il testo della lettera del Comitato degli IDV di Napoli
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Al sig. Generale Comandante P.M.
Al sig. Assessore alla Mobilità
Al sig. Assessore al Personale
I firmatari "Istruttori Direttivi di Vigilanza" del Corpo della Polizia Municipale di Napoli sentono il doveroso bisogno di rappresentare alle SS.LL uno stato di disagio derivante dfalla adozione della disposizione di servizio protocollo n. 2385/60/I del 31 gennaio u.s. a firma del sig. Generale Comandante del Corpo avente ad oggetto "Disposizioni sull'impiego degli uffici mobili per l'infortunistica stradale", che ad ogni buon fine si allega copia.
La questione che ci lascia perplessi è che il disposto di che trattasi, che poteva costituire un momento di ulteriore attribuzione qualitativa delle attività demandate al Corpo ed in particolare alla figura professionale degli scriventi, va invece in antitesi con i compiti specificamente previsti prima dal C.C.N.L. (allegato alla declaratoria) e poi dallo stesso Regolamento del Corpo (Art. s.n. - Attribuzioni degli Istruttori Direttivi di Vigilanza").
Da tempo, eppure, si attende una regolamentazione chiara ed equilibrata dei compiti e delle attribuzioni previste dalla normativa vigente per gli "Istruttori Direttivi di Vigilanza", a fronte, ceteris paribus, di una precisa volontà di diminuzione del ruolo.
E' sotto gli occhi di tutti lo svilimento e la limitazione della figura professionale di esso, talvolta utilizzato in compiti di "autista", "telefonista" ovvero "postino", non valutando la cronica carenza di adeguate e specifiche attività di coordinamento e controllo che potrebbero, invece, rendere il servizio offerto alla cittadinanza più efficace ed efficiente, elevandone la qualità. Non siamo certo noi a dover indicare a chi a questo è deputato come si può raggiungere un tale ottimale utilizzo.
Nello specifico con la richiamata disposizione