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Che quello di Napoli non sarebbe stato il solito convegno formativo della Polizia Locale, ma un appuntamento nuovo e diverso, il Presidente nazionale di MarcoPolo Francesco Delvino lo aveva detto subito. Ma che fossero attesi tre ministri e almeno 5.000 persone forse non se lo aspettava nemmeno lui.
“Un evento nuovo e impegnativo, che coinvolgerà rappresentanze provenienti da tutte le regioni, che sarà occasione formativa ma anche e soprattutto bilancio e festa”. Con queste parole Delvino sottolinea le tre caratterizzazioni della manifestazione. Quella appunto di un convegno formativo, con relazioni di comandanti, dirigenti e magistrati. Quella di un bilancio, con l’intervento di ministri e parlamentari che sapranno delineare presente e futuro della Polizia Locale, sempre compressa tra nuove esigenze e richieste e vecchie leggi per farvi fronte. Quella di festa, con la celebrazione della S. Messa che S.E. il Vescovo di Napoli Mons. Sepe celebrerà in martedì alle 10.00 in S. Francesco di Paola, prospiciente piazza del Plebiscito.
Alle 11.00 la sfilata, con agenti provenienti da tutta Italia, e almeno 200 gonfaloni in rappresentanza di enti e associazioni. Ma potrebbero essere molti di più, perché la segreteria organizzativa riceve continue conferme.
Come è confermata la presenza dei ministri Mastella, Pecoraro Scanio e Nicolais.
Una festa-convegno da ricordare non solo per le sue diverse sfaccettature, ma anche per la realtà professionale alla quale è indirizzata: la Polizia Locale non fa riferimento ad un Ministero unico, ad un Dipartimento che dirama direttive o ne assicura il collegamento, e la fa sembrare una realtà scollegata e frammentata, molto diversa da una regione all’altra. È la conseguenza dell’evoluzione storica che i comandi hanno seguito, diventate polizia locale dopo essere stati municipale, vigili e guardie dei comuni. Ma la presenza di agenti sul territorio, pronti a capirne esigenze e particolarità è storia antica. Lo stesso s. Sebastiano martire, patrono della Polizia Locale, era comandante dei pretoriani 1.500 anni fa. Fu trucidato per ordine dell’imperatore Diocleziano, che non gradiva la sua cristianità e il suo impegno nei confronti di poveri ed emarginati.
A Napoli, il 30 e 31 gennaio si parlerà di problemi attuali, come la sicurezza ambientale e di quella delle città, e di cosa può aspettarsi la Polizia Locale dal futuro. Una polizia legato al territorio e alle sue esigenze, diversa in divise, fregi, segni distintivi, ma unita dallo spirito di servizio che ciascun operatore di prossimità svolge a favore della cittadinanza.
Pubblicazione del: 30/01/2007 nella Categoria Notizia
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