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Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, ha presentato una proposta di legge nazionale sul riordino della polizia locale. E ha insistito sul fatto che è più che mai necessaria una gestione integrata del sistema, con comandi costituiti da almeno 18 operatori
"Il Governo italiano è parecchio latitante in materia di sicurezza. Da troppi anni si sente la necessità di una nuova legge nazionale di riordino delle polizie locali, ma nonostante le nostre sollecitazioni da Roma non abbiamo ancora risposte. Per questo la Regione Lombardia, dopo aver già approvato una riforma regionale sul tema, ha deciso di agire e di formulare una proposta di legge nazionale, elaborata ascoltando comandanti, agenti e sindacati di categoria. Lavoreremo per ottenere la sottoscrizione di cinque Regioni e presentare il testo al governo".
Queste le parole con cui l'assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali ha presentato nell'ambito di Reas, salone internazionale della sicurezza in corso a Montichiari (Bs), una proposta di legge nazionale sul riordino della polizia locale.
"I punti della proposta sono specifici e ben dettagliati. - prosegue Simona Bordonali- Miriamo innanzitutto a definire in modo chiaro i compiti delle polizie locali e adeguare alle esigenze le funzioni, le qualifiche e le strutture dei comandi. Vogliamo che venga istituito un Contratto di lavoro autonomo rispetto a quello della pubblica amministrazione, assimilabile al comparto sicurezza e con profili previdenziali e assistenziali equiparati a quelli delle forze dell'ordine. Crediamo inoltre che gli agenti di polizia locale debbano avere accesso al sistema di indagine (sdi) e ai dati dei database del Viminale. Insistiamo inoltre su una gestione integrata del sistema, con comandi costituiti da un numero minimo di 18 operatori".
"Siamo aperti al dialogo e al confronto - conclude l'assessore - ma assolutamente convinti ad andare fino in fondo. La legge attualmente in vigore è ormai superata dal lavoro quotidiano degli agenti e non è più rimandabile un adeguamento normativo ".