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FAVRIA(Torino) INDAGANO I CARABINIERI "Toppe multe morte ai vigili"
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FAVRIA, INDAGANO I CARABINIERI "Troppe multe, morte ai vigili" | Il comandante della polizia municipale mostra il sistema di controllo del traffico | Recapitata in Comune una lettera con un proiettile da guerra GIANPIERO MAGGIO TORINO Poche parole, pesanti come un macigno: «Avete colpito la povera gente, noi colpiremo le vostre famiglie. D’ora in poi vi conviene indossare un giubbotto antiproiettile». Destinatari i quattro vigili urbani di Favria. Nella busta, arrivata lunedì mattina in Comune, c’era anche un proiettile calibro 30 che risalirebbe all’ultima guerra mondiale. Il mittente, come accade sempre in questi casi, è anonimo. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri, ma almeno un elemento sembra certo: le minacce di morte sono una risposta alle migliaia di multe che, da ottobre a oggi, i vigili urbani hanno emesso contro chi è stato sorpreso a passare col rosso dalle telecamere installate sui semafori di via Caporal Cattaneo, la strada principale di Favria.
Il commissario prefettizio, Maurizio Gatto, che da un paio di mesi ha sostituito l’ex sindaco Serafino Ferrino, uno dei pochi primi cittadini che in Italia aveva sfidato la legge sul terzo mandato, parla di «frasi inquietanti che non bisogna sottovalutare». Aggiunge: «I carabinieri hanno sequestrato lettera e proiettile, sono in cerca di tracce utili per arrivare ai responsabili». Strano paese, Favria. Non è la prima volta che accadono fatti angoscianti come questo. Anni fa, nel 2001, fu sparato un colpo di lupara contro l’albo pretorio: chi premette il grilletto voleva alzare la tensione e protestare per una variante al piano regolatore. I responsabili non furono mai trovati.
Nel 2005 un architetto fu centrato dalla freccia partita da una balestra: chi lanciò il dardo attendeva la sua vittima, che fortunatamente rimase solo ferita, sotto casa. Anche in questo caso il mistero rimase senza un colpevole.
A palazzo civico ogni giorno bussano decine di persone con la contravvenzione in mano. Centocinquantuno euro e sei punti in meno sulla patente: è la multa da pagare per esser stati sorpresi dalla telecamera a «bruciare» il rosso lungo gli incroci di via Caporal Cattaneo. «La postina rideva quando mi recapitò la contravvenzione a casa: mi disse che quel giorno ne aveva 300 da consegnare» racconta Anna Gaeta, incinta di 8 mesi, in coda per rappresentare le proprie rimostranze ai vigili. Loro, i vigili, dopo le minacce di morte non hanno però particolari timori. Parla, per tutti, il comandante, Maria Rita Parola. Piglio deciso e idee chiare: «Vuole sapere che cosa penso? Che chi ha scritto quelle frasi e chi ha spedito quel proiettile è un vile e che siamo di fronte all’ennesimo esempio di mancanza di senso civico. Anziché preoccuparsi del fatto che si tenta di tutelare la vita delle persone, si protesta contro multe sacrosante. Una cosa me la permetta: chi rispetta il semaforo la contravvenzione non l’ha ricevuta».
Pubblicazione del: 19/04/2007 nella Categoria Notizia
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