CGIL - UIL - LIPOL
Prot. n. 0233/15//Unit. del 29..06.2015
Al Dirigente Responsabile della Protezione Civile dott. A. Carpenito
Al Comandante a interim il Corpo di P.M. Napoli dott. Ciro Esposito
Al Direttore Generale dott. Attilio Auricchio
Al Dirigente della U.O. Affari Generali e Contr. Inter. do.tt.ssa C. Olivieri
Al Responsabile dell’Ufficio Attività Complementari e Formazione e Valutazione – dott. Giuseppe Stanco
Al Sindaco e Assessore alla Sicurezza/P.M. On.le Luigi de Magistris
Al Collegio dei Revisori Presidente dott.. Vincenzo De Simone - Componenti dott.. Antonio Luciano – dott.. Giuseppe Toto
Oggetto:mancato pagamento “P.I.P.” – Reperibilità e violazione art. 38 regolamento Corpo P.M.
Le scriventi rappresentanze ancora una volta acquisiscono e trasmettono le rimostranze degli appartenenti alla P.M. che, sebbene chiamati a svolgere il proprio servizio tra le mille note difficoltà, e in regime di maggiore produttività - efficienza, puntualmente, malgrado la crisi economica che pesa sui già striminziti bilanci familiari, vedono negarsi la regolare corresponsione del dovuto economico, sia per l’oggettivato progetto di produttività, sia per prestazioni rese in regime di pronta reperibilità.
In tal senso si denuncia che:
Malgrado ambito “P.I.P.” sia prescritto che “Le procedure per la liquidazione dei premi della produttività individuale sono demandate all'U.O. Affari Generali e Contr.". Inter. / Ufficio Attività Complementari e Formazione e saranno istruite con cadenza mensile, ………. Omissis. Tale liquidazione, ancora una volta, è in ritardo di ben cinque mesi, e/o di tre mesi, qualora si volesse pur comprendere la bi mensilità per la valutazione e attestazione;
Il mancato pagamento delle prestazioni in reperibilità, per il quale si è giunti alla soglia di un anno di ritardo poiché è da giugno 2014 che non viene corrisposto il corrispettivo salario/istituto agli Operatori di P.M.. aventi diritto.
Al danno si unisce, poi, la beffa, poiché alcuni Comandanti di reparto del Corpo ormai sono usi imporre agli aderenti al “P.I.P.” (e non solo) cambi turno anche nelle tarde ore pomeridiane, e ciò in violazione dell’art. 36 dello speciale Regolamento della polizia municipale, sia dello stesso suddetto piano individuale di produttività (“P.I.P.”), nel cui ambito al punto B si dispone:
Parametri e criteri punto B – Disponibilità a modificare il proprio orario di lavoro (cambio turno) in relazione a particolari esigenze di servizio per eventi non preventivamente programmabili al momento della definizione dei turni di personale in relazione alle esigenze di servizio di cui al punto a), fatto salve le previsioni di cui all'art.36 del vigente Regolamento del Corpo (….. il turno va comunicato ai dipendenti “di norma nelle ore antimeridiane del giorno che precede ed almeno un'ora prima del termine del servizio di primo turno”)
Con conseguente ulteriore danno biologico, cui va aggiunta, altresì, la pretese del recupero “Quartina” (prestazione lavorativa in giorno festivo) che nel “P.I.P.” è trattato a regime di volontarietà (nel progetto: “hanno la possibilità di recuperare tale prestazione), e nella individuale interpretazione di alcuni responsabili è applicato come obbligatorietà anche in corrispondenza degli eventi non scaturenti dalla volontà del dipendente.
Contrariamente a chi ritiene di agire a comando e solo contro alcuni dirigenti/responsabili, queste rappresentanze, in virtù:
Dei certi obblighi che ricadono su chi amministra l’Ente e gestisce il personale;
Delle corrette relazioni sindacali, le quali si sono purtroppo perse per la sola volontà di Codesta Amministrazione che, in ogni sua espressione continua non solo a evitare il confronto sindacale quanto a raggirare qualsiasi giusta segnalazione e rivendicazione avanzata in rappresentanza degli utenti e dei lavoratori del Corpo;
e in linea di principio, rigettano il ricorso alla magistratura Ordinaria e Contabile per vedere rispettati diritti e doveri poiché ciò mina la credibilità delle parti in causa, ma se ciò necessita non esiteranno a procedere, nella piena coscienza di aver tentato ogni possibile “civile” risoluzione delle varie pendenti vertenze ambito Corpo polizia municipale, tra cui quelle esposte nella presente.
Per il Coordinamento Unitario la R.S.U. di riferimento Area Polizia Locale
F/to F. Gragnano - A. Micillo – D. Minichini