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Tarnto- Polizia Municipale con solo 11 agenti su 220(duecentoventi) unità    Stampa questo documento dal titolo: . Stampa

 
E’ un esercito senza soldati. Appena 11 agenti e poi una nutrita schiera di ufficiali e sottufficiali. Il caso è forse unico in Italia. Alla Polizia Municipale abbondano i graduati: su una forza organica complessiva di 220 unità, 60 sono gli ufficiali, ai quali vanno aggiunti altri 60 sottufficiali. Se volessimo considerare solo i primi, il rapporto sarebbe di un ufficiale su 3,6 unità. Uno sproposito. Alimentato negli anni da scivolamenti e promozioni a go-go. Il risultato è inevitabile: per strada di vigili se ne vedono pochissimi. Sono circa un centinaio gli addetti alla viabilità e al traffico, ma bisogna considerare che sono divisi per turni e quindi il numero delle divise dislocate contemporaneamente agli incroci si assottiglia di parecchio. Senza considerare le rituali assenze per ferie, malattie e via discorrendo. Prendiamo ad esempio la giornata di oggi, martedì 21 agosto: risultano indisponibili, e quindi non in servizio, 98 unità (6 riposi, 79 congedi, 11 ammalati/infortunati, 1 sospeso, 1 distaccato). A conti fatti oggi erano in servizio appena 122 persone, tra le quali va considerata la solita abbondanza di ufficiali e sottufficiali. In strada pochissimi; altri, come ogni giorno, destinati alle pratiche edilizie, al commercio, al servizio notifiche, altri ancora impegnati in attività di indagine. Molta burocrazia, insomma, e poche anime a dirigere il traffico o a svolgere servizi di controllo del territorio. Poi c’è il distretto di Talsano, che da solo assorbe 17 unità dell’intero Corpo, sempre con l’insolito rapporto tra graduati e non. La situazione è destinata a peggiorare, perché entro dicembre è previsto il pensionamento di circa venti dipendenti. Il numero degli appartenenti al Corpo, quindi, si riduce sempre di più. Per capire le proporzioni del guasto, basti pensare che nel 1976 la pianta organica prevedeva per il Corpo di Polizia Municipale 560 unità. Da allora la pianta organica non è mai stata aggiornata. In città il numero di abitanti si è sensibilmente ridotto, forse oggi 560 vigili urbani sarebbero troppi, ma che il Corpo sia sottodimensionato è comunque un fatto acquisito. «Oggi — spiega Michele Lupo, ufficiale anche lui e sindacalista del Siulpl — servirebbero circa 400 persone. Oltretutto è in itinere alla Regione un provvedimento di legge per estendere il servizio 24 ore su 24». L’ultimo concorso risale al ‘99: ci furono una sessantina di nuovi ingressi tra vincitori e “scivolati” dalla graduatoria. Attualmente il servizio è coperto dalle 6 alle 22, più la reperibilità notturna alla centrale radio. Per risparmiare sullo straordinario, il servizio è diviso in due turni ai quali se ne improvvisano altri durante la giornata in caso di necessità. Negli uffici della polizia municipale i mugugni non mancano: la nuova giunta comunale vorrebbe tagliare una indennità mensile, finora erogata proprio per compensare i disagi di turnazione, che varia da 200 a 300 euro per busta paga. Sarebbe illegittima, secondo il dirigente delle finanze. I sindacati non condividono e sono pronti a dissotterrare l’ascia di guerra. Il rischio che torni quella conflittualità che negli anni dell’amministrazione Di Bello aveva reso il Corpo ingovernabile non è remoto. Dal colonnello Dibattista al maggiore Loddo (recentemente promosso “colonnello” per equiparare i gradi alla qualifica di dirigente), si sono succeduti numerosi comandanti: Rossi, Cacciapaglia, Marzulli, Quinto. Una frenetica successione di nomine nelle more di un concorso che non viene ancora espletato. Il sindaco Stefàno ha promesso che entro dicembre il concorso sarà potato a termine e il Corpo avrà finalmente un comandante di ruolo. Staremo a vedere.



Pubblicazione del: 22/08/2007
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