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comunicare : nome e cognome, posizione professionale, profilo professionale, gli enti di partenza e destinazione, telefono e/o mail, note particolari (ogni singolo annuncio, rimarrà visibile online per circa 12 mesi dalla data d'inserimento) Inoltre per i soli colleghi iscritti al nostro sindacato, che ne facciano richiesta, prestiamo piena assistenza nella ricerca della mobilità (anche attraverso i nostri referenti sui territori) e per tutto l'iter burocratico. Si prega tutti coloro che abbiano ottenuto la mobilità, di darne comunicazione per cancellare la richiesta. Si ringrazia per la fattiva collaborazione IL Segretario Generale Nazionale Daniele Minichini
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Milano. La rivolta dei funzionari di PM: pronti a dimetterci
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Pronti a rimettere il mandato nelle mani del sindaco. Clamorosa protesta dei funzionari del corpo di polizia municipale. Se non verranno accolte le loro richieste sono pronti a rinunciare alle responsabilità dei comandi e dei reparti. Vorrebbe dire che 14 comandi di zona su 15 resterebbero senza comandanti. Stesso discorso per l’Annonaria, il Nucleo Radiomobile e tutti gli uffici che si occupano delle contravvenzioni in via Rugabella. La notizia arriva in contemporanea con la lettera di dimissioni inviata dal comandante Antonio Chirivì al sindaco Gabriele Albertini. Chirivì chiede di poter lasciare il corpo prima della fine naturale del mandato che scade a maggio (si parla di fine aprile). Il suo posto sarebbe preso dall’attuale vicecomandante Emiliano Bezzon. Questa volta a protestare non sono i sindacati o gli agenti, ma i funzionari che ricoprono ruoli e funzioni fondamentali per lo svolgimento dei servizi. Il motivo della protesta? Sintetizzabile in una battuta: i funzionari si sentono dimenticati dai vertici di Palazzo Marino e lanciano quello che definiscono «un grido di disperazione». «Sono stati "dimenticati" - scrivono nel comunicato frutto di un’assemblea che ha visto il 70 per cento dei funzionari concordi - proprio coloro che hanno il comando delle unità organizzative della struttura e che in questi anni hanno retto, con senso di responsabilità, le sorti della vigilanza urbana, anche in periodi difficili, come durante l’aspra vertenza del '97-98». In altre parole, coloro che sono rimasti al loro posto quando le fiamme della polemica divampavano quotidianamente. Problemi legati alla gestione del lavoro, alla mancanza di autonomia, al fatto che hanno le stesse mansioni dei dirigenti della polizia municipale ma uno stipendio molto più basso. La prima reazione è stato un salto dalla sedia. Carlo Magri, assessore al Personale e al Lavoro del Comune, non ha preso bene il comunicato dei funzionari della polizia municipale. «Non sono abituato a parlare di queste cose a mezzo stampa, se vogliono fare casino lo facciano pure». Assessore, perché così arrabbiato?
«Non sono arrabbiato». Sicuro?
«Sicuro, sicuro, ma certe cose non riesco proprio a capirle». Cosa? I funzionari hanno fatto un’assemblea, hanno votato e poi hanno fatto un comunicato stampa.
«Nella mia carriera non ho mai visto dei funzionari che fanno un comunicato stampa. Sono assolutamente contrario. È un modo anomalo di propagandare i propri desideri e le proprie frustrazioni». I funzionari dei vigili entrano nel merito del loro malessere. Si sentono dimenticati dal Comune. Svolgono ruoli importanti, hanno retto il corpo durante i difficilissimi anni delle vertenze con i sindacati. E il Comune che fa?
«Ho parlato con loro. In più di un’occasione. So quello che desiderano. Non è vero che ci siamo dimenticati di loro. Sto cercando di trovare il modo migliore perché possano ottenere quello che desiderano: avanzamento di carriere e riconoscimenti professionali. È un compito di cui mi sono fatto carico e che porterò a termine. La giunta non ha ancora concluso il proprio mandato e prima della fine risolveremo anche questa situazione». Come?
«Dandogli la possibilità di intraprendere la carriera di dirigente. Lo credo fermamente e loro sanno che lo credo». In che modo?
«Prevedendo altre posizioni di dirigente nell’organico della polizia municipale. È possibile, è fattibile. I vigili sono aumentati di numero, operano in quindici comandi di zona in aree molto vaste e complesse. Possiamo far sì che siano previsti altri ruoli da dirigente». Cosa prevede?
«I funzionari laureati possono partecipare ai concorsi e diventare dirigenti. Questo ti apre uno spiraglio, ti dà una possibilità in più». Per i non laureati?
«Esiste una normativa che impedisce al non laureato di intraprendere la carriera di dirigente. È una fesseria enorme. Ma io non sono in Parlamento e non posso cambiare le leggi. Trovo che sia profondamente ingiusto». Quindi per loro non si può fare niente?
«Sì, si può fare qualcosa. Perché ci sono persone che hanno competenze molto elevate e noi stiamo studiando un nuovo istituto, quello delle alte professionalità. Potrebbe essere aperto a quei funzionari che non hanno la laurea. È la nostra linea». Tratto dal Corriere della sera
Pubblicazione del: 10/02/2006 nella Categoria
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