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Napoli - Vigili, la rivolta dei tenenti in 200 denunciano Schettini
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LA VIABILITÀ LA POLEMICA Nuove contestazioni al vertice della polizia municipale I verdi: intervenga il sindaco L’opposizione: subito la riforma SALVO SAPIO Dopo la lettera dei capisezione della polizia municipale che contestavano le ultime scelte compiute dal comando, si muovono anche i tenenti. Assunti come ufficiali ma utilizzati per svolgere attività di livello inferiore: la denuncia è di 200 su sui 400 tenenti del corpo di polizia municipale che hanno avviato un procedimento nei confronti del comandante dei vigili urbani di Napoli, Carlo Schettini. Al momento è stato depositato il tentativo obbligatorio di conciliazione, come previsto in materia di diritto di lavoro, presso la Direzione provinciale del lavoro di Napoli. Scaduti i termini, i tenenti sono pronti a rivolgersi al Giudice del lavoro. Essi, fa sapere il loro avvocato Carlo Claps, «non intendono agire per accaparrarsi differenze retributive, condizioni economiche migliori, o per sottrarsi al lavoro di strada, soprattutto in situazione di necessità ed urgenza, ma a vogliono assicurarsi, in modo chiaro, trasparente e definitivo l’accertamento delle mansioni e compiti che sono contrattualmente di loro competenza, avendo dimostrato sempre, nel corso degli anni, una notevole disponibilità nel compiere il loro dovere nell’interesse dei cittadini». Tutto ruota intorno al «demansionamento professionale» cui i cosiddetti istruttori direttivi di vigilanza sarebbero continuamente sottoposti, «in quanto - spiega ancora l’avvocato - gli stessi vengono adoperati per lo svolgimento di mansioni e compiti spettanti a figure professionali di categoria inferiore, oltre a subire ulteriori disagi, per sopperire ad altre incombenze assegnate di volta in volta». Una vera e propria escalation di polemiche per il corpo della polizia municipale. Ad aprire il fronte è stata la lettera dei sette capisezione che hanno denunciato, in una missiva indirizzata al comandante Schettini e all’assessore Mola, l’attuale situazione che vede «svuotato il nostro ruolo. Ci sono disposizione in contrasto con il pubblico servizio. Con sempre maggiore frequenza siamo costretti a subire scelte e decisione dei vertici dirigenziali assolutamente non condivisibili». Una situazione d’emergenza sottolineata anche in Consiglio. «Servono tempi brevi per la riorganizzazione, da attuare solo nell’interesse della città - spiega il presidente della commissione Mobilità, Mario D’Esposito dei Verdi - C’è bisogno di chiarezza e trasparenza. Solo il sindaco, ormai, può intervenire con la sua autorevolezza, per affrontare e risolvere una disputa che rasenta il paradosso». Più duro Claudio Renzullo (An): «Quello dei vigili è un corpo abbandonato a se stesso, allo sbando. È il momento di mettere mano alla riforma del corpo così da stabilire regole certe e valorizzare le professionalità. L’assessore Mola ha il dovere di convocare subito un tavolo di concertazione per porre fine a questo disastro».
Pubblicazione del: 21/04/2007 nella Categoria Notizia
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