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Si fermano i caschi bianchi e la movida è a rischio caos   Stampa questo documento dal titolo: . Stampa

17 Giugno 2007 Napoli
La mobilitazione. Oggi ventiquattr'ore di astensione dal lavoro per gli uomini dei vigili urbani napoletani
Si fermano i caschi bianchi e la movida è a rischio caos
Scambio di accuse tra caschi bianchi e comune.
L'accusa dei lavoratori:il corpo è allo sfascio.
Palazzo SanGiacomo,replica:« continueremo con la riforma,sindacati convocati per venerdì prossimo»
Ciro Pellegrino
ciro.pellegrino@epolis.sm
■ ventiquattr'ore di sciopero, movida e domenica ecologica a rischio caos: i vigili urbani oggi incrociano le braccia.
Una protesta annunciata, per scongiurare la quale il sindaco Rosa Russo Iervolino aveva chiesto la riapertura del dialogo tra sigle sindacali e Amministrazione.
E invece, niente da fare. Sei, le sigle che aderiscono alla mobilitazione, sancita da un documento siglato dalle associazioni di categoria e diffuso qualche giorno fa.
I firmatari sono Snavu (segretario Agostino Anselmi). Csa, (Michele Bossa). Siulpl, (Antonio Micillo ). Ugl (Antonio De Luca). Lipol, (Daniele Minichini) e Sila (Franco Solido).
Non partecipano alla mobilitazione invece i sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil. Dure, le accuse contenute nel documento che i vigili hanno fatto circolare a Palazzo San Giacomo, in tutte le sedi operative dei caschi bianchi e nel comando di via De Giaxa.
«C'è stata una unilaterale riorganizzazione dei servizi – scrivono gli uomini della Polizia Municipale partenopea - con la destrutturazione di compiti istituzionali finora svolti da noi, che vanno a legarsi ad altrettanti processi di esternalizzazioni
e privatizzazioni, come quella delle contravvenzioni, affidata a Romeo e Monte Paschi Siena, soluzioni peraltro concepite ignorando qualunque soluzione interna all'ente che pur consta di migliaia di dipendenti non adeguatamente impiegati».
Le accuse sono tutte dirette all'Amministrazione partenopea, accusata di aver «condotto il Corpo allo sfascio con responsabilità politiche e avviata la propaganda elettorale delle rappresentanze sindacali unitarie».
Tra le denunce contro il Comune c'è anche quella di non aver ancora dotato gli agenti delle uniformi.
Ieri, dopo una serie di accuse, a parlare è stato l'assessore alla Mobilità, Gennaro Mola che ha respinto al mittente ogni addebito.
«Il nostro obiettivo è quello di un Corpo di Polizia Locale – dice - più efficiente ed efficace e, fondamentalmente, più aderente alle esigenze della città.
Gli agenti operano oggettivamente in un contesto difficile e con grandissimi disagi, per anni l'esigenza di riorganizzare il corpo non ha avuto riscontro e nel frattempo, insieme a tante aspettative, si è diffusa la disillusione tra gli agenti».
Il discorso si sposta poi sull'annunciata, ma mai approvata riforma della Municipale: «E' giunta l'ora - sottolinea Mola - di mettere mano ad una riforma strutturale e a 360 gradi e ringrazio il sindaco e la giunta per il sostegno dichiarato che mi incoraggia ad andare fino in fondo.
Proprio di fronte all'impegno del sindaco e della giunta questo sciopero appare del tutto pretestuoso, inopportuno e sbagliato in quanto ci siamo dichiarati pronti ad aprire il confronto convocando tutte le organizzazioni sindacali per il prossimo 21 giugno».
Il progetto di Palazzo San Giacomo cambiato col cambiare degli assessori della giunta Iervolino, prevede una nuova struttura direzionale che al posto degli attuali 18 punti di comando territoriale, 6 settori e 12 unità operative, si articoli in 10 gruppi municipali, aderenti all'impianto di governo del territorio creato con la riforma del Decentramento
Il nuovo provvedimento prevede una nuova struttura direzionale con la nascita di 10 gruppi municipali rappresentanti divisi sulla protesta si di Snavu Siulpl, Ugl Lipol e Sila no di Cgil, Cisl e Uil
Il Napoli

Pubblicazione del: 17/06/2007
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