Pitigliano (Grosseto) - Erano arrivati fin da Faenza e Napoli per il concorso che avrebbe assegnato un posto di vigile urbano a Pitigliano. Ma a causa di clamorosi errori di ortografia commessi nella prova scritta tutti sono stati respinti. Tra lo sconforto della commissione stessa, che non ha potuto far altro che respingere tutti i trenta partecipanti. Per la seconda volta in poco tempo una commissione pubblica in Maremma si vede costretto a bocciare tutti i partecipanti di un concorso. E' accaduto poco tempo fa ad Orbetello, accade adesso a Pitigliano dove adesso il primo cittadino si vedrà costretto ad accedere alle liste di mobilità per assumere il vigile urbano che manca nell'organico dell'amministrazione. La prova scritta è stata sostenuta lo scorso 23 dicembre. Erano previsti in tutto 237 candidati al concorso, su 238 domande pervenute. Molti candidati per un Comune come quello della Città del Tufo, ma l'attrattiva del posto fisso nel settore pubblico, con l'inserimento nell'organico del corpo della polizia municipale è sempre molto forte.
E in tanti avevano risposto all'appello. Il 23 dicembre si presentano però soltanto in 61. Tanti ragazzi del luogo ma anche altre persone che vengono da più lontano: oltre a Napoli e Faenza, altri arrivano da Firenze e Capua. Di questi, trenta, alla lettura delle tracce, decidono di abbandonare. Una prima scrematura che, si pensava, avrebbe lasciato a contendersi il posto i migliori. Candidati tutti intorno ai trent'anni: la commissione si aspettava una preparazione nella media, ma non certo un disastro del genere. Una trentina dunque sostengono la prova scritta. Tra loro ci sono anche diversi laureati.
La traccia dello scritto, sorteggiata come da regolamento, riguardava il ruolo della polizia amministrativa. I candidati svolgono il tema e consegnano. La sorpresa arriva nei giorni successivi, alla correzione delle tracce. Errori incredibili, la commissione è sconvolta di fronte a quelli che in realtà sono veri e propri "orrori" di sintassi e di ortografia. Uno dietro l'altro, i temi appaiono tutti da respingere. Nessuno degli elaborati ha le condizioni minime per potersi dire presentabile. La presidente della commissione stessa, Maria Pia Sommovico, e i membri Piero Rossi, Carlo Paggioli e Gaspero Funghi (tutti dipendenti di amministrazioni comunali della zona) non possono far altro che respingere, quasi increduli, tutti e trentuno i candidati che avevano svolto la prova scritta.
Prima ancora che per quello che hanno scritto nel tema, per come lo hanno scritto. Una situazione che ha gettato nello sconforto l'amministrazione comunale della Città del Tufo e che non può porre interrogativi sul grado di preparazione dei giovani che si presentano ai concorsi pubblici. Quelle "doppie" non rispettate, quelle coniugazioni dei verbi a dir poco fantasiose sembrano ancora gridare vendetta. Anche alla luce di un altro caso simile accaduto nelle settimane scorse al Comune di Orbetello. Pitigliano rimane orfana di un vigile urbano per il momento e fa i conti con la precaria preparazione di tanti ragazze e ragazzi.