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comunicare : nome e cognome, posizione professionale, profilo professionale, gli enti di partenza e destinazione, telefono e/o mail, note particolari (ogni singolo annuncio, rimarrà visibile online per circa 12 mesi dalla data d'inserimento) Inoltre per i soli colleghi iscritti al nostro sindacato, che ne facciano richiesta, prestiamo piena assistenza nella ricerca della mobilità (anche attraverso i nostri referenti sui territori) e per tutto l'iter burocratico. Si prega tutti coloro che abbiano ottenuto la mobilità, di darne comunicazione per cancellare la richiesta. Si ringrazia per la fattiva collaborazione IL Segretario Generale Nazionale Daniele Minichini
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Foggia: ancora una rapina e.......
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Riceviamo e pubblichiamo Ancora una rapina ad una attività commerciale a Foggia. Quella al supermercato di Viale Kennedy, però, è sintomatica di uno stato di grave pericolo e di come la delinquenza foggiana non conosca più limiti e agisca senza razionalità forse perché minorile, infatti la rapina è stata consumata nonostante il supermercato fosse dotato di vistose telecamere. Molto spesso capita che la Polizia di Stato riesca ad acciuffare i rapinatori anche solo basandosi sulle descrizioni fatte da testimoni oculari e ciò è la riprova che per combattere il fenomeno non occorrono solo le telecamere ma la collaborazione dei cittadini onesti e la massiccia presenza sul territorio di agenti delle Forze dell’Ordine. Questo i commercianti lo hanno capito e, infatti, nonostante i contributi per l’acquisto delle telecamere di videosorveglianza, hanno sempre snobbato questa soluzione. È chiaro anche che se un delinquente viene acciuffato grazie alla telecamera, per il risarcimento del danno, il commerciante dovrà rivalersi sul malvivente e non sull’assicurazione che in questo caso non paga e non c’è da meravigliarsi se poi succede quello che è gia successo ossia che i parenti del rapinatore vadano a minacciare il titolare dell’attività commerciale affinché ritiri la denuncia. Ed allora è chiaro che la strategia su cui puntare per garantire un minimo di sicurezza in città non è quello della sorveglianza elettronica, ma quello della sorveglianza umana. In tutti i modi possibili bisogna incrementare il numero di tutori dell’ordine ben visibili in giro per la città e alle telecamere affidarsi per il controllo della viabilità delle automobili. Visto il totale fallimento delle iniziative del Sindaco di Foggia che insiste con le telecamere e che intende combattere la criminalità e l’illegalità con Vigili Urbani a tempo determinato che, è bene precisarlo, essendo precari non ricoprono la qualifica di agenti di Pubblica Sicurezza, è opportuno coinvolgere nella prevenzione alle rapine anche le pattuglie dei Carabinieri distaccate alle Stazioni territoriali e la pattuglie della Guardia di Finanza che supportino il controllo del territorio almeno nelle ore serali di chiusura dei negozi momento che è statisticamente provato vengono consumate più rapine. I contributi ai negozianti magari consorziati, inoltre, dovrebbero riguardare l’ingaggio di Guardie Giurate che riescano con un solo uomo a presidiare due tre negozi vicini tra loro. Ed allora basta con i tavoli di concertazione in Prefettura dove si costringono illustri uomini di Stato a comparire dinanzi alle tv per un altrui tornaconto politico e non di interesse sociale. Il problema va risolto coinvolgendo tutte le forze di polizia presenti a Foggia togliendo, anche solo negli orari più a rischio, poliziotti da dietro le scrivanie e ancora meglio pensando di dotare i Vigili Urbani foggiani di mezzi di coercizione magari dopo averli assunti. Antonio Scarpiello, Vigile Urbano in pensione
Pubblicazione del: 05/12/2007 nella Categoria Notizia
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