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Napoli. Pedofili davanti al Municipio
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Rapporti sessuali consumati in piedi, dietro a un portone, in garage dismessi o addirittura, di sera, per strada. L’orrore era dietro casa con una dozzina di vittime tra i dieci e i quattordici anni e orchi - almeno sei - insospettabili: uomini di una certa età, tutti al di sopra dei cinquanta, tra cui un paio di professionisti. L’inchiesta - coordinata dal pm Gabriella Gallucci e che è parallela a quella coordinata dal capo della Direzione Distrettuale Antimafia, Franco Roberti - sui bambini rumeni sfruttati da pedofili napoletani si arricchisce di spaventosi dettagli. Compare un bambino, per una mezz’ora, nel cuore di Napoli - a piazza Municipio o in Galleria Umberto I - costa tra i venti e i trenta euro. Chi ne ha approfittato finora ha le ore contate di libertà: presto gli agenti della Polizia Municipale, col tenente Giovanni Galliano - autori di un’indagine agghiacciante e in parte documentata in un filmato realizzato dalla squadra di giornalisti di «Alice» il programma in onda il giovedì su Rai2 - stringeranno loro le manette ai polsi. Due sono già dietro le sbarre, arrestati un mese fa per violenza sessuale. Ma non finirà al fresco soltanto chi ha approfittato della fame e dell’indigenza di queste anime innocenti. Le manette verranno strette ai polsi anche di chi ha organizzato il mercato. Che non sono napoletani. Gli organizzatori del malaffare sono di Calarasi, la martoriata città della Romania. È lì che avviene la vendita degli schiavi. C’è da sottolineare, infatti, che - come il Mattino aveva paventato circa due anni fa - alcuni dei ragazzini che si prostituivano non risultano essere i figli delle donne che li avevano in custodia. Vale a dire che solo sul passaporto risultavano essere loro figli, ma nella realtà erano stati acquistati proprio perchè una volta nella nostra città potessero poi prostituirsi. Sulla vicenda interviene il sindaco con una nota diffusa in serata. «Le numerose indagini condotte in questi ultimi mesi dalla Polizia Municipale testimoniano l’attenzione e l’interesse costante dell’Amministrazione nei confronti dell’infanzia indifesa» scrive, in una nota congiunta, Rosa Russo Iervolino e l’assessore Nicola Oddati. «La vicenda è già stata oggetto dell’attività dell’Ufficio Minori - Nucleo Polizia Giudiziaria - che ha condotto un’indagine riservata circa il presunto giro di prostituzione minorile nella Vie Verdi, Piazza Municipio e Galleria Umberto ed ha immediatamente informato la Procura Ordinaria e Minorile. Dopo gli accertamenti di rito, i minori coinvolti sono stati inseriti in apposite strutture protette». Il Mattino
Pubblicazione del: 07/06/2006 nella Categoria
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