Riceviamo, pubblichiamo e condividiamo
ANVU ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE POLIZIA MUNICIPALE E LOCALE D’ITALIA
SEGRETERIA REGIONALE F.V.G.
Cari colleghi,
il 6 giugno 2007 si è tenuto un incontro presso la sede Anci di Udine ove erano presenti quasi tutti i componenti la Consulta Tecnica Regionale al fine di esporre la nostra contrarietà alla bozza di legge regionale sull’ordinamento della polizia locale in quanto il testo presentato ed approvato dalla Giunta Regionale è di gran lunga diverso da quello elaborato e proposto dal ristretto gruppo di lavoro incaricato di predisporre la bozza stessa.
Delusi…è stato il commento unanime espresso da tutti i partecipanti e rivolto al Presidente della Consulta e rappresentante dell’Anci Luciano Del Frè.
Ci eravamo illusi di riuscire a dare a questa Regione, che ricordo è a statuto speciale, un ordinamento della polizia locale moderno e rispondente ai bisogni di sicurezza dei cittadini e, senza voler strafare, per un anno abbiamo consultato ed analizzato le varie leggi regionali in materia di polizia locale dalle quali estrapolare quei principi che meglio si adattavano al contesto nostro, principi che erano stati già avallati dalle Anci di quelle Regioni e approvati dai rispettivi Consigli Regionali.
Nella nostra Regione l’Anci prima ed il Consiglio delle Autonomie locali poi hanno epurato il testo da Noi elaborato eliminando proprio quei punti che maggiormente qualificavano il nostro servizio, proponendo un testo che poco si discosta dalla legge regionale n. 62/86.
E questo non ci meraviglia atteso che in sede di discussione qualche Sindaco ha affermato che la Polizia Municipale non serve……e non ha tutti i torti, fintanto che i Sindaci vogliono fare i Comandanti !
Ma vediamo in sintesi i punti in base ai quali abbiamo espresso un giudizio fortemente negativo:
1. avevamo previsto solo Corpi di Polizia locale, eliminando i Servizi di P.M., al fine di offrire un servizio reale ed efficiente a tutti i cittadini, ma questa previsione è stata eliminata;
2. prevedere un rapporto operatore/abitanti di 1:1000 indistintamente per tutti i Comuni è illogico e significa non conoscere il carico di lavoro che grava sulla polizia municipale;
3. avevamo proposto standards di servizio obbligatori per tutti i Corpi, al fine di dare risposte soddisfacenti ai cittadini: eliminati;
4. è stata esclusa l’apicalità dei Comandanti e l’impossibilità che i Servizi di P.M. siano posti alle dipendenze di persone estranee alla polizia locale (vice Segretario, dirigente dell’Anagrafe…);
5. è stato eliminato l’obbligo per i Comandanti della comprovata professionalità maturata all’interno dei Corpi e/o Servizi di P.M.;
6. eliminati i percorsi di carriera interna;
7. eliminata l’esclusività delle funzioni di polizia e quindi l’impossibilità di utilizzare il personale di P.M. per altri fini e compiti che nulla c’entrano con il nostro status;
8. non sono stati inseriti i requisiti fisici, psichici ed attitudinali richiesti per l’accesso al ruolo di operatore di P.M.;
9. manca l’obbligo della formazione specifica prima di assumere la qualifica di Agente, Sottufficiale e Ufficiale e lo stesso dicasi per le progressioni di carriera e per assumere il Comando;
10. manca la previsione e l’obbligo di adottare gli strumenti di autotutela;
11. è stato eliminati il divieto del part-time;
12. nel Comitato Tecnico, che dovrebbe essere composto di soli tecnici quali siamo Noi, ci sono anche i Sindaci (in veste politica o di Comandanti ?);
13. manca la previsione di una contrattazione autonoma della P.M.;
14. manca il riconoscimento del ruolo di Forza di Polizia Locale;
15. manca l’esonero della tassa di proprietà dei veicoli e dei pedaggi autostradali in Regione;
16. manca una reale incentivazione all’aggregazione delle strutture più piccole;
17. manca un esplicito impegno, anche solo di carattere finanziario, da parte della Regione;
18. è stata infine stralciata la previsione dello svolgimento della nostra attività in idonee strutture edilizie adeguatamente predisposte in relazione alle esigenze di sicurezza, tutela della salute, di decoro e funzionalità (possiamo cioè continuare a lavorare in Caserme fatiscenti, insalubri e soprattutto insicure !). Come avete potuto notare non avevamo chiesto la luna, né incentivazioni o gratificazioni economiche, ma solo di lavorare in maniera dignitosa e consona al ruolo che quotidianamente svolgiamo nei nostri centri cittadini e non.
In compenso ci hanno riconosciuto ciò che già facevamo: festeggiare il Santo Patrono (suppongo si stia stracciando le vesti dalla gioia!)
Grazie signori Amministratori, per la considerazione che avete del nostro lavoro e per la tanto paventata sicurezza che volete garantire ai Vostri/Nostri concittadini.
Udine, 10.06.2007
Il Presidente Regionale
dr. Eros Del Longo
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