Diano Marina. E’ fallito l’assalto alla villa della famiglia Magenis di via Olanda pianificato da due ladri messi in fuga dagli agenti della polizia municipale. Aveva intenzione di compiere il furto durante lo spettacolo dei fuochi d’artificio che illuminavano il golfo.
La villa bifamiliare, immersa nel verde della prima collina di Diano Marina, l’altra sera tra le 22 e le 23 si era svuotata. In casa era rimasta solo Grazia Testa, la vedova di Sergio Magenis, il compianto direttore della casa di riposo Morelli e il nipotino di 8 mesi. «Proprio durante i fuochi - ha raccontato la figlia Cinzia - mia madre ha sentito dei rumori sospetti provenire dall’ingresso. Qualcuno si era introdotto nel giardino e stava cercando di forzare la porta blindata. Ci sono ancora delle tracce di sangue lasciate dai ladri. Mia madre, spaventantissima, ha iniziato a urlare cercando di metterli in fuga. Io e mio marito eravamo in centro ad assistere allo spettacolo. Abbiamo dato l’allarme ai carabinieri e alla polizia municipale».
I primi ad intervenire sono stati proprio gli agenti della polizia municipale e c’è mancato davvero un soffio che i ladri non finissero in trappola. Uno di questi è stato fermato ancora all’interno del giardino della villa. Nonostante gli fosse stato intimato l’alt dall’agente che aveva già tolto dalla fondina la pistola, con un balzo, ha scavalcato un muro alto due metri dileguandosi nel buio. L’altro era già riuscito a mettersi in fuga tra le campagne che circondano la dimora dei Magenis. «Dobbiamo ringraziare le forze dell’ordine per quello che hanno fatto - dice a questo proposito Cinzia Magenis - mia madre è ancora molto spaventata, ed è comprensibile. Ma l’intervento, decisamente tempestivo delle forze dell’ordine, è stato davvero esemplare e per questo vanno premiati». I vigili urbani hanno subito avviato le ricerche dei due malviventi che finora non hanno dato alcun esito. Sono state rilevate anche le tracce di sangue. E’ probabile che qualcuno dei ladri, tentando di scassinare la porta blindata della villa, si sia procurato una ferita ad una mano o a un braccio: le tracce ematiche potrebbero essere utili al fine delle indagini. L’assalto fallito alla villa della famiglia Magenis preoccupa e non poco le stesse forze dell’ordine che hanno avviato severi controlli e potenziato i servizi di vigilanza dopo l’escalation di episodi che si sono verificati in quest’ultimo fine settimana.
Ben tre colpi sono stati messi a segno in rapida successione nella notte tra venerdì e sabato scorso. I ladri sono entrati in altrettanti abitazioni del dianese passando dalle finestre mentre i padroni dormivano. Hanno arraffato denaro e documenti e in un caso anche un’autovettura.
I carabinieri indagano sui furti e dispensano consigli: «Non bisogna lasciare “richiami” agli specialisti dei furti. Finestre e tapparelle devono essere lasciate chiuse. Non basta tenere chiusa soltanto la tapparella: i ladri la sollevano senza fare rumore con cacciaviti o altri attrezzi e per loro è un gioco da ragazzi entrare in casa».