Giovedi 21-Novembre-2024

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IL Segretario Generale Nazionale Daniele Minichini

Napoli - Question time, l’assessore Mola sugli sviluppi dell’inchiesta: visita collegiale per 1752 caschi bianchi Stampa

Question time, l’assessore Mola sugli sviluppi dell’inchiesta: visita collegiale per 1752 caschi bianchi


LUIGI ROANO Sono 1752 i vigili urbani sottoposti a «visita collegiale» a partire già dal 19 gennaio. È il primo effetto dell’inchiesta interna del Comune sul mal di incrocio, vale a dire sui 640 caschi bianchi in possesso di certificazioni mediche che li esimono dai compiti della viabilità. Palazzo San Giacomo, nella sostanza, ha deciso di spedire l’intero corpo a controllo. Un terremoto che potrebbe far rivoltare come un calzino il corpo della polizia municipale ieri al centro del question time in Consiglio comunale. L’assessore competente Gennaro Mola e quello al Personale Bruno Terracciano hanno infatti risposto alle interrogazioni di tre consiglieri comunali dei Ds, Franco Verde, Emilio Di Marzio e Carmine Simeone che hanno chiesto lumi sul mal di incrocio. Dalle repliche dei due assessori è venuto a galla il maxicontrollo in atto. Affidato alla Federico II con la quale l’amministrazione ha stipulato una convenzione. Cos’è la visita collegiale? È obbligatoria ai sensi della legge 626 per la sicurezza sui luoghi di lavoro, tuttavia i 1752 caschi bianchi avevano ultimato a dicembre del 2006, meno di 50 giorni fa, il loro ciclo di controlli. Perché allora inviarli nuovamente a visita? Lo spiega lo stesso Mola nel suo intervento in aula: «Il fenomeno dell’inidoneità è venuto a galla contestualmente alla convenzione stipulata con la Federico II, le visite collegiali sono obbligatorie. Ho invitato il comandante a operare in tale direzione e dal 19 gennaio sono cominciate le visite». Un po’ di cifre per capire l’entità del «fenomeno» in questione a dicembre 2006: 203 vigili donne e 1549 vigili maschi sono stati sottoposti a visita. Sono risultati idonei 1193, idonei con limitazioni 559. Ecco i tipi di limitazione: per 236 caschi bianchi c’è la «limitazione delle posture erette prolungate»; per 174 c’è l’indicazione di «evitare l’esposizione al rumore»; per 124 si indica esplicitamente di «evitare il servizio esterno»; per 13 «la riduzione dell’esposizione al videoterminale»; infine per altri 12 non è stata resa pubblica la motivizione dell’inidoneità. Nel rapporto si specifica che «le limitazioni allo svolgimento del servizio esterno sono state prevalentemente determinate da patologie osteomuscolari e cardiovascolari o dalla coesistenza di più patologie. Si tratta di forme patologiche a carattere cronico degenerativo la cui incidenza è in linea con gli standard epidemiologici regionali». Terracciano ha invece insistito su di un altro punto: «L’ampliamento dell’organico del corpo può essere anche effettuato riqualificando operatori del Comune impegnati in altri settori. Ma la strada sarebbe lunga, invece se il sindaco otterrà i poteri speciali avrà anche la deroga per indire il concorso. Si darebbe un segnale forte anche sul fronte dell’occupazione». In attesa che ciò accada, Mola ha invece confermato che il 14 avrà il primo incontro con i sindacati per la riforma del corpo di polizia municipale.
IL MATTINO del 6/2/2007