TORINO
I vigili urbani del Piemonte potranno essere armati con manganelli estensibili o di «altri presidi tattici di limitato impatto visivo». Sarà un regolamento preparato dalla Giunta e discusso dalla competente commissione del Consiglio regionale a decidere se saranno adottati i tonfa, in dotazione a polizia e carabinieri, i tonfa estensibili usati dai carabinieri di quartiere, oppure i manganelli telescopici. «Si tratta di strumenti di una lunghezza variabile tra i 40 e i 65 centimetri e dal peso massimo di 500 grammi», precisa Fabrizio Majerna, dell’armeria nella piazza di Porta Susa e fornitore delle forze dell’ordine.
Il via libera del Consiglio regionale è arrivato con l’approvazione di un emendamento presentato dal capogruppo dell’Italia dei Valori, Andrea Buquicchio. A Palazzo Lascaris si è creata una maggioranza trasversale che va dal Pd ad An e che ha isolato la sinistra radicale che ha votato no. Per il sì anche la presidente Mercedes Bresso. L’emendamento introduce la possibilità di dotare i civich di bastoni distanziatori. Una parola quasi neutra che nasconde il termine manganello ma che introduce un’arma di autodifesa diversa dalle mazzette di segnalazione. Giovanni Caracciolo, assessore regionale, precisa: «Deve essere chiaro che non si tratta di uno strumento di offesa ma solo di difesa». Caracciolo lascia la porta aperta alla possibilità di fornire spray urticanti come proposto da Ghiglia (An). Emendamento respinto. Critica la sinistra radicale convinta che non si debba inseguire la destra in materia di sicurezza».
Dalmasso e Bossuto (Prc) si dicono convinti che «l’uso di una vera e propria arma porta pericoli e rischi ulteriori». Per Robotti e Chieppa (Pdci): «Invece di perdere tempo a cercare nuove armi dovremmo garantire il rispetto degli organici: mancano circa 1200 persone su un organico ottimale fissato in 6230 unità». Sulla stessa linea la Sinistra Democratica e i Verdi con Cavallaro e Spinosa hanno ritirato la loro firma dall’emendamento. Paola Pozzi (Pd) cerca di smorzare la polemica: «Prima della definizione del regolamento, la Giunta consulterà le organizzazioni sindacali dei lavoratori in modo da concordare tipologia e utilizzo di questi strumenti difensivi».
Il centrodestra, pur criticando l’impostazione generale di una legge che «non soddisfa le esigenze di sicurezza dei cittadini» ha votato a favore dell’emendamento perché è «doveroso dotare chi si occupa di sicurezza nelle nostre strade degli strumenti per svolgere il loro lavoro», spiegano Lega Nord, Forza Italia, An e Udc. Il centrodestra sottolinea le divisioni dell’Unione in materia di sicurezza dei cittadini.
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