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Pescara. Senza casco, ma il Provida non vale
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Dopo essere stati beccati e immortalati senza pietà dall'occhio indiscreto e implacabile del Provida Junior, mentre in sella ad uno scooter sfrecciavano lungo la riviera in due e senza casco, sono comunque riusciti a farla franca. Il proprietario del motorino ha infatti abilmente potuto evitare la multa e la confisca del mezzo. Come e perché? Semplice: il possessore dello scooter ha presentato ricorso al Giudice di Pace del Tribunale di Pescara e alla polizia municipale è toccato solo disporre l'annullamento del verbale e della confisca, per autotutela. Il Provida è infatti stato omologato solo per rilevare la velocità dei mezzi a motore, ma non per fotografare altre infrazioni stradali, come i parcheggi in doppia fila o il mancato rispetto delle norme che obbligano gli automobilisti ad indossare le cinture di sicurezza e gli amanti delle due ruote a mettere il casco. Con questo episodio, si allunga insomma la lista dei ricorsi presentati al Giudice di Pace del Tribunale pescarese, per contestare i verbali frutto dell'occhio del Provvida, "spietato", ma in molti casi davvero "infruttuoso".
Per una cosa che va male, una che va bene: sono state più di cinquanta le multe comminate, domenica pomeriggio, ai trasgressori dell’isola pedonale. I vigili urbani hanno cambiato tattica: adesso si appostano all’interno e non più ai confini del quadrilatero vietato alle auto. Perciò è matematico: chi entra nella zona riservata ai pedoni incontra prima o poi le divise. E sono dolori, ogni verbale costa come minimo 71 euro. Anche di più se vi contesteranno altre infrazioni. (25/04/2006 - Il Messaggero)
Pubblicazione del: 26/04/2006 nella Categoria
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