Il 21 febbraio 2006 il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato la Legge febbraio 2006 n. Che regolamenta l’attività dei Phone Center, mettendo così fine ad una situazione di anarchia che penalizzava, in primo luogo, chi usufruisce di questi servizi diffusi capillarmente sul territorio e necessari a tante persone. All'operatore di centri di telefonia sarà richiesto il possesso dei medesimi "requisiti morali" previsti dalla normativa vigente per il commercio. Per l'apertura di un phone center sarà necessaria un'autorizzazione comunale, subordinata alla effettiva disponibilità del locale da parte del gestore e al rispetto di caratteristiche edilizie, urbanistiche, igienico-sanitarie e di sicurezza dei locali. Come per tutti gli altri esercizi commerciali, l'autorizzazione sarà trasmessa dal Comune alla Camera di Commercio territorialmente competente che provvederà ad inserirla in un apposito registro telematico accessibile anche alle altre Pubbliche Amministrazioni, realizzando così una semplificazione del procedimento ed una integrazione del patrimonio informativo. Entro un anno gli oltre 2000 phone center lombardi si dovranno mettere in regola con le prescrizioni della legge e dotare di servizi igienici per il pubblico, di spazi d’attesa, di spazi minimi (1 metro x 1,20) per ogni postazione telefonica, di impianti conformi alle normative vigenti in modo da garantire il rispetto di standard analoghi a quelli degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi. Dovranno abbattere le barriere architettoniche e garantire almeno una postazione fruibile da disabili. La legge assegna ai Comuni la competenza sia per individuare le aree idonee all'apertura di questi locali sul territorio e alla presenza di parcheggi nelle vicinanze, sia per stabilire criteri e orari di apertura e chiusura sulla base di indirizzi generali individuati dalla Giunta regionale. In attesa dell'approvazione di tali disposizioni potranno restare aperti al pubblico nella fascia oraria che va dalle 7 alle 22, in base al Decreto legislativo n. 114/98, (con possibilità del Comune di autorizzare l’apertura anticipata o la chiusura posticipata di 2 ore su richiesta motivata) per un massimo di 13 ore liberamente scelte dall’esercente. Osserveranno la chiusura domenicale e festiva. I vigili urbani avranno compiti di vigilanza e controllo ai fini della ordinata e civile convivenza e della qualità della vita locale, attraverso la prevenzione e il contrasto di situazioni e comportamenti contrari alle norme. La polizia locale potrà richiedere l’intervento delle Forze dell'Ordine, se necessario, e verificare per il rispetto delle leggi le generalità delle persone presenti nei centri. Il Comune di Milano è già impegnato ad applicare la nuova legge regionale sui phone center: un’apposita commissione tecnica tra i settori Commercio, Sicurezza, Polizia locale, Urbanistica e lo ‘Sportello unico per le attività produttive scriveranno il regolamento comunale sui phone center e gli internet point. Attualmente a Milano sono censiti 445 in ogni parte della città, soprattutto in periferia. |