Nota del direttore del Dipartimento "risorse umane e decentramento"
Roma, 27 luglio 2007.
Non esageriamo con i superlativi – non parliamo di "accordo storico" o di svolta radicale – ma il contratto collettivo del Comune di Roma, sottoscritto questa notte dalla direzione del personale e dalle organizzazioni sindacali, segna un importante "cambio di passo" nelle politiche delle risorse umane.
Due gli assi fondamentali del nuovo contratto: da un lato la c.d. "progressione orizzontale" per tutti i dipendenti, che permetterà un significativo recupero salariale – da un minimo di 300 a un massimo di 1.900 euro pro-capite, a seconda degli inquadramenti contrattuali - in un momento comunque difficile per i lavoratori e per le famiglie; dall'altro un forte impegno per gli incentivi di produttività, legati ad obiettivi precisi e all'impegno individuale e collettivo. Per ciascuna di queste partite il contratto mette in campo circa 12 milioni di euro: risorse importanti, un grande impegno da parte dell'Amministrazione, reso possibile anche dai risparmi degli esercizi precedenti, per tornare a scommettere sulle donne e gli uomini che ogni giorno lavorano per la città.
La maggior parte del "salario di produttività" – il 70% del totale – sarà assegnato ai diversi uffici, dipartimenti e municipi, e collegato agli obiettivi che la Giunta ha già attribuito ai dirigenti per l'anno 2007: se gli obiettivi saranno raggiunti, ci guadagneranno – com'è giusto – sia i dirigenti che i dipendenti. Il restante 30% sarà invece collegato a progetti strategici, da definire entro il 30 settembre e da concludere entro il 31 marzo 2008, per valorizzare l'impegno sui "fronti" più esposti e sulle scadenze più importanti. La presenza
effettiva è in ogni caso il prerequisito per accedere al "premio di produttività": è il modo più saggio ed utile per scoraggiare le assenze.
Il contratto prevede altre disposizioni importanti: per potenziare stabilmente, anche dopo l'"emergenza estiva", il lavoro difficile e impegnativo nei servizi anagrafici dei municipi, per rafforzare la presenza educativa negli asili nido nella fascia serale (16.30-18.00), per valorizzare l'esperienza dei dipendenti più "anziani", giunti nelle rispettive categorie al massimo della carriera.
Infine, la tabella di marcia per il prossimo futuro. Il contratto sarebbe stato incompleto – positivo, ma insufficiente – senza un calendario di impegni concreti, sulla base di documenti già consegnati, per definire entro settembre il nuovo piano di assunzioni, le c.d. "progressioni verticali" (la carriera interna dei dipendenti), il completamento del programma di stabilizzazione del precariato, il nuovo assetto dei servizi educativi e scolastici.
Entro il 30 settembre, inizierà il confronto sul bilancio per il 2008: sarà l'occasione per consolidare la "svolta" definita stanotte; per aprire la pagina di uno strutturale potenziamento degli uffici, dopo anni di blocco delle assunzioni e di deperimento degli organici; per razionalizzare l'insieme della spesa per il personale, compresi gli impegni costruiti negli anni per la Polizia municipale, per le scuole e per i nidi, per migliorare l'efficienza della "macchina amministrativa".
CCDI 2007
tratto dal sito : http://www.comune.roma.it/was/wps/portal/pcr