«La scommessa è quella di diventare, magari col tempo, una sorta di “Urp” tra la gente, un ufficio dove i cittadini possano rivolgersi alle istituzioni direttamente nelle zone dove vivono. Siamo pronti a buttarci nell’impresa».
La definizione più bella della sperimentazione del “vigile di prossimità”, figura che da lunedì sostituirà carabinieri e poliziotti di quartiere in centro e a Sampierdarena, è di Maria Rita Bracuto, dirigente del secondo distretto della Polizia municipale. Già, perché nella scommessa del Comune c’è molto di più di un presidio mobile che dovrà occuparsi di vigilanza e sicurezza. Palmari alla mano, i 40 agenti che ruoteranno sul servizio dovranno diventare veri e propri uffici di relazione con il pubblico. Acquisiranno anche segnalazioni di tombini rotti, tubi difettosi, rami pericolanti. «Le informazioni che raccoglieranno anche con l’ausilio dei palmari in dotazione, verranno trasmesse non solo al comando, ma anche agli uffici comunali che dovranno occuparsi di intervenire nel minor tempo possibile - spiega il vicecomandante del corpo di Polizia municipale Giacomo Tinella, responsabile del progetto - vivibilità, verde pubblico e altro». Ma veniamo ai dettagli .
CENTRO
Qui saranno gli uomini del primo distretto (diretto da Francesco Melzi) a coprire il nuovo servizio. Quattro le zone, due gli itinerari per ciascuna, un totale di otto percorsi che verranno presidiati da coppie di agenti in uniforme. La zona “A”, identificata sulle mappe dei vigili dal colore rosso, ospiterà gli itinerari 1 e 2, entrambi tra Caricamento e Balbi. Il primo: partenza da Caricamento, poi via Sottoripa, via San Luca, Fossatello, via del Campo, via Lomellini, piazza della Nunziata, via Gramsci. Il secondo percorso: Nunziata, Balbi, piazza Acquaverde, via San Giovanni di Pre’, Commenda, via Gramsci. La zona “B”, quella blu, è compresa tra Molo e via San Lorenzo, percorsi 3 e 4. Il numero tre: piazza Cavour, via del Molo e dintorni, via San Giorgio, via San Lorenzo, via dei Giustiniani, via San Bernardo e Canneto il Lungo; il quattro: Santa Maria di Castello, torre Embriaci, Sarzano, via Ravecca, via San Donato, Porta Soprana. Zona “C”, colore giallo e percorsi 5 e 6. Il primo dei due: piazza Matteotti, via Scurreria, Campetto, Banchi, Vigne, San Luca, Maddalena, via Cairoli; il secondo: Matteotti, De Ferrari, via Roma, salita Santa Caterina, via 25 Aprile, vico Casana, San Matteo, via Luccoli. L’ultima zona, quella di via XX Settembre, è la “D”, colore viola. Il settimo percorso: via Venti, via San Vincenzo, piazza e via Colombo, via Galata, zona del Quadrilatero; l’ottavo: via Fieschi, via Dante, De Ferrari, via Vernazza, via XII Ottobre, parco dell’Acquasola.
SAMPIERDARENA
Qui la sperimentazione si muoverà lungo un unico percorso: via Sampierdarena, Barabino, Buranello, piazza Vittorio Veneto, via Rolando, Cantore, villa Scassi, via Bottego e Cassini. Sia in centro che a Sampierdarena il servizio sarà impostato su cinque giorni, dal lunedì al venerdì dalle 6 e 30 alle 20. Quattro pattuglie da due agenti l’una copriranno le zone del centro al mattino, altre quattro faranno la stessa cosa al pomeriggio. Due coppie (una al mattino l’altra al pomeriggio) copriranno invece Sampierdarena. Si è deciso, per ora, di non dotare di divise particolari gli agenti. Ognuno di loro avrà con sé una radio portatile e ogni coppia un palmare. Venti i vigili formati fino ad oggi, altri venti stanno seguendo appositi corsi. Da lunedì via al progetto, durata tre mesi e possibile successiva estensione ad altri quartieri della città.
Fonte: Il Secolo XIX