Ricordiamo che l'Unione Europea ha identificato come numero unico in tutta Europa, al quale segnalare qualsiasi tipo di richiestra di intervento, il 112 che sarebbe dovuto entrare in funzione il 1 Gennaio 2007 anche in Italia invece a tutt'oggi corrisponde ancora soltanto i Carabinieri
Dal 2003, in diverse fasi, si è affrontata la questione con vari esperimenti con l'unico risultato di una una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea nei confronti del nostro paese, Bulgaria a Romania, con deferimento dei tre stati alla Corte di Giustizia Europea.
La Commissione Europea ha messo in mora l'Italia contestandole la necessità di rispondere alla richieste dei cittadini europei dalla centrale operativa del 112, senza dover procedere alla trasmissione ad altri organi delle richieste.
L'apertura della procedura di infrazione segue alla condanna del nostro paese da parte della Corte di Giustizia della Comunità Europea con sentenza n. 503/07 del 15.01.09 (con pagamento delle spese di giudizio e i danni derivanti dalla procedura di infrazione) sul numero unico 112, avendo rilevato la corte che l'Italia ha omesso di mettere a disposizione delle autorità incaricate del soccorso l'ubicazione del chiamante, venendo così meno agli obblighi previsti dall'art. 26 n. 8 della direttiva 2002/22/CE.