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IL Segretario Generale Nazionale Daniele Minichini


Progressioni verticali    Stampa questo documento dal titolo: . Stampa

 Pre-Intesa raggiunta in sede di Conferenza Stato-Regioni che ha dato mandato all’ANCI ed al Ministero dell’Economia e Finanze di rivedere i punti critici dell’intesa già raggiunta sulle assunzioni, che diede il via al DPCM 15/2/2006. In particolare, il problema analizzato dalla Conferenza riguarda le progressioni verticali, al fine di snellire le procedure e rendere maggiormente flessibile tutto il sistema che, tra blocchi e parziali aperture, finora ha comportato un drastico stop alle assunzioni negli Enti Locali. Le indicazioni riguardano la non computazione delle progressioni verticali nel numero di assunzioni effettuabili da Regioni ed Enti Locali, ma limitando le medesime alla disponibilità meramente economica, lasciando quindi, possibilità ad Enti di assumere dall’esterno e nel contempo, se le risorse di bilancio lo consentono, di effettuare anche le progressioni verticali. Tutto questo partendo dal presupposto che una progressione non comporta alcun aumento delle “teste” nell’Ente, ma soltanto un aumento della spesa. Pertano il mandato all’Anci ed al Ministero è di emanare una precisazione al DPCM di febbraio, escludendo rapporti percentuali ma limitando a soli criteri finanziari, escludendo dal limite del 25% (rispetto alle cessazioni dal servizio) delle assunzioni previsto nel Decreto, le progressioni verticali. In questo modo, gli EE.LL. saranno maggiormente liberi di effettuare le progressioni e disporre in modo flessibile delle poche assunzioni dall’esterno, intervenendo in modo selettivo laddove gli interventi interni sono stati già eseguiti. Inoltre la Conferenza vorrebbe sbloccare anche le assunzioni esterne, limitandole sempre al criterio economico e non di numero di persone, in quanto, come è ovvio, assumere un Dirigente ed assumere un operaio non hanno certamente lo stesso impatto sul Bilancio dell’Ente. Ad ogni modo, però, ricordiamo che la giurisprudenza ha recentemente limitato le progressioni interne al 50% dei posti disponibili complessivamente, per rispettare quanto previsto dall’art. 97 della Costituzione. La Corte dei Conti ha poi evidenziato come le progressioni nel settore Enti Locali nel periodo 2002/2004 siano state effettuate dal 21,5 % dei dipendenti con una spesa nel comparto di 103.200.000 Euro. Gli Enti Locali aspettano comunque questa modifica al DPCM 15/2/2006 per dare maggior vigore alle assunzioni 2005 che, ricordiamo, devono essere effettuate entro il termine del 30 aprile prossimo, come indicato dal Governo.  PoliziaMunicipale.it - Roberto Benigni

Pubblicazione del: 01/04/2006
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