da www.repubblica.it 25/11/2007 ROMA - Il sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha deciso di revocare l'incarico al comandante dei vigili urbani della capitale, Giovanni Catanzaro. La decisione è stata presa dopo la denuncia pubblicata oggi dal Messaggero secondo cui Catanzaro ha usato un permesso per disabili, perso da un'anziana signora, per parcheggiare la sua autovettura personale in divieto di sosta con rimozione forzata in una strada nel centro di Roma. "E' stata una leggerezza" si è giustificato Catanzaro che si dichiara pronto a fare ricorso contro la decisione del sindaco, e ha aggiunto: "Certo, sono il comandante dei vigili e non devo commettere delle irregolarità, ma sto pagando un prezzo esageratamente caro rispetto a quello che ho fatto". Il racconto della serata. Secondo il quotidiano il comandante dei vigili urbani venerdì scorso ha parcheggiato la sua Alfa Romeo rossa in via della Croce, vicino a piazza di Spagna, in una zona di rimozione forzata, per recarsi al ristorante dove è rimasto dalle 20 alle 21.45. Sul cruscotto dell'autovettura, secondo quanto documentato anche con foto dal servizio giornalistico, era esposto un permesso di accesso per disabili che risulterebbe intestato a una signora di 86 anni. Il permesso, sostiene il giornale, rilasciato dal Comune, non è valido perché ci sarebbe la denuncia di smarrimento della legittima intestataria e comunque non riporta la targa dell'auto del comandante. Il comandante: "E' stata una leggerezza. Pronto a fare ricorso". "Si è trattato di un atto di superficialità, non mi sono reso conto che il permesso per disabili esposto era quello scaduto che per errore la mia compagna aveva utilizzato lo stesso giorno per accompagnare l'anziana madre, titolare regolare di tale permesso, a fare delle visite. Su questo è stata costruita una caccia alle streghe". Così si difende Giovanni Catanzaro, che dice "ho agito in buona fede" e si dichiara "sereno" perché, spiega, "il permesso scaduto di validità, che per errore era stato lasciato sul cruscotto dell'auto al posto di quello valido, anch'esso all'interno dell'auto, era facilmente riconoscibile dalla data. E io - aggiunge - non avevo alcun interesse a portarmi un permesso, che tra l'altro non mi serviva visto che dopo le 20 l'accesso a quella strada era libero". Per Catanzaro "la buona fede è evidente, perché chiunque si accorgerebbe, un vigile, un ausiliario del traffico, che il permesso aveva la data scaduta". Il capo dei vigili urbani di Roma è convinto di pagare un prezzo esagerato. "Ho la coscienza a posto, e sono pronto a fare ricorso nel caso la decisione del sindaco di rimuovermi fosse ufficializzata. Se pensiamo che la questione del permesso disabili non c'entra niente - aggiunge Catanzaro - e considerato che molto probabilmente in quel posto all'inizio di via della Croce si può parcheggiare, non dovrei aver commesso violazioni al codice della strada. Girare con un permesso disabili scaduto, poi, comporta solo il ritiro del tagliando. Si tratta solo di un grande bluff per il quale sto pagando conseguenze gravissime. Su questa cosa - è la considerazione finale - ci hanno fabbricato un dossier sul giornale come fossero i fotogrammi di un reato gravissimo". Giuliani: "Adesso dobbiamo stare uniti". La decadenza di catanzaro dall'incarico (in attesa, ovviamente, della conclusione dell'istruttoria) fa sì che il comando passi nelle mani del suo vice, Angelo Giuliani con l'aiuto dell'altro vice, Donatella Scafati: "In questi momento - dice Giuliani - dobbiamo fare di tutto per stare uniti e mantenere la tranquillità necessaria per svolgere il nostro compito. Con Scafati - aggiunge - cercheremo di fare bene il nostro lavoro in questo momento difficile e particolare". Nessun commento nel merito della vicenda, almeno finché non saranno pienamente chiariti tutti i dettagli. Catanzaro comandante da un anno. Giovanni Catanzaro era alla guida del corpo di polizia municipale della capitale, composto da circa 6.500 persone dal maggio 2006, quando è subentrato al precedente comandante Aldo Zanetti. Era entrato nel Corpo nel 1975 e negli anni è stato comandante di diversi Gruppi: XII, XIII, XIV, il Gruppo intervento traffico (Git) e, per oltre vent'anni, ha guidato il Gruppo più importante di Roma, quello del centro storico. Prima di assumere l'incarico di comandante è stato per quattro anni vice comandante con delega ai grandi eventi. |