonte ci sono piu' di 4.500 vigili di cui 2.000 a Torino. ''Ci vuole una riforma specifica all'interno della riforma degli enti locali - ha detto Davico - in modo da consentire un uso migliore dei Vigili Urbani. Si tratta di un provvedimento importante nel senso di una maggiore sicurezza nelle nostre citta'. Con l'attuazione del federalismo fiscale, e dopo la riforma degli enti locali, anche questa riforma verra' varata nell'ambito del piu' complesso pacchetto sicurezza''. Famigli ha quindi parlato della necessita', da parte del governo, di erogare i finanziamenti necessari alla messa in opera del progetto.
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LA RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE SPERANZA O ILLUSIONE?

Immagine della News Notizia n° 203   del: 19/06/2009 [11:08]   Autore: Segretario

Molti hanno letto l'articolo, qui sotto riportato, con molto scetticismo che non possiamo condannare viste le mille promesse politico-sindacali del passato.

D'altra parte, nel nostro piccolo, abbiamo sempre lottato e continueremo a farlo per un giusto riconoscimento della nostra categoria e per migliori condizioni lavorative al pari delle altre forze di polizia.

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Controllo del territorio

L’IMPEGNO NELLE CITTÀ

Sicurezza. L’obiettivo del progetto è di fare entrare i 60mila vigili urbani tra i corpi armati

La richiesta.

I comuni tornano a spingere per non contare le spese nel Patto di stabilità

Più poteri alla polizia locale

Con la riforma in arrivo aumenteranno compiti e dotazioni

Gianni Trovati

 Archiviata la vacanza elettorale,il Parlamento riprende il filo dei discorsi interrotti e ritrova ai primi punti dell’ordine del giorno la costruzione del «sistema integrato di sicurezza » a livello locale.

 Il disegno di legge sulla sicurezza, che dà più poteri ai sindaci nel controllo su cambi di residenza e occupazioni abusive, regolamenta le ronde e porta a 500 euro le sanzioni minime delle ordinanze antidegrado, aspetta l’ultimo via libera dal Senato.

 E dietro di lui scalpita la riforma della Polizia locale(primo firmatario il senatore Maurizio Saia,Pdl), che ha già ricevuto un’incoraggiante pacca sulla spalla dallo stesso ministro dell’Interno Roberto Maroni e che promette di far entrare a pieno titolo i 60mila ex vigili urbani tra i corpi armati impegnati nella pubblica sicurezza e nelle funzioni di Polizia giudiziaria.

Di sicurezza porta a porta, insomma, si parlerà ancora molto,visto il sicuro dividendo di consenso che l’argomento si porta con sé.

La conferma, puntuale e precisa è arrivata il 6 e 7 giugno; non solo dall’onda lunga della Lega, ma anche dalle realtà in cui il Pd ha  limitato  i danni conquistando ballottaggi o posizioni di testa tutt’altro che scontate alla vigilia.

Come a Bari, in Provincia di Milano o a Padova, dove l’insistenza sul tema da parte del sindaco Pd Flavio Zanonato (che è anche delegato Anci sulla sicurezzaurbana) ha rialzato il partito di Franceschini fino a quota 28,4% (contro il magro 20,3% ottenuto a livello regionale), cioè la stessa percentuale ottenuta a livello regionale dalla Lega (che a Padova si ferma all’11%): e lo «sceriffismo» vero o presunto di Zanonato domina il dibattito verso il ballottaggio.

Mentre il Ddl sicurezza sta per aumentare di nuovo i compiti dei sindaci, la riforma della Polizia locale ora all’esame in commissione al Senato prova ad affinarne gli strumenti di intervento.

Il blocchetto delle multe,infatti, va sempre più stretto ai poliziotti comunali,e le novità contenute nel Ddl provano a tagliare definitivamente l’identificazione degli ex vigili urbani con il verbale sotto il parabrezza.

Il cardine del progetto è nella volontàdi far entrare a pieno titolo gli ex vigili urbani nel campo della «pubblica sicurezza» , superando le timidezze che la legge attuale (la 65 del 1986)mantiene nell’attribuzione delle funzioni di Polizia giudiziaria e, soprattutto, nelladotazione di armi.

Per centrare questi obiettivi, la norma in cantiere si muove sul crinale sottile dei rapporti con Regioni e autonomie,che sono i titolari della competenza sulla Polizia locale, per uniformare mezzi e organizzazione dei corpi,rompendo i confini regionali e locali che finora hanno limitato la dotazione di armi.

Il disegnodi legge,dopo aver chiarito che i poliziotti locali«portano senza licenza le armi in dotazione »,rimanda a un regolamento del Viminale, da adottare d’intesa con la Conferenza Unificata, la disciplina dell’armamento, precisando che il decreto dovrà individuare i requisiti psico-fisici per l’affidamento delle armi e gli obblighi di enti e personale sulla tenuta e sulla custodia di armi e munizioni.

Un altro regolamento, con lo stesso iter, dovrà unificare le uniformi e il colore dei mezzi di servizio.

Anche sui compiti di Polizia giudiziaria, il progetto è quello di forzare le rigidità della vecchia legge, sulla base del presupposto che in molte procure la prassi ha già impostodi superare i vincoli territoriali e di materia imposti dalla legge del 1986.

Tradotto in pratica, significa far lavorare i poliziotti municipali fianco a fianco con carabinieri e Polizia, permettendo loro l’accesso (previa individuazione dei soggetti autorizzati) alle banche dati del ministero dell’Interno, oltre a quelle di Pra,motorizzazione civile e Camere di commercio.

Se approvata in questi termini, la norma estenderebbe la platea di quanti possono consultare le informazioni del casellario giudiziario dei soggetti fermati,conl’unico limite fissato dai tradizionali vincoli di segretezza degli atti d’indagine, ampliando di conseguenza anche le esigenze di controllo sui flussi di informazioni.

Per completare il quadro, il progetto prevede la definizione di un contratto ad hoc per la Polizia locale,traghettando gli agenti municipali fuori dalle regole dei dipendenti di Regioni ed enti locali.

 In tempi di riduzione dei comparti pubblici,già annunciata dal ministro della Pubblica amministrazione, la cosa non è semplice, ma il confronto con Brunetta è già stato avviato e gli argomenti a sostegno non sono peregrini.

Difficile, infatti, regolare (e remunerare) adeguatamente le indennità di rischio, di disagio, di servizio festivo o notturno dei poliziotti locali con un contratto che nasce per gli impiegati dell’anagrafe o della ragioneria comunale.

Accanto agli incrementi economici, la prospettiva contempla però anche la razionalizzazione organizzativa, con gli stessi criteri seguiti per altri ambiti locali dal Codice delle autonomie in arrivo dal ministero della Semplificazione.

La leva è quella della gestione associata del servizio, che già oggi è seguita spontaneamente in molti Comuni ma che nel nuovo orizzonte diventerà obbligatoria.

Per costituire un corpo, infatti, saranno necessari 15dipendenti, e chi non metterà insieme le forze vedrà passare le competenze alla Provincia.

tratto da un articolo di gianni.trovati@ilsole24ore.com - IL SOLE 24 ORE

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NAPOLI - ACCOGLIENZA TURISTICA CON EX DETENUTI : UN PROGETTO DISCUTIBILE

Immagine della News Notizia n° 202   del: 18/06/2009 [09:42]   Autore: Segretario

Che persone che hanno pagato il proprio debito con la giustizia, come gli ex detenuti, debbano essere reinseriti nella vita della città con progetti lavorativi è giusdto e non apriamo bocca ma che la regione Campania li utilizzi per l'accoglienza ai turisti con pettorine gialle "simili" a quelle utilizzate per la polizia municipale di Napoli è inaudito.

Purtroppo si è ormai abituati ai provvedimenti sia del Comune che della Regione Campania che generano confusione nell'utenza come ad es il far indossare agli  ausiliari al traffico  della Napoli Park  le nuove uniformi estive bleu  previste dal regolamento di attuazione regionale già adottate da tutte le polizie municipali della Campania ma che a Napoli non si vedranno ancora per lungo tempo visto che il Comune di Napoli non stanzia in bilancio le somme necessarie all'acquisto delle uniformi dei propri vigili (che sono anche dispositivi di protezione individuale ai sensi del dlgs 626/94 oggi dlgs 81/2008)costringendoli ad indossare  capi di vestiario ormai consunti o vecchie pettorine bleu  "non a norma"o quelle gialle .

Perciò non ci meravigliamo di episodi come quello qui sotto riportato dai quotidiani

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BEVERELLO, EX DETENUTI ALLONTANATI DAI VIGILI *Tensione al semaforo del molo Beverello dove ieri i vigili hanno allontanato gli ex detenuti del progetto di accoglienza turistica che bloccavano le auto e aiutavano la gente ad attraversare: «A tutelare i turisti in strada ci pensa la polizia municipale», ha tuonato il generale Sementa. Pettorine gialle, fare autoritario, fischi per bloccare le auto e far passare la gente. Quando la pattuglia della polizia municipale destinata al porto, ieri mattina, è arrivata sul posto, deve aver pensato che ci fossero già altri colleghi al lavoro. Un particolare, però, sembrava strano. Anzi «suonava» strano. Era il trillo dei fischi, diverso da quello abituale dei vigili. Molto più intenso e sibilante. Solo quando gli agenti della municipale si sono avvicinati, hanno capito perché quel rumore sembrava strano: i fischi erano «umani». Due dita in bocca e via con il suono violento. E gli agenti, solo in quel momento, hanno notato che quelle pettorine gialle non erano della municipale ma della Regione Campania, appena stampate per gli ex detenuti. Il tenente che coordinava il servizio al porto per un attimo è rimasto basito. Poi ha chiamato il responsabile dell’unità operativa. Quest’ultimo, a sua volta, ha avvisato il comandante del corpo e gli ha chiesto: «Cosa dobbiamo fare?». Il generale Sementa ha dato uno sguardo ai video collegati con le telecamere, s’è fatto un’idea della situazione e ha dato mandato ai suoi uomini di allontanare le persone con la pettorina gialla. I vigili si sono avvicinati agli uomini del progetto di accoglienza turistica e hanno chiesto conto del comportamento. Dopo aver capito che c’era assoluta buona fede e che il gruppo di ex detenuti cercava esclusivamente di mettersi al servizio della città, i vigili hanno convocato il responsabile e l’hanno invitato a dare direttive diverse a quelle persone. pa. bar.

Fonte: Il Mattino

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NAPOLI - CON LE MULTE SI FA CARRIERA????

Immagine della News Notizia n° 201   del: 17/06/2009 [09:21]   Autore: Segretario
Il vigile carrierista avanza con le multe 

Rivolta contro  premi legati alle contravvenzioni

A Napoli è scontro in Comune

Una multa al giorno per fare carriera. Un mattoncino alla volta pescato dal Codice della Strada per lastricare la strada verso l'agognata promozione. Con buona pace dell'automobilista, prima tiranno e oggi potenziale preda dell'agente municipale. Potrebbe essere letta così la circolare - firmata dal vicecomandante della polizia municipale di Napoli, il colonnello Antonietta Agliata - giunta sulle scrivanie dei responsabili delle unità operative dislocate sul capoluogo campano. Un'esortazione a produrre di più col monito che «in caso di mancato raggiungimento di tali obiettivi, tutto questo influirà sul giudizio finale connesso alle valutazioni utili per le future progressioni economiche, con adozione di consequenziali provvedimenti».

E apriti cielo. Agenti municipali sul sentiero di guerra, automobilisti terrorizzati, amministrazione comunale risentita perché alla fine loro sono i datori di lavoro e «come in ogni azienda, ci riserviamo di effettuare le valutazioni che riteniamo opportune», spiega l'assessore alla Polizia locale, Luigi Scotti. Perché il primo ad arrabbiarsi è stato proprio il capo dei vigili urbani partenopei, il generale Luigi Sementa. Quella circolare infatti è stata inviata quando lui non c'era. Pronta dunque la convocazione del proprio vice. Ma niente ramanzina, fanno sapere dal Comando. Semplice scambio di opinioni. A Napoli i vigili urbani sono circa 2400, ma non tutti sono idonei al servizio su strada. Se ne contano 700 agli incroci, ripartiti in più turni. Il totale dei verbali contestati direttamente dalla Municipale ha toccato nel 2008 quota 350mila.
Il tumulto all'interno del Corpo nasce dall'indicazione degli standard dei servizi da parte del Comune di Napoli. «Si tratta di un atto burocratico interno, - continua l'assessore Scotti - una ricognizione del livello dei servizi del Comune. Un modo per capire dove intervenire per migliorare». Nulla da eccepire, anzi. «Vengono fissati per ogni tipologia di servizio gli standard da seguire - spiega l'assessore al Personale Enrica Amaturo - Ogni dirigente sa che ci sono degli obiettivi da raggiungere. E questo vale anche e soprattutto per la Pubblica amministrazione». Opinione condivisibile anche questa. Ma quali sono gli obiettivi che un vigile urbano deve raggiungere per evitare di essere penalizzato, come minaccia la circolare? «Nello specifico non conosco la situazione - si smarca l'assessore Amaturo - ma con il collega alla Polizia locale abbiamo convocato il generale Sementa per dare una giusta interpretazione della direttiva preparata quando non facevo parte ancora della giunta del sindaco Iervolino».
Ed è il titolare della delega alla Polizia locale a chiarire tutto: «Noi chiediamo alla polizia municipale il numero delle multe contestate, le modalità delle contestazioni e quando i verbali sono stati elevati. Naturalmente questi dati vengono comparati con quelli già in nostro possesso per capire se e dove intervenire». Non solo dunque un lavoro statistico. E nel caso ci fosse una flessione nel monte multe? «Per prima cosa cerchiamo di capire - spiega irritato Scotti - il perché di questo dato. Potrebbe trattarsi anche di un limite strutturale e non di cattiva volontà da parte del personale della polizia municipale. In caso contrario? Sicuramente non premieremo chi ha prodotto poco». Luigi Sementa ha 50 anni, 31 dei quali trascorsi nell'Arma dei carabinieri. E' abituato a far rispettare le regole. Ma questo criterio di valutazione non sembra averlo digerito. Aspetta la convocazione dei due assessori per capire direttive e applicazioni. Intanto la circolare è già stata modificata perché «la professionalità degli agenti non si valuta in questa maniera», fanno sapere dal Comando. Ne sono convinti anche gli automobilisti.

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Antonio Salvati -  La Stampa

 

 Fonte: La Stampa 16/6/2009

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IL SEGRETARIO GENERALE LIPOL A RADIO R 101 SU "I CONTROLLI CON GLI ETILOMETRI”

Immagine della News Notizia n° 200   del: 16/06/2009 [14:18]   Autore: Segretario

Roberta Scorranese di radio R101 partendo dall'associazione ASAPS secondo  cui si potrebbero estendere i controlli con gli etilometri per il contrasto all'alcol sulla strada, intervista Daniele Minichini Segretario Generale Nazionale del Sindacato Lipol “Libera Polizia Locale” chiedendogli se condivida ciò e soprattutto se sia possibile.

associazione

Minichini del Lipol ha risposto che soltanto con un oculato impiego di tutti gli operatori delle diverse forze di Polizia e il loro coordinamento si può evitare inutili posti di controllo “doppioni” ( pattuglie di carabinieri e a pochi passi la presenza anche di polizia municipale o stradale) a discapito di altre zone completamente dimenticate.

"Occorre che i controlli per l’uso dell’alcool vengano resi sempre più capillari nelle zone soprattutto  più a rischio e vicine a locali pubblici molto frequentati - ha continuato Minichini - e che  Sindaci e Amministrazioni comunali si decidano a dotare le proprie  polizie locali di strumenti tecnologici come gli etilometri dando una scala di priorità ove si tenga conto  delle  sempre più forti richieste di sicurezza da parte dei cittadini".
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ROMA - I VIGILI CAMBIANO LA PROPRIA DIVISA A PROPRIE SPESE

Immagine della News Notizia n° 199   del: 15/06/2009 [13:50]   Autore: Segretario

 

Da anni il Lipol si batte, nei comuni dove è presente, perchè vengano istituite commissioni di controllo per le dotazioni vestiarie e tecniche della Polizia Municipale affinchè non vi siano più sprechi denaro e uniformi non idonee e non conformi ai dettami delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro dlgs 626/94 e il recente 81/2008.

Perciò non possiamo che esprimere  il nostro apprezzamento ai colleghi del VIII gruppo di Roma che , per protesta, hanno acquistato capi di vestiario adeguati per le operazioni che svolgono e che, allo stesso tempo, chiedono un ufficio  documentazione " studio e sperimentazione".

Il Lipol  si augura che presto associazioni e sindacati arrivino a far fronte comune nell'interesse della categoria per un serio rispetto e una reale applicazione delle normative di sicurezza. 

 

*DIVISA ESTIVA "FAI DA TE" CON LA T - SHIRT Fa caldo e la Polizia municipale ha un nuovo ruolo nella capitale: garantire la sicurezza. Le due cose non sembrano connesse ma sono il motivo di protesta dell’VIII gruppo del Corpo che si è munito (a proprie spese) di magliette tipo polo e pantaloni multi tasche. «È difficile operare con una divisa poco pratica» spiega Ivano Leo, segretario dell’associazione dei vigili Anvu. «Un pantalone con solo due tasche costringe a portarsi uno zaino, che diventa di impaccio durante le operazioni". Senza parlare della camicia " rigida" che "non consente movimenti liberi". A risentire della divisa - zavorra è il GSSU, gruppo impegnato nei controlli dei nomadi, sgomberi forzati e operazioni antiprostituzione". I loro colleghi, nel resto d' Italia , si sono da tempo liberati dell'uniforme "vecchia" di 50 anni. 

Inoltre "gli altri gruppi di polizia - assicura Leo - sono caratterizzati da indumenti più leggeri". Adeguiamoci ai tempi, allora. E alla tecnologia. L'ANVU chiede un ufficio documentazione " Studi e sperrimentazione" per testare le disponibilità tecnologiche sul mercato in materia di equipaggiamento. Intanto,però, si accontenterebbe anche di una divisa free e qualche spray antiaggressione . Mica la luna.

Fonte: foto e testo Cuccaro - LIBERO

 

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TRIESTE - CIRCA 70 AGENTI DI P.M. VERRà ARMATA

Immagine della News Notizia n° 198   del: 13/06/2009 [00:17]   Autore: Segretario
Pattuglie armate della polizia municipale di Trieste
 


Pattuglie armate della polizia municipale di Trieste

Nel corso della mattinata del 9 giugno 2009 presso la Prefettura - U.T.G. di Trieste, su richiesta del Sindaco del Comune capoluogo, si è tenuta una riunione dedicata all'approfondimento dei risvolti giuridici e organizzativi connessi all'armamento della polizia municipale.
Alla riunione, presieduta dal Prefetto di Trieste, hanno partecipato, oltre al Sindaco, i capigruppo della maggioranza in consiglio comunale, il Questore, il Comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza ed il Comandante della Polizia municipale.
L'incontro è valso a mettere a fuoco tutte le rilevanti implicazioni che la attuale esclusione dall'armamento del Corpo di Polizia municipale determina sul piano della sua operatività, con specifico riguardo alle accresciute esigenze di sinergia con le Forze di polizia dello Stato, scaturenti dalle politiche di valorizzazione del ruolo del Sindaco ai fini della tutela della sicurezza urbana e dalle nuove aree di competenza comunale correlate al processo di decentramento. In particolare, poiché il servizio notturno, secondo la disciplina vigente, deve essere espletato con la dotazione delle armi, la operatività attuale del Corpo resta esclusa nelle ore notturno, con conseguente scopertura di fondamentali settori di prevenzione e accertamento, quali la tutela della quiete pubblica, la vigilanza sui locali di pubblico intrattenimento e la infortunistica stradale.
Dagli approfondimenti operati è emersa la concorde valutazione favorevole all'armamento, che il Comune formalizzerà attraverso i necessari atti deliberativi e che riguarderà una aliquota di circa 70 agenti della Polizia municipale.
Il Prefetto ha manifestato soddisfazione per la determinazione assunta, offrendo all'amministrazione comunale ampia disponibilità a supportare la decisione assunta con gli approfondimenti operabili presso il Ministero dell'interno in ordine agli aspetti tecnici relativi alle modalità di realizzazione della prevista armeria.

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ROMA - AGENTI POLIZIA MUNICIPASLE OCCUPANO UFFICI .

Immagine della News Notizia n° 197   del: 11/06/2009 [13:20]   Autore: Segretario
 
Circa 200 operatori del I gruppo della Polizia Municipale, quello del centro storico, hanno occupato da la ex sede degli uffici elettorali di via dei Cerchi per protestare contro il Campidoglio per le sedi di comando del centro dichiarate più volte dalle asl e dai vigili del fuoco inagibili e fuori norma di sicurezza (dlgs 81/2008). A sostenere la protesta anche il presidente del I Municipio Orlando Corsetti (Pd). Nel pomeriggio una delegazione è stata ricevuta in Campidoglio.
Corsetti ha assicurato il proprio impegno affinché la sede di via dei Cerchi venga definitivamente assegnata al comando della prima unità operativa Centro Storico (composto da oltre 900 Vigili Urbani)». Alle 16 l'assemblea dei vigili ha deciso di continuare l'occupazione fino ad un formale impegno dell'amministrazione capitolina.
Il presidente della commissione Personale del Comune di Roma, Pasquale De Luca lunedì convoccherà i sindacati per risolvere il problema.
Il presidente del I Municipio Corsetti ha rilevato che l'unica risposta da parte del Campidoglio sia stata l'identificazione degli occupanti e della sua persona che legittimamente protestano per la mancanza di una sede adeguata allo svolgimento del lavoro della polizia municipale
 
Notizia tratta da un articolo del messaggero
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CESENA - LA POLIZIA MUNICIPALE CONTROLLA I CANTIERI PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

Immagine della News Notizia n° 196   del: 10/06/2009 [13:50]   Autore: Segretario
Cesena: sicurezza sul lavoro, nuovi controlli della Polizia Municipale
CESENA - La Polizia Municipale di Cesena programmerà a breve controlli sistematici nei cantieri edili per verificare non solo la conformità delle opere ai permessi rilasciati, ma anche il rispetto delle norme in materia di sicurezza. Per prepararsi adeguatamente a questo compito, il personale addetto alla vigilanza nei cantieri edili ha frequentato un seminario ad alta specializzazione in materia di sicurezza nei cantieri edili, organizzato dalla Scuola Regionale di polizia Locale.

Prosegue così l'attività della PM, da sempre sensibile alla sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro, per arginare gli infortuni sui luoghi di lavoro.

Fonte: RomagnaOggi
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CAVA SE TIRRENI - SARà PROLUNGATO SINO ALLE 24 L ORARIO DELLA POLIZIA MUNICIPALE

Immagine della News Notizia n° 195   del: 09/06/2009 [11:23]   Autore: Segretario
Cava de' Tirreni: vigili fino a mezzanotte

 

Entro fine mese sarà prolungato sino alle 24 l’orario di servizio degli agenti della Polizia Locale. La novità volta a garantire maggiore sicurezza e vivibilità ai cittadini. Saranno presidiati gli ingressi e le uscite da Cava. L’assessore Servalli: «Un’iniziativa utile anche ad implementare il commercio ed il turismo produttivo»...

I "caschi bianchi" cavesi presto in strada fino alle ore 24 per contrastare anche di notte l'insicurezza percepita dai cittadini. Una necessità sorta anche in virtù delle tante iniziative promosse per animare la stagione estiva dei cavesi e dei visitatori.

La presenza dei Vigili Urbani nelle ore notturne servirà a scongiurare intralci alla circolazione e fungerà anche da deterrente per i malintenzionati, specie in periferia, dove si registrano più frequentemente episodi vandalici ed azioni illecite. Infatti, molti dei furti negli appartamenti si sono verificati nelle frazioni di Santa Lucia, Pregiato, Santa Maria del Rovo e Sant'Anna.

Esistono situazioni pericolose che vanno controllate, come afferma l'assessore alla Sicurezza ed alla Viabilità, Vincenzo Servalli: «Ci tengo molto affinché lo sforzo umano ed economico programmato dia i suoi frutti. L'intento dell'Amministrazione Gravagnuolo, insieme alla Polizia Locale, è quello di rendere la nostra città più vivibile attraverso la sicurezza. Questo anche per implementare il commercio ed il turismo produttivo».

Entro la fine del mese i circa 70 agenti guidati dal comandante Filippo Meluso controlleranno, a turno, gli ingressi e le uscite dalla città metelliana con posti di controllo nelle zone nord e sud di Cava. Per questo prolungamento dell'orario di servizio sarà loro garantito un surplus economico, che verrà coperto con risorse finanziarie già previste nel Bilancio comunale.

Fonte: Il Portico
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COMISO (RAGUSA - SICILIA)TENTATIVO DI SCASSO ALL AUTORIMESSA COMUNALE

Immagine della News Notizia n° 194   del: 06/06/2009 [16:41]   Autore: Segretario
 
Comiso: ignoti forzano il parcheggio dei mezzi comunali

Tentato scasso all’autorimessa dei Vigili

Per il comandante Fiorile potrebbe trattarsi di avvertimento o intimidazione
Tentativo di scasso all'autorimessa del comune di Comiso dove sono parcheggiati tutti i mezzi di proprietà comunale e tutti i mezzi posti sotto sequestro dalla Polizia municipale. A darne comunicazione è stato il comandante dei Vigili urbani Antonio Fiorile. Secondo Fiorile, il tentativo di scasso è avvenuto durante la notte fra giovedì e venerdì, quando i primi autisti del comune hanno aperto i cancelli dell'autorimessa e si sono accorti che i lucchetti erano quasi completamente segati, ma non tagliati del tutto.
«Stiamo seguendo diverse piste – ha dichiarato il comandante Fiorile – ma per il momento resta l'opera di ignoti. A nostro avviso comunque, l'atto è stato un avvertimento o addirittura una intimidazione poiché se i malviventi avessero voluto portare a compimento lo scasso e qualche eventuale furto, avrebbero potuto operare tranquillamente. Credo – ha concluso Fiorile- che sia il gesto sconsiderato e disperato di qualcuno in un momento di tensione sociale come quello che si sta vivendo a Comiso in queste settimane».
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VITERBO - LETTERA DI PUBBLICHE SCUSE E 300 EURO IN BENEFICENZA PER AVERE OFFESO I VIGILI

Immagine della News Notizia n° 193   del: 05/06/2009 [20:24]   Autore: Segretario

Inveisce contro i vigili per una multa
Condannato ad una lettera di pubbliche scuse e 300 euro in beneficenza

Fotografia Inveisce contro i vigili per una multa
Per questa volta se la cava con una lettera di scuse pubbliche ed il versamento di € 300.
 
I fatti risalgono al marzo 2008. A causa della solita multa ritenuta ingiusta, un anziano viterbese si scaglia contro due Agenti della Polizia Locale (un vigile ed una vigilessa) apostrofandoli con le frasi che oramai sembrano essere diventate “di rito” quando ci si sente ingiustamente puniti perché “pizzicati” in sosta vietata.
 
Ed allora giù: “Ve dovete solo che vergognà… delinquenti… m’avete rotto li c…… è ora che la fate finita de rubbà li sordi alla gente… annate a lavorà… vergognateve… delinquenti…”.
 
Quante volte queste frasi vengono ripetute nei confronti di coloro che svolgono un lavoro così ingrato? Quel lavoro che se viene portato a termine fino in fondo e secondo le regole previste, inevitabilmente ingenera in qualcuno malumore, scontento e rabbia. Quello stesso lavoro che se non viene portato a termine per esigenze che magari possono sfuggire alla conoscenza dei più, ingenera in quel qualcuno lo stesso malumore, scontento e rabbia. Perché, se si crea una situazione di irregolarità ed i vigili non ci sono, ci si chiede: “Ma dove stanno quelli?”. Al contrario, se ci sono: “E’ sempre colpa loro! Invece di stare qui, dovrebbero andare là!”. In fondo è più facile ricordarsi ed arrabbiarsi per una multa ricevuta piuttosto che di tutte quelle da cui ci si è salvati per un pelo nonostante il nostro comportamento non fosse stato poi proprio così regolare! Facciamoci tutti un bell’esame di coscienza ed alla fine, oggettivamente, tiriamo le somme.
 
Sembra essere diventato uno sport cittadino quello di attaccare duramente e di addossare tutte le colpe a questa categoria ritenuta solo ed esclusivamente quella dei “gabellieri del Comune”. D’altronde nessuno assume una netta posizione di sostegno nei loro confronti. Anzi, a volte è capitato esattamente il contrario. Nessuno sembra tutelarli. Nessuno li difende pubblicamente.
 
Ed allora stavolta lo hanno fatto per conto loro, autonomamente, nelle sedi opportune, ripromettendosi che così sarà per future ed analoghe situazioni, oramai stanchi di subire sempre e comunque questi trattamenti che sviliscono la loro professionalità e soprattutto offendono la loro dignità personale.
 
Hanno quindi presentato querela nei confronti dell’anziano signore che di conseguenza è stato imputato per i reati previsti dal Codice Penale per, così si legge nell’Atto di Citazione a Giudizio della Procura della Repubblica di Viterbo: “… aver, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, offeso l’onore ed il decoro di…, profferendo nei suoi confronti le frasi…”.
 
Durante l’udienza svoltasi presso il Tribunale di Viterbo il 7 aprile u.s., il Giudice di Pace incaricato, ha preliminarmente cercato di far trovare l’accordo tra le parti. Alla fine, l’imputato (perché di questo si tratta visto il procedimento penale innescato dalla vicenda) ha accettato le condizioni che i due Agenti avevano avanzato per la remissione della querela: scuse pubbliche a mezzo stampa e versamento di una somma pari ad € 300.
 
Si, scuse pubbliche: intanto perché il fatto avvenne in luogo pubblico ed alla presenza di altre persone; poi per ottenere un risultato ben più importante che và al di là della mera soddisfazione personale: portare a conoscenza di tutti i cittadini, che comportarsi in quella maniera, non conviene mai, anzi, potrebbe essere negativo vista l’altissima possibilità di essere incriminati e pagare i danni oltre che gli onorari degli avvocati (ne vale la pena per una multa?). 
 
Riguardo il risarcimento monetario, gli Agenti si sono accontentati di quella esigua somma che il Giudice di Pace ha ritenuto oltremodo congrua, in considerazione anche della condizione economica del pensionato, ma hanno chiesto ed ottenuto che l’importo venisse interamente versato a loro nome, a favore della “Associazione Italiana Malattia di Alzheimer” (A.I.M.A.), in quanto erano a conoscenza che la moglie dell’anziano signore trova sostegno per il suo specifico stato di salute, presso il Centro diurno Alzheimer di Viterbo.
 
Nulla hanno voluto per se stessi rinunciando anche a costituirsi parte civile, in quanto, in questa occasione, non intendono in alcun modo lucrare su una vicenda già così spiacevole, mirando solo ed esclusivamente a far arrivare un segnale forte e chiaro a quell’opinione pubblica che troppo spesso vede l’intera categoria della Polizia Locale sotto una luce assolutamente sbagliata.

Fonte: VITERBO OGGI
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FIRMATO IL CC.NN.LL PER IL BIENNIO ECONOMICO 2008 -2009

Immagine della News Notizia n° 192   del: 04/06/2009 [16:45]   Autore: Segretario
Oggi 4 giugno 2009, è stata sottoscritta presso l'ARAN , l'ipotesi di contratto nazionale del comparto Autonomie Locali  (che conta oltre 500.000 lavoratori)per il biennio economico 2008-2009.
Questi i principali contenuti dell'accordo:
AUMENTO DEL TABELLARE, a regime, decorrente dal 1 gennaio 2009, di 63,20 euro sulla posizione economica C1;
ULTERIORE FINANZIAMENTO fino a un massimo dell'1+0,5% del monte salari 2007  (pari a 29,16 euro medi pro capite medi mensili) per l'anno 2009, che gli enti rendono disponibile per la contrattazione decentrata, a fronte del rispetto delle norme sul patto di stabilità e dei criteri di virtuosità. 
In questo senso il confronto con il sindacato a livello locale prevederà gli obiettivi di produttività che si devono raggiungere per la distribuzione delle risorse aggiuntive e le modalità e criteri di distribuzione fra i lavoratori;
1) La CONFERMA della copertura a carico dei bilanci degli Enti dell'incremento stipendiale delle posizioni economiche di sviluppo all'interno delle categorie (quelle successive alla posizione economica iniziale);
 2) La CONFERMA della attuali norme contrattuali sulle progressioni orizzontali e quindi degli accordi aziendali in vigore;
 3) L'IMPEGNO ad avviare il confronto a livello regionale fra sindacato e Regioni, Anci, Upi e Unioncamere, attraverso le loro articolazioni territoriali, sulla situazione del PRECARIATO, entro 45 giorni dalla stipula del contratto e a valutare la possibilità di rinnovo o  proroga dei contratti a tempo determinato, nel rispetto della vigente normativa;
4) Il RECUPERO DELLE RIDUZIONI del SALARIO, per le assenze collegate a: - permessi retribuiti per donatori di midollo osseo (art.5 della L. 6.3.2001 n. 52), assenze per attività di volontariato (art.9 del D.P.R. 8.2.2001 n.194), permessi (L.104/1992), permessi riguardanti lo screening o la prevenzione oncologica (art.21, comma 2), congedi parentali (d.lgs. 151/2001). Esplicitando, in modo chiaro, il principio secondo cui le riduzioni del salario in caso di assenza per malattia previste dalla L. 133/2008, si calcolano solo nel caso di sistemi incentivanti fondati esclusivamente sulla distribuzione degli incentivi in base alla presenza in servizio, diversamente il salario accessorio è integralmente distribuito fra i  lavoratori a fronte dei risultati attesi;
4) La CONFERMA di una NORMA TRANSITORIA per il rinvio del confronto al prossimo rinnovo contrattuale su importanti tematiche, quali: l'ordinamento professionale (personale Case di Riposo, Scuole, Polizia Locale, settori  specifici dei Comuni e degli altri Enti, alte professionalità ecc.); la nuova struttura retributiva; la regolazione delle problematiche relative all'orario di lavoro, compresa la questione relativa al pagamento delle festività infrasettimanali per i turnisti; il sistema di finanziamento delle Posizioni Organizzative; le materie ed argomenti della sezione specifica  dei lavoratori delle Regioni.  
Con la firma dell'ipotesi contrattuale è stato aggiunto un ulteriore passo in avanti dopo l'adesione al protocollo d'intesa con il governo e la firma dell'accordo del 30 aprile scorso sui nuovi assetti contrattuali.
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MILANO - UNA COLLEZIONE CHE AVRà FINE SE.......

Immagine della News Notizia n° 191   del: 30/05/2009 [12:08]   Autore: Segretario
In un piano interrato (attaccato dall'umidità e con odore di muffa) di uno stabile di proprietà del Comune di Milano si trova la straordinaria collezione di divise, caschi, distintivi, materiale fotografico, elmetti, accessori appartenente alle polizie locali di tutto il mondo raccolta dal sott/le Antonio " Nino" De Montis in pensione della Polizia Municipale di Milano
Nel novembre 2008 su un quotidiano di Milano è stata pubblicata una intervista di De Montis che, però, non ha mai rilasciato al giornalista che l'ha firmata, ma ebbe solamente un incontro con un fotoreporter del quotidiano stesso.
Purtroppo in quell'articolo è stata azzardata una valutazione della collezione di un milione di euro e il tutto allocato in una dozzina di armadi al domicilio del sott.le pensionato. 
Si può immaginare i problemi che da quel momento sta avendo fra cui la triste sorpresa che il Demanio Comunale proprietario dell'immobile  aggiornato tempestivamente alle variazioni ISTAT, in data 7 maggio u.s.il fitto  proponendo una nuova stipula di contratto con un canone più che raddoppiato.
A questo punto "Nino" entro il termine di 120 giorni dovrà rinnovare il contratto almeno per il tempo necessario affinché tutto il materiale della sua collezione/museo decida di farlo finire triturato all'AMSA, o disperso su bancarelle di Nosedo o su Seconda Mano.
A noi resta solo sperare che qualcuno si faccia avanti per dare una mano al collega e salvare questo importante pezzo di storia.
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