Tutti graduati i vigili urbani della città. Dopo gli «specialisti di vigilanza» promossi alla vigilia di Natale «tenenti», dal grado di «maresciallo», ora tocca a tutti gli altri fregiarsi del distintivo da sottufficiale, eccezion fatta per due unità che acquisiranno il diritto di fregiarsi del grado di «vice-ispettore» a giugno, quando raggiungeranno il decimo anno di anzianità nel corpo, tutti gli altri a giorni arricchiranno le divise con il rombo argentato. Lo ha deciso la giunta comunale che così ha dato corso a quella variazione dell'organizzazione del corpo di polizia municipale attesa da tempo. Una riorganizzazione rimasta bloccata per anni nonostante il contratto collettivo nazionale di lavoro fosse del 31 marzo 1999, data di nuova classificazione del personale degli enti locali. L'assessore alla polizia municipale, Giuseppe Bizzarri, aveva anticipato in occasione della festa del patrono dei vigili urbani l'elargizione di incentivi e gradi, puntualmente registratasi con il provvedimento approvato dopo due settimane da quell'annuncio pubblico. Per tre anni, in sede di prima applicazione della nuova organizzazione interna del corpo, si conserverà il grado di «vice-ispettore», ma allo scadere del terzo anno coloro che avranno maturato quindici anni di servizio saranno promossi sul campo «ispettore», con il relativo distintivo costituito da due rombi argentati. Mentre i più anziani di servizio, limite fissato in venti anni, acquisiranno il diritto di fregiarsi del distintivo di «ispettore capo», composto da tre rombi. Dunque, tutti sottufficiali e ufficiali nella polizia municipale di Lucera. Ma la truppa, ossia gli agenti vigili, sarà più ricca? Sicuramente sì, e ne faranno parte colore che stanno per rimpinguare il corpo a seguito della mobilità da altri municipi, i vigili assunti a tempo determinato e i vincitori del concorso pubblico prossimo a essere bandito. Proprio le new entry, prossime venture, pare abbiano fatto mettere le mani avanti. Da qui la riorganizzazione del corpo, in attesa della generale rivisitazione del regolamento di polizia municipale, al cui vertice c'è per il momento un «maggiore», come prescrive la legge regionale. In seguito, se la «devolution» in materia di polizia locale dovesse andare in porto, si vedrà. |