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VENETO - OTTO COMUNI CONSORZIANO LA POLIZIA MUNICIPALE   Stampa questo documento dal titolo: . Stampa

La polizia locale si farà in otto
 
Un unico corpo di polizia locale con quaranta agenti per otto comuni. Al progetto stanno lavorando gli otto sindaci del distretto valpolicellese (Negrar, Sant'Anna d'Alfaedo, Marano, Fumane, San Pietro in Cariano, Sant'Ambrogio, Pescantina e Dolcè), che giovedì scorso hanno incontrato l'assessore regionale ai lavori pubblici e allo sport Massimo Giorgetti, per tastare il polso alla Regione in merito.
L'idea è quella di unificare i rispettivi corpi di polizia municipale per recuperare risorse da investire in prevenzione, controllo e sicurezza. Un'idea che a Venezia è stata accolta positivamente. In realtà in zona un esempio c'è già: è quello della polizia locale di Sant'Ambrogio e Dolcè, che da tempo opera in sinergia. Il servizio è sperimentale, ma se verrà realizzato il consorzio a livello di distretto le conoscenze accumulate in questi anni potrebbero tornare preziose.
«Oggi quello della sicurezza è uno dei problemi più sentiti», commenta Giorgetti. «Perciò, nel rispetto delle attuali competenze dei comuni e senza volersi sostituire alle altre forze dell'ordine, unificando gli organici esistenti si mira a dare un miglior servizio e maggiore sicurezza ai cittadini, a parità di costo. Attualmente non tutti i comuni hanno una struttura in grado di offrire servizi adeguati, il fatto di mettersi insieme permette di utilizzare al meglio quello che c'è, ma soprattutto di capire e programmare quello che manca».
L'obiettivo, insomma, non è semplicemente razionalizzare. «Si tratta di dare valore aggiunto ad un servizio importante», prosegue Giorgetti. «Per la stessa Regione, poi, è più utile e più semplice parlare con chi rappresenta decine di migliaia di abitanti dell'intero distretto valpolicellese, piuttosto che farlo con ogni singolo Comune».
Unificando gli organici esistenti, non si rischia però di penalizzare le realtà più grandi rispetto a quelle piccole, con un solo vigile in organico? «No, perchè ciascuno paga i servizi che riceve», assicura l'assessore regionale, «e ogni amministrazione avrà un servizio adeguato alle necessità. Oggi Marano ha un vigile solo e non può permettersi di assumerne un altro. All'interno di un consorzio però, il sindaco maranese può ad esempio chiedere l'allargamento del controllo notturno sul suo territorio, che altrimenti singolarmente non potrebbe organizzare.
Basti pensare poi cosa vorrebbe dire avere un unico ufficio per le multe. Oggi in ciascun Comune c'è qualcuno che firma le contravvenzioni. Organizzato in consorzio o in convenzione, il servizio di polizia locale avrà un solo ufficio ad occuparsi di sanzioni, con il conseguente recupero di risorse umane e risparmio di denaro».
Nel vicentino Schio e Thiene hanno già un corpo unico di polizia attivo. «Una bellissima esperienza che dura da diversi anni e che ha già dato importanti risultati», spiega Giorgetti. «Ho invitato i sindaci della Valpolicella a parlare con i loro colleghi vicentini, perchè è molto più semplice copiare e migliorare un progetto già esistente, che inventarsi qualcosa di nuovo».
Un invito che le amministrazioni della Valpolicella hanno raccolto con entusiasmo. Da tempo ormai qui si è imboccata la strada che porta all'unificazione dei vigili. «Abbiamo aderito al progetto già dalla passata amministrazione», commenta da Pescantina il sindaco Alessandro Reggiani. «Nel nostro Comune la vigilanza notturna da parte dei vigili è già attiva. E' un controllo estremamente importante, che oggi però riusciamo ad assicurare con un grande sforzo di mezzi e di uomini».
Stessa esperienza a San Pietro, dove la nuova amministrazione da giovedì ha dato il via al pattugliamento serale dalle 20 alle 24. Un servizio ridotto, ma che con la convenzione tra gli otto Comuni potrà essere ampliato senza costi aggiuntivi, come assicura il primo cittadino carianese Gabriele Maestrelli. «Avremo infatti due o tre pattuglie», spiega, «che la notte vigileranno sulla sicurezza dei cittadini in tutta l'area valpolicellese».
Per Nereo Destri, sindaco di Sant'Ambrogio, dopo diversi incontri con gli altri sette colleghi, l'obiettivo si fa sempre più vicino. Un obiettivo che nella capitale del marmo e a Dolcé si sperimenta già da tre anni, con l'unione dei rispettivi organici di polizia municipale. Un'esperienza a due che si è rivelata positiva e che a otto potrebbe anche essere migliorata. Destri non teme i costi: «Può anche darsi che possano aumentare», conclude, «ma avremo un servizio decisamente migliore per cittadini e amministrazioni».


Fonte: L'Arena



Pubblicazione del: 10/08/2009
nella Categoria News


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