Inoltre per i soli colleghi iscritti al nostro sindacato, che ne facciano richiesta, prestiamo piena assistenza nella ricerca della mobilità (anche attraverso i nostri referenti sui territori) e per tutto l'iter burocratico.
Si prega tutti coloro che abbiano ottenuto la mobilità, di darne comunicazione per cancellare la richiesta.
Si ringrazia per la fattiva collaborazione
IL Segretario Generale Nazionale Daniele Minichini
Parma: si gira la riabilitazione dei vigili urbani
Le città di media grandezza idonee a diventare set di un film sono innumerevoli in Italia. Se poi si tratta di una pellicola dove i protagonisti sono dei vigili urbani si ha solo l'imbarazzo della scelta. Il fatto che proprio Parma sia da qualche giorno la scenografia dell'ultima commedia di Vincenzo Salemme, una storia ispirata alla vita quotidiana di agenti della polizia municipale, sta facendo storcere il naso a non pochi passanti. L'interrogativo che salta in mente è se ci sia una volontà da parte dell'amministrazione comunale di riabilitare sul grande schermo il proprio corpo di vigili macchiato dalla vicenda del pestaggio del giovane Emmanuel Bonsu, lo studente aggredito brutalmente durante un'operazione antidroga la sera del 29 settembre 2008.
Il processo è ancora in corso e vede ancora otto agenti che devono rispondere di reati come sequestro di persona, lesioni e falso. Il tutto con l'aggravante del razzismo. La prossima udienza è stata fissata per il 23 settembre. Nel frattempo per le vie del centro si può assistere in diretta alle scene di "Baciato dalla fortuna", così si chiama il film in produzione nella città ducale. Tra i protagonisti, oltre a Salemme, ci sono Alessandro Gassman ed Asia Argento.
L'associazione "Dormire fuori" ha chiesta al sindaco, attraverso una lettera, se il film non sia alto che un modo spregiudicato per "riscattare la polizia municipale di Parma", al centro, recentemente, di vicende poco edificanti quali, oltre al caso Bonsu, "numerose sottrazioni di coperte" effettuate, spiegano i volontari della rete che aiuta gli immigrati, "ai danni di senzatetto anche in pieno inverno".
A rendere scandalosi i ciack tra piazza Garibaldi e la via Emilia, è la voce che il Comune abbia pagato una cospicua somma per finanziare il film. Chiarezza è stata chiesta in Consiglio comunale da Matteo Caselli del Pd, al quale l'amministrazione ha risposto che nulla è stato offerto se non la "gratuità nell'occupazione del suolo pubblico e possibilità di girare le scene nelle sedi comunali."
Secondo Andrea Ansaloni, portavoce del sindaco Pietro Vignali, "Ormai siamo al gossip da ombrellone". Accusare il Comune di voler riabilitare il proprio corpo di vigili urbani attraverso un film vorrebbe dunque dire aver visto troppi film. O essere pieni di pregiudizi, tali da pensare, come scrivono i soci di 'Dormire Fuori' che l'impiego della storica residenza comunale di piazza Garibaldi sia un altro indizio che porta all'intento di lavaggio di coscienza, in un momento in cui il caso Bonsu è ancora lontano da una conclusione e per il ragazzo non c'è stata ancora nessun risarcimento.
I gas di scarico mettono in pericolo il nostro Dna. È la conclusione di uno studio italiano sulle conseguenze di alti livelli di Pm10 sull'organismo umano condotto da ricercatori dell'Università Statale di Milano, i quali hanno studiato gli effetti dell'inquinamento atmosferico sui vigili urbani della loro città, su un gruppo di anziani di Boston e sugli operai di un'acciaieria italiana.
I risultati emersi non lasciano spazio ad interpretazioni, secondo Andrea Baccarelli, responsabile del Centro di epidemiologia molecolare e genetica del Policlinico di Milano e docente presso l'Harvard School of Public Health di Boston: "abbiamo scoperto che nelle cellule di persone esposte all'inquinamento dell'aria, il livello di metilazione del Dna (cioè l'aggiunta di particolari gruppi chimici a regioni specifiche di Dna) cambia rispetto a chi non lo è. In pratica stiamo dimostrando che respirare aria inquinata può mettere a soqquadro il nostro Dna, determinando la riprogrammazione della funzione dei nostri geni, anche soltanto dopo 7 giorni caratterizzati da livelli di inquinamento sopra la soglia".
Il progetto di ricerca è nato da un primo studio limitato a 200 persone, in gran parte vigili urbani di Milano, categoria esposta quotidianamente alle polveri sottili. I dipendenti della polizia municipale erano stati sottoposti a un confronto con impiegati di ufficio, mostrando livelli di metilazione del Dna completamente differenti. A quel punto si è deciso di approfondire i risultati allargando lo spettro d'azione della ricerca, come spiega Baccarelli: "siamo volati a Boston dove abbiamo analizzato i campioni di sangue di 1.800 anziani, anche centenari, soggetti più suscettibili agli effetti dello smog. Lo studio è confermato da indagini simili che stiamo conducendo su popolazioni italiane e la cosa interessante è che nella stessa popolazione in cui si è osservata, in concomitanza di picchi di inquinamento, una consistente diminuzione della metilazione di particolari regioni del genoma, si è anche osservato un aumento della frequenza di infarti e ictus. Questo ci fa sospettare che i due fenomeni siano legati".
Dalla sperimentazione sugli operai dell'acciaieria, stanno giungendo dati che confermano i precedenti: "li abbiamo reclutati perché lavorano in ambienti in cui le polveri sottili sono molto alte e sono soggetti a un'esposizione intermittente che ci permette di analizzare gli effetti sul Dna a fine turno, facendo confronti con i valori registrati all'inizio del turno. Dai primi risultati è emerso che i geni infiammatori vengono riprogrammati completamente dalle polveri sottili. E questo tipo di alterazione epigenetica predispone alla trombosi".
Pier Mannuccio Mannucci, professore ordinario di medicina interna all'università di Milano e direttore della Clinica Medica del Policlinico di Milano, spiega i particolari della ricerca: "abbiamo osservato che le polveri sottili, un insieme di inquinanti aerei e solidi generati da processi di combustione (traffico ma anche da riscaldamento domestico e attività industriali), attivano in senso infiammatorio le cellule immunitarie presenti nelle vie aeree, in particolare i macrofagi alveolari. Queste cellule residenti nei bronchi e nei polmoni, contaminate dalle polveri, producono grandi quantità di 6 citochine, che innescano una generale reazione infiammatoria, la quale può manifestarsi sotto forma di asma o allergia respiratoria, ma può anche dare origine a un evento trombotico".
Il tipo di cambiamento del patrimonio genetico che pare causato dall'inquinamento può prodursi anche per ragioni fisiologiche, legate all'invecchiamento. Di conseguenza, commenta Baccarelli, "è come se vivere esposti al traffico e allo smog ci facesse invecchiare prima. Ora l'obiettivo è capire se si tratta, come sembra, di un fenomeno reversibile e se esistono dei comportamenti 'protettivi'". Il team guidato da Baccarelli ha un progetto ambizioso: "vorremmo seguire per 10 anni 2-3 mila persone e capire come l'inquinamento modifica punto per punto l'intero genoma umano, analizzando la metilazione. I mezzi per farlo li abbiamo e ci vorrebbero un paio d'anni per arrivare ai risultati. Seguire le persone per un lungo periodo di tempo ci permetterebbe di scoprire se gli effetti dello smog si accumulano o si dissolvono quando viene rimossa la fonte di inquinamento. Non solo: vogliamo capire se una dieta particolarmente salutare può fare da scudo contro l'inquinamento anche a livello epigenetico", conclude il ricercatore italiano.
Da domenica 4 luglio, sul litorale demaniale marittimo di Arma di Taggia saranno presenti pattuglie congiunte formate da personale della Delegazione di Spiaggia, della Stazione Carabinieri, del Comando di Polizia Municipale e della Croce Verde di Arma di Taggia.
L'attività di verifica e controllo, svolta congiuntamente dalle diverse forze di polizia e con l'ausilio della pubblica assistenza, è finalizzata principalmente a garantire il sereno e sicuro svolgimento di tutte le attività economiche e ricreative svolte sulle spiagge, nella prima domenica di luglio e quindi in uno dei primi picchi di massima affluenza dell'utenza sul litorale.
In particolare un nucleo composto da Guardia Costiera, Polizia Municipale e Croce Verde sarà presente direttamente sull'arenile delle spiagge cittadine allo scopo di vigilare sul rispetto dell'intero impianto normativo che regola l'uso del demanio marittimo nel periodo estivo, sia per quanto attiene i gestori degli stabilimenti balneari e gli altri operatori economici e sia gli utenti delle spiagge, di modo da garantire il mantenimento dei previsti standard di legalità e sicurezza, prevenendo in tal modo eventuali violazioni alla normativa.
Nello stesso tempo la presenza di un volontario della Croce Verde garantirà massima prontezza di intervento in caso di necessità legate al primo soccorso sanitario. La Croce Verde Armese, inoltre, aderendo all'invito avanzato ad inizio stagione dalla Capitaneria di Porto di Sanremo, inserirà nei turni sul demanio marittimo anche personale munito del brevetto di assistenti bagnanti, in modo da aumentare la presenza di personale qualificato sulle spiagge al fine - principalmente – di garantire tale fondamentale servizio anche nei tratti di spiagge libere ad oggi ancora, per legge, sprovviste del medesimo.
Parallela e congiunta azione di prevenzione e controllo sarà esperita da un nucleo composto da Carabinieri e Croce Verde sul lungomare e nelle aree immediatamente a ridosso delle spiagge.
La scelta di operare congiuntamente sul litorale da parte di più forze di polizia (e non solo) risponde a logiche di razionalizzazione ed ottimizzazione nell'utilizzo delle risorse umane ma, soprattutto, persegue l'obiettivo di offrire un controllo complessivo, a 360°, degli aspetti connessi all'uso del demanio nel periodo estivo, riducendo i tempi di intervento in caso di necessità/emergenze e massimizzando i fondamentali effetti deterrenti e preventivi nei confronti di possibili violazioni che possano minare il contesto di sicurezza e serenità nel quale dovrebbero svolgersi le giornate di vacanza passate sulle spiagge cittadine Fonte: RIVIERA 24.
CASERTA. Il Nucleo Ambientale della Polizia Municipale di Caserta, nell'ambito dei servizi di controllo, disposti dal sindaco Nicodemo Petteruti e coordinati dall'assessore Antonio Ciontoli e dal comandante Alberto Negro, ha sequestrato nella frazione Centurano un'area di circa 600 metri quadri, trasformata in discarica abusiva.
All'interno di essa giacevano in abbandono incontrollato rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti da rottami di ferro e vetro, parti di carrozzeria di autoveicoli, pneumatici fuori uso, carcasse di elettrodomestici e di apparecchi televisivi, diversi autoveicoli e motocicli privi di targa, materiali in presunto cemento amianto. Sul posto sono state rinvenute anche 18 bombole di gpl vuote, non bonificate, che per sicurezza venivano rimosse e consegnate ad una ditta specializzata. Il proprietario dell'area è stato a denunciato a piede libero per il reato di abbandono incontrollato di rifiuti speciali ed, al contempo, sono state avviate indagini finalizzate alla identificazione degli altri proprietari del terreno.
Gli agenti della Polizia Municipale, nell'intento di garantire migliori forme di "Sicurezza Stradale", con particolare riferimento all'uso corretto del casco protettivo, delle cinture di sicurezza e al contrasto dell'utilizzo del telefonino alla guida, hanno poi effettuato i seguenti interventi: 10 carte di circolazione ritirate per omessa revisione e sanzionate dall'art. 80 del codice della strada; 5 sequestri amministrativi di autoveicoli sprovvisti dell'assicurazione obbligatoria; 13 verbali elevati ai sensi dell'art. 173 cds( uso vietato del telefonino alla guida del veicolo); 20 verbali elevati ai sensi dell'art. 172 cds( conducenti sprovvisti della cintura di sicurezza); 15 verbali elevati ai sensi dell'art. 180 cds( conducenti sprovvisti al momento dei documenti di circolazione); 2 patenti ritirate perché scadute di validità e sanzionate ai sensi dell'art. 126 cds.
Diciannove auto in poche ore. Sono quelle multate a Milano nel primo giorno di esperimento delle 'multe a strascico'.
L'esperimento, detto 'Street control', ha riguardato solo le centralissime via Manzoni e via Turati ma e' destinato a espandersi in altre zone. Il sistema permette alla Polizia locale di sanzionare la sosta in doppia fila con una fotografia della targa, eseguita con una telecamera montata sulle auto di pattuglia. I dati sono inoltrati al data base dei vigili e, cosi', e' anche molto piu' rapida la notifica.
Noi del Lipol ci auguriamo che una volta riscontratane l'efficacia anche le altre polizie locali di tutta Italia adottino questo sistema di rilevazione e sanzione.
In Emilia Romagna operano 4.056 vigili urbani di vario grado, appartenenti a strutture di 339 Comuni. I dati sono stati resi oggi in occasione del convegno "Sicurezza e polizia locale in E.Romagna. Risultati raggiunti e obiettivi svoltosi in Regione.
Centottantuno sono strutture di polizia municipale, in buona parte associate e dotate di tecnologie all'avanguardia. I primi sei anni di politiche per la sicurezza urbana della Regione Emilia-Romagna - dopo la riforma che dal 2001 ha ridisegnato i compiti della polizia locale e responsabilizzato in modo diretto i Sindaci e le Regioni - hanno portato a diverse trasformazioni e a raggiungere risultati significativi. "Dal 2003 al 2008 con il riordino della polizia municipale, il numero delle strutture comunali e' passato da 261 a 181 con una riduzione del 31%", ha spiegato l'assessore regionale al ramo Simonetta Saliera aprendo il convegno. "Molti piccoli e medi Comuni hanno accorpato il servizio migliorando l'organizzazione. Oggi il 75% della popolazione emiliano-romagnola e' servita da 42 corpi di polizia municipale. Grazie al sostegno della Regione, dal 2003, gli organici di polizia hanno ricominciato a crescere e potuto contare su nuove e piu' avanzate tecnologie e sulla formazione". "Sono stati finanziati 42 accordi di programma nel periodo 2005-2009 per una cifra pari a 12.500.000 di euro e con contributi per 5.500.000 euro per migliorare i controlli stradali, contrastare la guida in stato di ebbrezza, per interventi in caso di incidenti stradali e acquisizione di nuovi strumenti sanitari (come i defibrillatori), videosorveglianza, nuovi veicoli e apparati di radiotrasmissione". Le strutture di polizia municipale in Emilia-Romagna In Emilia-Romagna la polizia locale e' presente in 339 Comuni (il servizio non e' attivo in 9 piccolissimi Comuni inferiori ai 1.000 abitanti) mediante strutture incardinate su un singolo ente o che operano in piu' comuni associati. Il numero di strutture (comunali e intercomunali) e' passato dalle 261 del 2003 alle 181 del 2008 (-31%), grazie al forte orientamento all'associazionismo tra enti promosso dalla Regione che ha consentito una razionalizzazione delle risorse umane e materiali.
Manca poco all'inizio del Gay Pride. La kermesse nazionale che vedrà arrivare a Napoli almeno 30,000 persone da tutta Italia, sostenitori del movimento omo-lesbo-trans, ma anche giovani solidali alla causa per cui si manifesta.
A queste cifre non può che seguire una riflessione sulla sicurezza, una priorità in circostanze come questa. E’ chiaro che il Gay Pride rappresenterà un importante banco di prova per l’Amministrazione CLICCA QUI PER LEGGERE L'ARTICOLO
Stabilire in modo definitivo e univoco i nuovi poteri del sindaco in materia di sicurezza urbana, derivati dall'ultimo Decreto Legge sulla Sicurezza, che il Ministro Maroni ha varato accogliendo le proposte dei sindaci della Carta di Parma.
E l'approvazione al più presto della nuova Legge di Riforma della Polizia Locale in discussione in Parlamento, che assegna alla Polizia locale un'operatività più efficace e più coordinata con le altre Forze dell'Ordine. Questi i principali temi nell'incontro odierno tra il Ministro Maroni e una larga rappresentanza dei sindaci già firmatari della Carta di Parma.
IL SINDACO UFFICIALE DI GOVERNO
Il Ministro Maroni, durante l'incontro con i 19 tra sindaci e assessori alla sicurezza presenti a Parma, ha ribadito che la normativa ex articolo 54 del Testo unico Enti Locali definisce chiaramente il ruolo del Sindaco quale ufficiale di governo sul proprio territorio. In concreto questo rende più vincolante l'effetto delle ordinanze emanate dal sindaco, la cui applicazione da parte di tutte le forze di sicurezza presenti sul territorio diviene ora automatica e immediata in relazione alla necessità e urgenza oggetto dell'ordinanza stessa. Il sindaco opera dunque in modo armonico e coordinato con i responsabili della pubblica sicurezza, Prefetti e Questori.
Inoltre il Ministro Maroni ha ribadito che la funzione di sicurezza urbana è parte integrante della pubblica sicurezza, accogliendo la richiesta dei sindaci di un intervento ministeriale che chiarisca i poteri dei sindaci: in tal senso il Ministro emanerà una direttiva ministeriale destinata a Prefetti e Questori.
OSSERVATORIO TECNICO PRESSO MINISTERO
Il Ministro Maroni si è espresso in modo favorevole alla istituzione di un Osservatorio tecnico presso il Ministero degli Interni con compiti di raccolta di ordinanze dei sindaci in materia di sicurezza urbana, di scambio informazioni e consulenza, come richiesto in particolare dal sindaco di Padova Zanonato. In particolare verranno prodotte e discusse delle "ordinanze pilota" già discusse e vagliate dal Ministero e a disposizione di tutti i sindaci italiani in materia di sicurezza urbana. L'osservatorio svolgerà anche opera di verifica sulle applicazioni e problematiche territoriali legate alle ordinanze dei sindaci.
IL TAVOLO DI PARMA
Il Ministro Maroni ha lanciato la proposta di trasformare il Tavolo di Parma in consulta permanente che si riunisca due volte all'anno con i sindaci e gli amministratori riuniti oggi a Parma. Il Tavolo di Parma diventa così una consulta permanente. Al Tavolo sarà affidato anche un compito nuovo e particolare, quello di esplorare la materia della prevenzione, sulla scorta del diritto francese in cui il sindaco è "animatore della politica di prevenzione". Il Ministro ha ricordato che l'articolo 7 del "pacchetto sicurezza" prevede piani coordinati di controllo del territorio, piani in grado di coniugare incolumità fisica delle persone e dei luoghi, convivenza civile e coesione sociale.
NUOVA LEGGE SULLA POLIZIA LOCALE
Sulla nuova legge sulla Polizia Locale il Ministro Maroni ha affermato che le osservazioni tecniche avanzate dal Ministero degli Interni sono già state discusse e approvate dall'apposita commissione del Senato della Repubblica, per cui l'iter parlamentare che porterà all'approvazione dovrebbe avere tempi relativamente brevi. Il Ministro ha tuttavia auspicato che dai Comuni e dall'Anci sollecitino il Parlamento per una rapida approvazione della legge di riforma.
Il DDL "Norme di indirizzo in materia di politiche integrate per la sicurezza e la polizia locale", proposta di legge bipartisan dei senatori Saia e Barbolini attualmente all'esame della prima commissione Affari Costituzionali del Senato, sarà possibile:
1.definire in maniera chiara ed esplicita le funzioni e qualifiche attribuite al personale della Polizia Locale;
2.disciplinare in maniera chiara ed esaustiva l'armamento in dotazione agli agenti, garantendo un armamento standard per ogni corpo di Polizia Municipale (arma da fuoco, bastone estendibile, spray anti-aggressione, giubbotto antitaglio, giubbotto antiproiettile ecc.);
3.garantire al personale della Polizia Locale l'accesso diretto alle banche dati del Ministero dell'Interno, del Pubblico Registro Automobilistico, della Direzione generale della Motorizzazione civile e delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
4.definire in maniera chiara le norme per il coordinamento tra le polizie statali e le polizie locali.
Inoltre, alla luce dell'attuale situazione economico-finanziaria degli enti locali, cui i vincoli imposti dal Patto di Stabilità limitano lo sviluppo dei servizi e delle funzioni, i sindaci chiedono che la legge preveda, per le spese destinate alla sicurezza urbana ed al personale del Corpo della Polizia Municipale, una deroga al rispetto del Patto di stabilità o dei limiti per le assunzioni nel Corpo.
CITTA' PRESENTI A PARMA
Alessandria, Asti, Belluno, Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Lucca, Mantova, Novara, Padova, Parma, Pavia, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Treviso, Varese, Verona.
Maxi operazione della polizia locale: otto arresti
Ogni due ore circa il cambio di attività: a contrasto dell'immigrazione clandestina, antiprostituzione, in appartamento, nei locali o su strada. Tutti sincronizzati e coordinati dal Comando di Brescia: sono i 200 agenti che, dalle 21.30 alle 4 di ieri mattina, sono scesi in campo in città e provincia per l'operazione Sit, Sicurezza Integrata sul Territorio. Un servizio straordinario di sicurezza urbana che ha coinvolto 90 pattuglie di 30 Comandi di Polizia locale (3 di Polizia provinciale) per 45 Comuni.
Ancora presto per tracciare la mappatura dei risultati che si avranno solo dopo l'elaborazione in rete delle attività condotte nelle zone di competenza. Provvisori anche i numeri in città: 8 gli arresti operati dalla Locale di Brescia, di cui 6 durante il servizio antiprostituzione iniziato poco dopo le 21 e condotto dal nucleo operativo centrale e di polizia giudiziaria.
IN SEI APPARTAMENTI di via S. Urbano, via San Rocchino, via Milano, via Fenarolo, via Battaglie e via S. Eufemia «abbiamo fermato e accompagnato al comando in stato di fermo due prostitute cinesi, due viados e altri due stranieri - riferisce il commissario capo Gianni Bonvicini -. La loro posizione, per ora, resta al vaglio degli inquirenti». Manette ai polsi anche per un nord africano, fermato a Travagliato con 60 grammi di droga. Stesso copione per un altro magrebino beccato, sempre in possesso di stupefacenti, in via Milano, in città. «In via Donegani, poi, sono state accompagnate una decina di persone per accertamenti», continua Bonvicini.
E non sono poche nemmeno quelle identificate: 65 stranieri alla stazione ferroviaria di Brescia, 40 in centro storico. Se ne aggiungono 132 durante i pattugliamenti su strada, che hanno registrato 147 veicoli controllati: «Tra l'1.30 e le 4 del mattino, 8 tra automobili e motocicli sono stati sequestrati perchè il conducente è stato trovato il stato di ebbrezza - spiega Bonvicini -. Durante il servizio antiprostituzione, sempre su strada, invece, sono state comminate 6 multe da 500 euro ad altrettanti clienti, in base al regolamento di polizia urbana». Tre gli incidenti stradali rilevati in città, di cui uno con un ferito.
Per quanto riguarda poi gli esercenti, sono 17 gli accertamenti commerciali con le unità cinofile tra stazione, centro storico e via Milano.
Motociclisti senza casco. Dopo la multa lo regala il Comune
Bari-Prima la multa, poi il regalo. Il Comune ripropone la campagna per la sicurezza sulle due ruote "Metto il casco, uso la testa". Da oggi chi verrà sanzionato per la guida senza casco, dopo aver pagato 74 euro e al termine dei 60 giorni di fermo amministrativo del mezzo, al momento del ritiro del motoveicolo, riceverà in regalo un casco dello stesso valore commerciale della sanzione. Una formula già sperimentata nel 2008 che aveva consentito la riduzione di contravvenzioni per la guida senza casco. Due anni fa infatti le multe furono 208 di cui 135 per il conducente dello scooter senza casco, 30 per il passeggero e 43 per i minori a bordo. Nel 2009 invece la polizia municipale ha multato 563 tra conducenti e passeggeri di motociclette senza casco o con casco non omologato. E i primi sei mesi del 2010 fanno registrare cifre già molto alte: 287 verbali per violazione della normativa. L’iniziativa, unica in Italia, punta a sensibilizzare tutti i motociclisti ad utilizzare il casco, una protezione che riduce il rischio di incidenti mortali. «I caschi inoltre vanno tenuti ben allacciati» precisa il comandante della polizia municipale Stefano Donati. Slogan della campagna in dialetto barese, "Ma cce ttìine n-gap? (ma cosa tieni in testa). Usa il casco. «I nostri giovani sono la cosa più importante che abbiamo - commenta il sindaco Michele Emiliano - questa campagna è un atto d’amore, lo scopo non è fare cassa, ma sensibilizzare ad aver cura della propria vita». Per chi invece importa, produce o commercializza caschi non omologati è prevista invece una sanzione che va da 799 euro a 3.119.
Sicurezza - ANCI propone Osservatorio nazionale su riforma Polizia Locale
[17-06-2010]
Muove i primi passi, su proposta ANCI, l'Osservatorio Nazionale della polizia locale.
All’osservatorio, promosso dal Vicepresidente dell’ANCI con delega alla Sicurezza, Sindaco di Padova Flavio Zanonato saranno invitati a partecipare il Presidente della Conferenza delle Regioni o un suo delegato, il Presidente dell’Upi o un suop delegato, un rappresentante del Ministero dell’Interno, i Presidenti e i capigruppo delle Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato oltre ai relatori della legge di riforma della Polizia Locale i senatori Giuliano Barbolini e Maurizio Saia. I due parlamentari hanno apprezzato la nascita di questa iniziativa e ribadito la disponibilita’ a collaborare per una sua piena attuazione sottolineando che il tavolo che compone l'Osservatorio e’ di tale autorevolezza che sicuramente anche dopo l'approvazione delle riforma sara’ utile il proseguo dei lavori, proprio perche’ la riforma dovra’ essere accompagnata sul territorio.
Analogo apprezzamento sulla proposta e’ arrivato anche dalle sigle nazionali della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil che, in mattinata hanno partecipato ad un incontro con il Vicepresidente Flavio Zanonato, sottolineando come sia di estrema importanza che l'ANCI prosegua con un lavoro di confronto serrato con tutti i soggetti che hanno a cuore la sicurezza e la polizia locale, tenendo fermo l'asse dell'impianto della riforma, a partire dal contratto dei lavoratori nei Comuni e negli Enti locali.
‘’L’Osservatorio - ha commentato il Vicepresidente dell’ANCI e Sindaco di Padova Flavio Zanonato - nasce con il fine di poter seguire la positiva conclusione dell’iter di approvazione della riforma della Polizia Locale e poter, dopo l’approvazione della stessa, avere gli strumenti per accompagnarla e renderla operativa sul territorio’’. Per Zanonato ‘’l’Osservatorio ha una marcata valenza istituzionale perche’ ha il compito di unire le competenze e le conoscenze delle istituzioni locali al fine di rendere funzionale la legge sulla Polizia locale’’. Zanonato ha infine auspicato che si giunga il prima possibile al passaggio al Senato del Testo unitario sulla Polizia locale e a tal fine ha annunciato azioni di sensibilizzazione verso il presidente del Senato Renato Schifani per sollecitare ‘’una calendarizzazione a breve’’ al fine di portare a conclusione l’iter della legge.
Si è svolta ieri sera alle 19.00 la cerimonia del 148° anniversario della fondazione del Corpo della Polizia municipale di Trieste, nel piazzale delle milizie del castello di San Giusto.
Sono intervenuti l'assessore Enrico Sbriglia, il comandante Sergio Abbate e l' assessore regionale alla pianificazione territoriale Federica Seganti.
La cerimonia, come da consuetudine, segue la presentazione del rapporto sulle attività del Corpo nel 2009, tenuta il giorno precedente, che ha sottolineato i dati più significativi, l' impegno della Polizia locale che deve essere percepita come un'opportunità per il territorio, con una funzione di "rassicuratore" per la collettività, ricordando i diversi compiti svolti sul fronte ambientale, commerciale, demografico, fino ai compiti amministrativi e legati all'educazione stradale.
Nel corso della Cerimonia il Comandante Sergio Abbate, ricordando che nel 2010 ci sono state già due vittime della strada su due ruote, ha ribadito l'impegno per cercare di evitare e contenere gli incidenti e le morti sulle strade, con l'obiettivo per il futuro di azzerare quest trieste statistica, ha inoltre citato, tra il serio e il faceto, fatti curiosi legati al malcostume degli automobilisti triestini, esemplare l'episodio di un tale che fuggito dal luogo dell'incidente e una volta parcheggiato, ha ben pensato di staccare le targhe dal proprio veicolo, cosi credendo di farla franca.
Ha seguito l'intervento dell'assessore regionale Federica Seganti che è stata presto interrrotta dal sopraggiungere di un tempestivo temporale estivo, che ha rinfrescato la serata, ma guastato la lieta conclusione con rinfresco vista golfo, allestito sul bastione.
In conclusione fuggi-fuggi generale di spettatori, autorità e curiosi, tra il viavai frenetico degli addetti al catering, nel disperato tentativo di salvare le olive ascolane.
Nell'anarchica capitale i vigili urbani non saranno mai abbastanza. Del resto arginare la disordinata carica di tre milioni di veicoli tra città, hinterland, castelli e Litorale è come combattere i mulini a vento. Come se non bastasse ai vigili ora si chiede anche di multare chi getta la spazzatura nel cassonetto sbagliato. Se non è un'impresa disperata poco ci manca. Così il Comune corre ai ripari annunciando il nuovo corso, un impegno per la crescita del Corpo della Polizia municipale e non solo dal punto di vista numerico. Per questo l'assunzione di 391 nuovi agenti sarà fondamentale (se non se ne andranno tutti negli uffici) per garantire nuova linfa. «Innesti- annuncia il presidente della Commissione Sicurezza Fabrizio Santori - soprattutto in quei corpi speciali che si occupano di interventi mirati a garantire il decoro e la sicurezza cittadina».
Altro importante atto è l'assunzione di undici nuovi dirigenti per assicurare a ogni gruppo municipale un comandante. «Numerosi gruppi, infatti - analizza Santori - attualmente soffrono di una presenza ad interim che non garantisce la piena efficienza dell'attività. Non solo, gli investimenti che riguardano i mezzi a disposizione, le strutture e l'equipaggiamento sottolineano come siano stati presi in considerazione tutti gli aspetti fondamentali per il potenziamento della Polizia municipale. Riteniamo, infatti, che una maggiore presenza degli agenti sul territorio sia fondamentale per garantire ai cittadini la legalità e un'interfaccia immediata con il Comune».
Il Comune annuncia anche l'imminente avvio dei lavori di riqualificazione della sede di via Macedonia (spesa due milioni di euro) che ospita il Gssu, il Gruppo Sociale e Sicurezza Urbana, e il IX Gruppo. «Si tratta di una scelta strategica destinata a migliorare l'efficienza della Polizia Municipale - conclude Santori - con una evidente ricaduta positiva sulla sicurezza e sul controllo della città, ma è anche un necessario tributo alla riqualificazione delle strutture con un evidente miglioramento delle condizioni lavorative degli agenti». La sede di via Macedonia è destinata a divenire un centro unico in Italia per la Polizia Locale, dove avranno sede uffici destinati a operazioni e indagini speciali di polizia giudiziaria.
Uffici, che si spera, non diventino irresistibile calamita per agenti «stressati» della strada. Se lo augurano il presidente della Commissione Politiche Sociali e Famiglia Giordano Tredicine e il delegato per la sicurezza Giorgio Ciardi che annunciano l'istituzione di una task-force «per scovare i luoghi di bivacco e riqualificare le aree che sono diventate veri e propri dormitori». «Alcuni luoghi simbolo di Roma sono teatro di risse, schiamazzi e degrado - dice Ciardi - la priorità ora è quella di ripristinare la legalità e di mettere in sicurezza queste aree che sono punti importanti di ritrovo e di aggregazione per giovani e bambini. È necessario riqualificare aree come Villa Borghese e il piazzale antistante la stazione Ostiense, trovando una soluzione per tutte quelle persone che non hanno fissa dimora. È doveroso da parte dell'amministrazione garantire ai cittadini romani ma anche ai molti turisti che giungono nella capitale una città più sicura».
Infine il vipresidente della commissione Sicurezza Roberto Cantiani torna sul potenziamento dei vigili: «L'assunzione di 391 agenti attinti dalle graduatorie in corso, così come l'arrivo di 11 nuovi dirigenti, i fondi previsti per i mezzi, gli equipaggiamenti e le strutture sono atti fondamentali che contribuiranno ad assicurare sempre maggiore sicurezza in tutta la città».
Nucleo Motociclisti: restituito un bottino di 7 mila euro
Stamattina, in via Dante angolo via XX Settembre, gli agenti del Nucleo Motociclisti della Polizia municipale di Palermo, nell'ambito dei servizi di controllo per il programma "Strade sicure" , ha effettuato uno dei tanti arresti nei confronti degli addetti della microcriminalità cittadina.
Ecco come sono accaduti i fatti: una coppia di cittadini, dopo avere prelevato una somma di denaro dal proprio conto in una Banca di via Dante, ha riposto i soldi in due buste bianche. Uscendo dall'ufficio bancario, non si sono però accorti di essere pedinati da uno dei rapinatori, maschio, di età media, che a piedi li ha raggiunti e rapinati delle due buste, dandosi poi alla fuga in via Dante direzione via XX Settembre, dove era atteso, a motore acceso, da uno scooter condotto da una donna sua complice. Il rapinatore non si è accorto però a sua volta, di essere seguito da una pattuglia di motociclisti della Polizia municipale che, a distanza, sulla corsia preferenziale di Via Dante, in senso opposto, aveva notato la rapina. Postosi subito all'inseguimento, i colleghi motociclisti hanno lanciato l'allarme via radio, avvertendo i colleghi motomontati in servizio in via XX Settembre che subito, con le due moto d'Istituto, si sono messi di traverso sulla carreggiata, restringendola e non consentendo così ai rapinatori sullo scooter di passare oltre. L'arresto dei due rapinatori è stato immediato e l'oggetto della refurtiva, un bottino di 7 mila euro, è stato restituito ai leggittimi proprietari. Il processo per direttissima si svolgerà domani.
Milano: Comune, Aci e Polizia locale insieme per migliorare traffico
Milano, 7 giu. - (Adnkronos) - E' stato firmato oggi a Palazzo Marino l'accordo tra il Comune di Milano e l'Automobile Club d'Italia per l'avvio di "Luce Verde - Infomobilita' Milano", il nuovo servizio di informazione sulle condizioni del traffico e della viabilita' nel capoluogo lombardo, in collaborazione con la Polizia Locale. L'iniziativa e' stata presentata presso la sede del Comune dal Vice Sindaco Riccardo De Corato e dal Segretario Generale dell'Aci, Ascanio Rozera. Il servizio e' attualmente in fase di avanzata sperimentazione. Con il sistema ''Luce Verde'' si creera' una sinergia a livello nazionale con la condivisione di know how e sistemi informatici per una maggiore sostenibilita' economica dell'intero progetto. Le informazioni raccolte sul territorio dagli agenti della Polizia Locale di Milano saranno inviate in tempo reale alla Centrale operativa di Roma che le elabora e le confeziona in news per Internet, radio, tv e teletext, con un quadro sempre aggiornato delle condizioni delle maggiori arterie stradali ed autostradali della provincia di Milano. Nella centrale verranno registrati anche bollettini audio e video che le emittenti aderenti al servizio potranno diffondere integralmente con i propri network. (segue)