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comunicare : nome e cognome, posizione professionale, profilo professionale, gli enti di partenza e destinazione, telefono e/o mail, note particolari (ogni singolo annuncio, rimarrà visibile online per circa 12 mesi dalla data d'inserimento) Inoltre per i soli colleghi iscritti al nostro sindacato, che ne facciano richiesta, prestiamo piena assistenza nella ricerca della mobilità (anche attraverso i nostri referenti sui territori) e per tutto l'iter burocratico. Si prega tutti coloro che abbiano ottenuto la mobilità, di darne comunicazione per cancellare la richiesta. Si ringrazia per la fattiva collaborazione IL Segretario Generale Nazionale Daniele Minichini
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La Percezione di sicurezza
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"Fare sicurezza” non significa solo lotta al crimine o ordine pubblico, ma anche programmare interventi, prevenire situazioni a rischio, educare alla legalità, informare, guidare alle regole comportamentali, rendere gli spazi aperti maggiormente fruibili, fornire forme di supporto alle categorie deboli, adottare misure di carattere sociale, fare azione di mediazione, coltivare la cultura della tolleranza, capire le reali ragioni che stanno alla base del diffuso “senso di insicurezza”, comprendere le diverse realtà del territorio. E’ questo un concetto di sicurezza dai molteplici aspetti e che trova conferma nel testo della Legge Regionale della Lombardia n. 4/2003. Bisogna dunque andare oltre la sola impostazione “repressiva”, non più idonea ad affrontare i temi della sicurezza. Le azioni per “produrre” sicurezza devono essere improntate ad una maggiore prevenzione, all’utilizzo ponderato e strettamente necessario degli strumenti repressivi e a un’integrazione più accentuata. L’azione di controllo del territorio, oltre che dalle Forze di Polizia Statali, può essere condotta – per quella parte riguardante particolarmente la prevenzione – dalla Polizia Locale. Quest’ultima ha la possibilità di muoversi agevolmente su diverse tipologie di intervento: conoscitivo, di prevenzione e, se necessario, di rimozione e di contrasto dei fenomeni illeciti o illegali. Tutto ciò in un contesto nel quale la Polizia Locale si trova in una condizione privilegiata di conoscenza fisica del territorio, dei fenomeni sociali e delle situazioni di devianza, della riconoscibilità dei residenti e dei frequentatori degli spazi pubblici, nonché dell’evolversi dei contesti di disagio urbano e sociale. Bisogna approfondire le cause dei fenomeni alla radice, studiare i rimedi senza prevenzioni, cercare il confronto e la condivisione delle strategie con le altre istituzioni, studiare le esperienze attuate in altre realtà locali. Ma soprattutto bisogna “ascoltare e capire la città”. Tratto da Progetto Sicurezza Urbana, anno 2007, Comune di Brescia
Pubblicazione del: 04/06/2007 nella Categoria Notizia
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