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Padova - Vigili stranieri, arrivate 201 domande
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Tra gli stranieri c’è voglia di «vigili immigrati»: oltre duecento domande per fare il facilitatore culturale infatti sono arrivate a palazzo Moroni. Ieri era l’ultimo giorno per la presentazione all’ufficio protocollo della domanda di partecipazione alle selezioni per i 18 posti disponibili. E a consegnare la domanda si sono presentati in 201, con una partecipazione maggiore di donne: 119 domande contro le 82 presentate da uomini. Dati ancora parziali, perché nel bando era contemplata anche la possibilità di presentare richiesta di ammissione alle selezioni tramite raccomandata. E in Comune si attende quindi di ricevere le ultime iscrizioni, prima di passare alla fase istruttoria delle domande. Di certo serviranno un pò di giorni per valutare se tutti coloro che hanno chiesto di essere valutati come possibili «vigili» hanno rispettato le condizioni poste dal bando. E poi sarà necessario organizzare i colloqui, con una commissione formata da tre funzionari di palazzo Moroni (dei settori immigrazione, polizia municipale e personale): ci vorrà una decina di giorni per valutare tutti coloro che hanno fatto richiesta. Ma per i primi di giugno i 18 facilitatori culturali dovrebbero essere sulle strade delle tre zone inserite, per adesso, nel progetto: la Stanga, la zona della stazione ferroviaria, e via Cave a Chiesanuova. Quasi sicuramente i «vigili immigrati» a Padova saranno 9 uomini e 9 donne, di sei diverse aree linguistiche e di provenienza. Saranno in ogni caso settimane di super-lavoro per l’unità di progetto accoglienza e immigrazione, diretta da Antonella Ferrandino. Per nulla preoccupata l’assessore all’immigrazione Daniela Ruffini: «E’ un progetto nuovo che non è mai stato realizzato finora da nessun’altra città del paese: l’alto numero di richieste dimostra che c’è una forte voglia nelle comunità immigrate della nostra città di poter contribuire al miglioramento della qualità della vita - sottolinea -. Un dato che demolisce tutti i pregiudizi sugli immigrati». Tante erano state le telefonate di richiesta di informazioni sul bando emanato dall’amministrazione, ma pochi si aspettavano così tante iscrizioni.
Entra così nel vivo il progetto, dal costo di 215 mila euro e finanziato dalla regione con 100 mila euro, che ha attirato in città le telecamere delle televisioni nazionali e i microfoni di RadioDue. I 18 selezionati dovranno avere permesso o carta di soggiorno in regola, non avere avuto condanne penali o procedimenti in corso. Devono dimostrare inoltre di avere nozioni elementari di diritto e conoscere la legge sull’immigrazione, devono conoscere bene anche la lingua italiana e il territorio della città di Padova: su questo saranno valutati dalla commissione esaminatrice. I vincitori riceveranno gli incarichi a fine maggio ed entreranno subito in servizio, ricevendo come «divisa» una pettorina con la scritta «Facilitatore culturale del Comune di Padova». Il loro compito sarà di assistere gli agenti della polizia municipale nel rapporto con gli immigrati che vivono nella nostra città, ma potranno anche muoversi autonomamente e raccogliere segnalazioni da girare poi ai vigili di quartiere. Non saranno comunque dei veri e propri vigili: non potranno infatti né dirigere il traffico né elevare contravvenzioni. Potranno però accedere liberamente alla centrale operativa della polizia municipale di via Gozzi. Come compenso riceveranno 12 euro lordi all’ora, lavorando tre ore al giorno Fonte: Il Mattino di Padova
Pubblicazione del: 30/04/2007 nella Categoria Notizia
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