Imperia - Comandato per tre giorni consecutivi a dirigere il traffico davanti al Comune sotto il sole, per tutta la durata del turno, un agente di Polizia municipale si è sentito male e i sindacati hanno fatto sentire la propria voce. «In considerazione – scrivono in una nota - dei ripetuti atteggiamenti messi in atto dal Comando del Corpo di Polizia Locale ed avallato dall’Amministrazione, nei confronti di alcuni agenti di Polizia locale che, sono da considerarsi vere e proprie azioni punitive a seguito di mancanze ancora tutte da dimostrare, abbiamo interrotto le relazioni sindacali, abbandonando il tavolo delle trattative e indetto una assemblea del personale del Corpo aperta a tutti i dipendenti comunali programmata per il mercoledì 25 maggio 2011 dalle ore 9 alle ore 11».
Per qualche giorno, infatti, uno stesso agente di Polizia municipale ha stazionato davanti al Palazzo comunale di Imperia con il compito di regolare il flusso veicolare lungo viale Matteotti.

A quanto pare l’iniziativa non è imputabile al sindaco Paolo Strescino o all’assessore alla viabilità Antonio Gagliano, ma si tratta di una decisione autonoma del Comandante dei vigili Aldo Bergaminelli. L’obiettivo fanno sapere dal comando di via Spontone era:«Valorizzare Palazzo civico».
Non è mancata, comunque, in questi giorni la solidarietà degli impiegati comunali che si sono preoccupati per il loro collega e di tanto in tanto si sono avvicinati a lui per porgergli una bottiglietta di acqua fresca. Ma perché sempre lo stesso vigile. L’assessore Gagliano si è limitato a dichiarare un po’ beffardamente: «E’ il migliore».

Ma nei corridoi di Palazzo civico la spiegazione che circola è un’altra. Il vigile sarebbe stato punito per non aver salutato (mentre si trovava a riposo autorizzato) il segretario generale Andrea Matarazzo che, secondo alcuni impiegati che vogliono restare anonimi, avrebbe instaurato dal suo arrivo un clima di vero e proprio “terrore”. Alla lettera di biasimo sarebbe seguita, quindi, la singolare punizione.
Ieri mattina per qualche minuto è anche apparso un volantino (poi rimosso) vicino al marchingegno del timbro dell’entrata dei dipendenti: invitava gli impiegati di Palazzo civico a prendere posizione in favore del collega vigile, diventato “forzato” del fischietto.