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Napoli - Preferenziali, richiamo a Napolipark e Anm. Tra gli errori il caso di un verbale a un’auto trainata dal carro gru   Stampa questo documento dal titolo: . Stampa

FABIO JOUAKIM Una nota di biasimo dai toni duri, firmata nei giorni scorsi dal comandante della polizia municipale Carlo Schettini e indirizzata all’Anm e a Napolipark. Tra le righe, il richiamo formale a una maggior attenzione, riguardo alle infrazioni rilevate dagli ausiliari del traffico. Cioè la sosta senza titolo (o con titolo scaduto all’interno delle strisce blu e il passaggio dei non autorizzati nelle corsie preferenziali. Il motivo: la crescita esponenziale dei ricorsi vinti dai presunti trasgressori. Un boom che fa preoccupare, venuto fuori da una recente statistica compiuta dai vigili urbani. Sul milione di verbali emessi ogni anno, sono circa 170mila i ricorsi. Circa 130mila sono indirizzati alla prefettura, i restanti al giudice di pace. Di quelli che seguono la prima strada, secondo le statistiche della polizia locale circa la metà (65mila) finisce in prescrizione a causa delle lungaggini burocratiche. Dell’altra metà, circa il sessanta per cento viene vinto dai ricorrenti. E la maggior parte del contenzioso, riferiscono i vigili urbani, riguarda proprio le multe per corsie preferenziali e strisce blu. Nel primo caso, naturalmente, incide l’impossibilità - da parte dell’ausiliario - della contestazione immediata dell’infrazione, non avendo piena figura giuridica. Ma perché alcuni addetti spesso non si trovano all’imbocco della preferenziale, dove proverebbero a frapporsi ai trasgressori, e invece segnano a distanza centinaia di numeri di targa al giorno senza verificare se l’auto ha i permessi? Tra le situazioni emerse, i tanti verbali agli invalidi, nonostante il permesso sul parabrezza; i magistrati multati più volte anche se autorizzati, persino un’auto che sta per essere verbalizzata mentre viene trasportata da un carro attrezzi. E sono solo casi emblematici. Il dato si inserisce in un oggettivo calo - sempre secondo la polizia locale - dei verbali emessi. Nel 2001 un milione e 800mila, nel 2006 un milione. Tra i motivi, gli avanzamenti di carriera del personale «di base», l’elevato numero dei vigili non idonei alla viabilità (cresciuto anche per l’invecchiamento del Corpo), i pensionamenti del personale. È anche vero, però, che molte infrazioni potrebbero essere rilevate da posti di blocco dei vigili urbani: e in città se ne vedono pochi. Il contenzioso sulle multe non crea solo mancati incassi. Ci sono le spese della notifica dei circa 105mila verbali che finiscono tra prescrizione e ricorsi vinti. Per le spese postali e l’accertamento di ogni verbale, il Comune paga 13 euro. Sborsate dal trasgressore, se perde: altrimenti sono dilapidate. E 13 euro per 105mila ricorsi fa una bella sommetta: un milione e 365mila euro, che meno errori e tempi burocratici più veloci consentirebbero di risparmiare. Ma il contenzioso è un punto dolente in tutte le metropoli. A Napoli si spera che il settore legale dei vigili - che a fine mese dovrebbe completare il trasloco in via Raimondi - tragga vantaggio dall’esternalizzazione della gestione delle multe, che dal primo luglio passerà a Romeo Gestioni e Monte Paschi Siena. L’accordo prevede, appunto, che il contenzioso - compresa la rappresentanza in sede legale - sia gestito da chi si è aggiudicato l’appalto.

IL MATTINO




 

Pubblicazione del: 08/04/2007
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