Le città di media grandezza idonee a diventare set di un film sono innumerevoli in Italia. Se poi si tratta di una pellicola dove i protagonisti sono dei vigili urbani si ha solo l'imbarazzo della scelta. Il fatto che proprio Parma sia da qualche giorno la scenografia dell'ultima commedia di Vincenzo Salemme, una storia ispirata alla vita quotidiana di agenti della polizia municipale, sta facendo storcere il naso a non pochi passanti. L'interrogativo che salta in mente è se ci sia una volontà da parte dell'amministrazione comunale di riabilitare sul grande schermo il proprio corpo di vigili macchiato dalla vicenda del pestaggio del giovane Emmanuel Bonsu, lo studente aggredito brutalmente durante un'operazione antidroga la sera del 29 settembre 2008.
Il processo è ancora in corso e vede ancora otto agenti che devono rispondere di reati come sequestro di persona, lesioni e falso. Il tutto con l'aggravante del razzismo. La prossima udienza è stata fissata per il 23 settembre. Nel frattempo per le vie del centro si può assistere in diretta alle scene di "Baciato dalla fortuna", così si chiama il film in produzione nella città ducale. Tra i protagonisti, oltre a Salemme, ci sono Alessandro Gassman ed Asia Argento.
L'associazione "Dormire fuori" ha chiesta al sindaco, attraverso una lettera, se il film non sia alto che un modo spregiudicato per "riscattare la polizia municipale di Parma", al centro, recentemente, di vicende poco edificanti quali, oltre al caso Bonsu, "numerose sottrazioni di coperte" effettuate, spiegano i volontari della rete che aiuta gli immigrati, "ai danni di senzatetto anche in pieno inverno".
A rendere scandalosi i ciack tra piazza Garibaldi e la via Emilia, è la voce che il Comune abbia pagato una cospicua somma per finanziare il film. Chiarezza è stata chiesta in Consiglio comunale da Matteo Caselli del Pd, al quale l'amministrazione ha risposto che nulla è stato offerto se non la "gratuità nell'occupazione del suolo pubblico e possibilità di girare le scene nelle sedi comunali."
Secondo Andrea Ansaloni, portavoce del sindaco Pietro Vignali, "Ormai siamo al gossip da ombrellone". Accusare il Comune di voler riabilitare il proprio corpo di vigili urbani attraverso un film vorrebbe dunque dire aver visto troppi film. O essere pieni di pregiudizi, tali da pensare, come scrivono i soci di 'Dormire Fuori' che l'impiego della storica residenza comunale di piazza Garibaldi sia un altro indizio che porta all'intento di lavaggio di coscienza, in un momento in cui il caso Bonsu è ancora lontano da una conclusione e per il ragazzo non c'è stata ancora nessun risarcimento.