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Verona. Giro di vite contro gli affitti "in nero    Stampa questo documento dal titolo: . Stampa

La polizia municipale e la squadra mobile hanno agito di concerto su sollecitazione del prefetto e hanno battuto a tappeto il quartiere che ha una forte densità di immigrati. Le indagini continueranno in altre parti della città

Il blitz che ha alzato il sipario sul terzo mondo a due passi dall’Arena. E’ successo due sere fa con un maxi controllo di vigili urbani e polizia negli appartamenti situati nella zona compresa tra via XX Settembre, via Cantarane e via San Nazaro. E così è emerso una volta di più come vivono gli immigrati a due passi dallo shopping dei veronesi tra grandi firme e maxi prezzi quasi a voler fotografare la realtà a due facce, presente nel raggio solo di un paio di chilometri. E così si scopre che in almeno otto appartamenti, vivono in cinquanta metri quadri anche otto immigrati con i servizi igienici inutilizzabili perchè i proprietari non si sono neanche preoccupati di sistemarli. Si scopre anche che va di moda il sub affitto di disperati con altri disperati o, peggio ancora, di proprietari di appartamenti di nazionalità italiana che affittano senza denunciarlo in questura e prelevano affitti da far impallidire. Questi controlli li ha voluti il prefetto Italia Fortunati, la proposta è stata accolta dal Comitato per la sicurezza pubblica e, su indicazione del questore Luigi Merolla e del Comune, giovedì sera è scattato il controllo degli appartamenti a Veronetta. Gli agenti di polizia municipale e squadra mobile, coordinati dal comandante Luigi Altamura e dal dirigente Marco Odorisio, hanno passato al setaccio alcuni condomini a Veronetta. Avevano preparato con grande cura questo blitz. Avevano fatto un controllo incrociato di dati, un lavoro massacrante, più di mille pagine da leggere. La verifica mirava soprattutto ad accertare se c’era uniformità tra i dati, resi dal proprietario dell’appartamento e i consumi di acqua, gas ed elettricità. E laddove risultavano incogruenze (casa sfitta e alti consumi delle utenze, per esempio), sono scattati i controlli. Che di frutti, a dire il vero, ne hanno dato parecchi. Ora tremano quindici proprietari di appartamento, quasi tutti italiani: sono stati aperti dei fascicoli «amministrativi» perchè non erano stati denunciati gli inquilini. Il comandante dei vigili urbani Luigi Altamura è sicuro: per tutti loro, scatterà la multa di 250 euro per persona non denunciata. E ancora: i vigili urbani hanno inviato all’Asl 20 d’urgenza la relazione su cinque appartamenti nei quali sono state riscontrate gravi carenze igienico sanitarie. E altre tre segnalazioni sono in partenza. E’ stato interessato anche l’ufficio dell’edilizia privata del Comune di Verona: per alcune case, infatti, è in discussione anche l’abitabilità. Vigili e polizia hanno controllato anche chi risiedeva nelle case. Ed è così emerso che su 58 persone ben 35 erano immigrati. In cinque erano privi del permesso di soggiorno e sono stati espulsi. Già nella nottata di ieri sono stati trasferiti nel Centro di permanzenza temporanea vicino a Roma, in attesa del loro rimpatrio. Tra loro ci sono tre ragazze nigeriane, forse dedite alla prostituzione, una romena ed una marocchina. Altre due africane sono state denunciate alla procura per aver favorito la permanenza in Italia di clandestini. Avevano sub affittato l’appartamento a connazionali e, ovviamente, si facevano pagare il «canone di locazione». Infine, un altro immigrato è stato deferito per violazione della legge Bossi-Fini.

di Giampaolo Chavan


Pubblicazione del: 03/09/2006
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