BRINDISI – Il nuovo comandante della Polizia municipale di Mesagne non ha dimenticato gli anni trascorsi alla guida del Corpo di Brindisi, ricchi di gratificazioni ma anche di ferie “sacrificate”.
Tito Ragusa, in qualità di ex, ha portato in Tribunale il Comune per chiedere la conversione in euro dei giorni di riposo in cui ha lavorato, per una somma di poco superiore a dodici mila euro (interessi esclusi). Il conto è stato presentato a Palazzo di città qualche settimana fa sotto forma di ricorso ai sensi dell’articolo 414 del Codice di procedura civile: dopo aver provato le vie brevi con lettere indirizzate ai dirigenti dell’ufficio Personale, è arrivato l’atto di citazione dinanzi ai magistrati in funzione di giudici del lavoro, chiamati in causa per stabilire chi ha ragione. E’ legittima la pretesa del vecchio numero uno dei vigili urbani di Brindisi, ora passato alla guida degli agenti di Mesagne dopo un soggiorno a Latiano, oppure no? L’Amministrazione comunale del capoluogo di mettere mano alle casse non ne ha alcuna intenzione. E l’ha detto senza mezzi termini di recente, il 6 febbraio, quando gli assessori e il sindaco Domenico Mennitti, si sono visti per affrontare l’argomento. L’ente ha bollato come “infondata” la richiesta avanzata da Ragusa e per questo ha deciso di opporsi costituendosi in giudizio con i suoi avvocati, Francesco Trane e Monica Canepa, chiamati a difendere a far valere la posizione del Comune dalla Giunta. L’ex comandante, dal canto suo, ritiene di aver tutto il diritto per avere lo stock di euro sotto forma di “indennità sostitutiva” per i giorni di ferie di cui non ha potuto godere per motivi di lavoro: ha chiesto al giudice di “condannare l’Amministrazione cittadina a corrispondere la somma di 8.663 euro e quattro centesimi”, risultato di un conteggio fatto riesumando quel che è stato nel periodo in cui è stato la vertice del Comando di Brindisi in veste di dirigente a tempo determinato.
Fonte: Senzacolonne