«Le mascherine antismog ci sono, chi la vuole può farne richiesta. Non creiamo un caso senza che ce ne sia bisogno». Il comandante dei vigili urbani Carlo Schettini risponde così alle accuse del Lipol. Ma le mascherine sono del tipo Ffp2, quello indicato dalla professoressa Triassi? «Mi prende alla sprovvista, in questo momento non ho le carte sotto mano. Mi sembra di sì, ma non vorrei dire inesattezze». In altre parole, quelle mascherine sono utili per filtrare i veleni? «Certo che servono, altrimenti che le avremmo comprate a fare?». Le mascherine sono regolarmente in dotazione o le devono acquistare i vigili di tasca propria? «Sono in dotazione, ma non posso dire se attualmente tutti i vigili ne siano provvisti. Non ricordo esattamente la quantità. In ogni caso chi pensa di avere bisogno della mascherina contro lo smog deve soltanto chiederla». E ci sono mascherine a sufficienza nelle unità operative? «Ci sono, ma non tutti i vigili ce la richiedono. A chi presta servizio itinerante non serve, a chi fa viabilità in alcuni punti certo che serve». Vengono seguiti altri metodi per ridurre l’esposizione dei lavoratori allo smog? «Chi è di turno in alcuni punti chiave della città, a contatto con un carico notevole di inquinamento, presta per tre ore un servizio di questo genere, poi svolge le altre tre ore del turno in un luogo con meno esposizione allo smog». Di recente la Triassi ha fornito al comando alcuni consigli su come usare i vigili temporaneamente idonei. Come si comporterà rispetto alla nuova nota? «Non ricordo precisamente il contenuto della nota, ma mi sembra che non si trattasse di un ordine perentorio. Comunque agirò come ho fatto in passato: accoglierò il suggerimento del medico e lo metterò in pratica». f.j.

Fonte: Il Mattino