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Una multa scatena l’ira di Bandelli

 
TRIESTE - l'auto dell'assessore in sosta vietata. L’assessore ai Lavori pubblici se la prende con i vigili e poi fa un blitz nella sala operativa
Una macchina posteggiata sulla fermata del bus, l'altra poco lontano sulle strisce pedonali in via San Michele, una strada stretta dove si fa fatica a transitare. Un vero invito a nozze per le due vigilesse della pattuglia del Nis, ovvero i pretoriani del sindaco. Quando sono arrivate a bordo della loro «Alfa 16» non potevano certo ignorare quelle auto in sosta vietata. L'infrazione era fin troppo evidente. Non si poteva chiudere un occhio e soprattutto non si fanno sconti a nessuno. Neanche all'assessore ai lavori pubblici e ai grandi eventi Franco Bandelli che aveva mollato la 500 sulle strisce all'altezza del numero 30. In quel momento era a casa sua. Le vigilesse dei Nis non potevano sapere che facendo semplicemente il loro dovere avrebbero innescato una reazione così forte. La lite. «Vista la situazione di intralcio contingente», si legge nella relazione, sono scese dall'Alfa di servizio blocchetto delle multe alla mano per quella che in dialetto triestino si chiama una «piturada». Da lontano hanno sentito gridare. «Son mi, son mi xe mia». Era Mister Bavisela che stava correndo trafelato, come fosse in mezzo a una maratona, verso le implacabili vigilesse. Le agenti lo hanno subito riconosciuto. Il suo tono era sempre più alto, quasi da tenore e «non accennava a placarsi raggiungendo livelli ancor più alti nel declamare e ribadire le sue ragioni», sta scritto nel rapporto. Imbarazzo. La vigilessa che aveva appena iniziato a compilare il verbale non ha nascosto il proprio imbarazzo all'assessore Bandelli le cui proteste avevano attirato la curiosità di decine di abitanti. Molti si sono affacciati alla finestra, pensavano a una rissa. Bandelli sembrava ormai un vulcano in ebollizione. «E poi lei la conosco, la me perseguita dopo la multa de quela volta...», ha gridato rivolgendosi a una delle due donne in divisa.

74 euro. L'agente non si è scomposta. Imperturbabile ha continuato a riempire il verbale di contravvenzione (74 euro e due punti in meno sulla patente) mentre il Franco furioso l'ha invitata con insistenza a fare la multa. Ma quando ha dovuto consegnare il documento si è scatenato il putiferio: urla e imprecazioni fino alla minaccia di chiamare prima il comandante dei vigili urbani Sergio Abbate, poi il sindaco Dipiazza e infine i carabinieri.

Il giustiziere. Fine del primo atto, davvero un grande evento. Finita la parte del contestatore, l'assessore si è calato nei panni del giustiziere. Ha chiesto, allora, veementemente alle vigilesse di multare tutte le vetture parcheggiate irregolarmente nella zona. «Qua xe un desio, piturè tutte ste' macchine». Il camion. Malgrado lo show di Mr. Bavisela, la vigilessa è riuscita a ultimare il verbale. Ma c'è voluta una buona mezz'ora. Tutto finito? Neanche per sogno. Perché una volta consegnato il maledetto foglietto verde, l'assessore si è nuovamente scagliato verbalmente contro la pattuglia dei vigili. Ma Bandelli, nel frattempo, aveva avuto la sua piccola rivincita. Era riuscito a far multare dall'altra vigilessa un camion in divieto di sosta. Tuttavia si è presto pentito: «Tien i soldi dela multa», ha detto all'autista. «Perché anche mi son fio de un operaio». Largo Granatieri. Fine de secondo e inizio del terzo atto. Incassata la multa, il Franco furioso è partito come una scheggia verso la sala operativa dei vigili urbani, in largo Granatieri. Gli agenti, allibiti, lo hanno invitato a uscire. Ma non si sarebbe perso d'animo: ha telefonato ai vigili dalla strada, informandoli da privato cittadino che alcune vetture erano in divieto di sosta nella zona di via Valdirivo. I commenti. Ieri mattina l'assessore Bandelli ha commentato malvolentieri l'episodio. «Quando sbaglio pago la multa. E di multe ne prendo una al giorno». Poi ha aggiunto: «Faccio l'assessore e se vedo qualcosa di irregolare è normale che lo segnali come qualsiasi cittadino». Il sindaco Dipiazza ha chiosato: «I vigili intervengono su richiesta. Se fanno le multe è perché devono...» Anche a Bandelli.

PER LEGGERE IL VERBALE CLICCA QUI

Fonte: IL PICCOLO



Pubblicazione del: 26/03/2009
nella Categoria News


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