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Lo spreco. Ad un mese dall'entrata in funzione dei nuovi mezzi, i vigili usano ancora il vecchio metodo Inutilizzati i software degli Scudo e i verbali sono compilati a mano. Il Lipol: «Inutile il corso di formazione:le unità operative non li sanno sfruttare» Alessandro Migliaccio alessandro.migliaccio@epolis.sm ■I rapporti degli incidenti? Ivigili urbani li scrivono ancora a mano. A distanza di un mese dall'entrata in servizio di dieci nuovi mezzi della polizia municipale, gli “Scudo” dotati di un software per il disegno e la mappatura dei sinistri, soltanto uno di essi viene utilizzato a dovere. Su dieci software, in sostanza, nove non vengono usati dai vigili urbani. Il motivo? Sono pochi gli agenti della polizia municipale che sanno far funzionare il software. Sembrerà paradossale,ma è così. A CHIARIRE nel dettaglio la situazione è Daniele Minichini, segretario nazionale del sindacato Lipol, che definisce «uno spreco di denaro pubblico il mancato uso dei software acquistati e installati sugli “Scudo”». «Il Corpo ha acquistato dieci “Scudo”- spiega Minichini - e su ognuno di essi c'è un software “Visual Pol City” costato cinquemila euro. In tutto, quindi,la spesa solo per i software ammonta a cinquantamila euro.L'obiettivo era quello di velocizzare e rendere più efficiente il servizio in strada in caso di incidenti». E invece, ad oggi, dopo oltre un mese di utilizzo degli “Scudo” e dopo un corso di formazione per trenta tenenti, i verbali degli incidenti vengono ancora redatti a mano. «Solo pochi i vigili urbani in servizio su questi nuovi mezzi che sanno utilizzare il software - ribadisce il sindacalista - perché i trenta tenenti istruiti avrebbero dovuto spiegare ai colleghi delle varie unità operative come si usa e ciò non è stato fatto. Così, i disegni degli incidenti vengono fatti ancora a mano per la maggior parte e ciò comporta una perdita di tempo di almeno tre ore. Inoltre - conclude Minichini - il server telematico che avrebbe messo in connessione gli “Scudo” non è stato nemmeno acquistato». L'esperienzadiretta di Carmine Schettino, segretario cittadino del Lipol e motociclista in servizio nel settore “Mo t o - o r i e nt a l e ”, testimonia lo scarso utilizzo dei software pagati a caro prezzo dalla polizia municipale. «Io sono uno dei pochi a saper utilizzare il programma computerizzato per i rapporti di incidenti - afferma Schettino - . Dei dieci “Scudo” in circolazione, soltanto uno vede l'utilizzo del software,quello del settore in cui io lavoro. Gli altri, invece, scrivono a penna i rapporti di incidente. Per risolvere il problema e far affluire le giuste competenze al servizio - conclude Schettino -bisogna istituire un nucleo di infortunistica stradale». La chiave 1 Il metodo c l a ss i co ■■ I rapporti d'incidente, a Napoli, vengono da sempre redatti dai vigili urbani a mano attraverso anche il disegno dello scontro e la posizione in cui si è verificato il sinistro. Un'operazione che richiede almeno 4-5 ore. 2 La nuova tecnologia ■■ Il programma acquistato dalla polizia municipale di Napoli e installato a bordo dei nuovi Scudo, consente elaborare al computer i rapporti d'incidente in meno di un'ora. Attraverso un server, poi, il tutto può essere inviato al Comando pochi istanti. 3 La situazione attuale ■■ In percentuale, solo il dieci per cento dei nuovi software viene utilizzato. Nove Scudo su dieci, infatti, vedono i vigili urbani ancora intenti a disegnare a mano rapporti d'incidente. E il server non c'è ancora. I dati Spesa di 50mila euro ■■ I dieci software per l'infortunistica stradale sono costati al Corpo 50 mila euro. I dieci mezzi “Sc u d o ”, invece, 270 mila euro. Un mese con gli Scudo ■■ Entrati in funzione ad inizio marzo, gli Scudo assistono il lavoro dei vigili urbani in servizio in tutte le unità operative della città. IL NAPOLI
Pubblicazione del: 05/04/2007 nella Categoria Notizia
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