Amarezza per la mancata ratifica, ieri 22/03/2006, dell’ipotesi di accordo relativo al biennio 2004-2005 del contratto del comparto Regioni-Autonomie locali e’ stata espressa da Secondo Amalfitano, Sindaco di Ravello e rappresentante ANCI all’interno del Comitato di settore. La mancata ratifica e’ stata motivata dalla presa d’atto del Comitato, e in particolare dei rappresentanti di ANCI e Upi, del mancato rispetto del mandato che il Comitato di settore aveva indicato nella direttiva e che era stato confermato immediatamente prima dell’inizio della trattativa finale del contratto. In particolare, come chiarito anche dalla stessa struttura dell’Aran, l’incremento delle risorse decentrate oltre lo 0,50 % del monte salari (compreso in una forbice che va da +0,3% a +0.7%), oltre che condizionato al superamento di parametri di virtuosita’, nel testo dell’accordo viene definito obbligatorio e non facoltativo come invece il Comitato aveva espressamente richiesto. Gli effetti pratici di un simile accordo riguarderebbero piu’ del 60% dei Comuni italiani ed in particolare i piccoli Enti che si troverebbero a dover sostenere una spesa aggiuntiva, e obbligatoria, pari allo 0,8% del monte salari (considerando l’incremento minimo del 0,3%), mentre il Comitato aveva raggiunto un accordo su un incremento dello 0,5% obbligatorio, lasciando aperta la possibilita’, per gli Enti che avessero avuto dotazioni finanziarie adeguate, di applicare l’ulteriore incremento. “Mi auguro – ha commentato Amalfitano - che il problema si possa risolvere interpretando il contratto nel senso richiesto dal Comitato senza bisogno di riaprire il tavolo, la qual cosa comporterebbe un allungamento ingiustificato dei tempi. Ancora una volta pero’ - ha concluso Amalfitano - non ci siamo sentiti correttamente rappresentati in seno all’Aran, a conferma di un sistema di contrattazione collettiva oggi divenuto piu’ che mai insostenibile’’ |