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Ieri feriti sei vigili urbani negli scontri degli ultras a Roma
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Per fronteggiare gli scontri provocati da gruppi di ultras intorno allo stadio Olimpico e nei quartieri circostanti, sono stati mobilitati tutti gli agenti di polizia di Stato in servizio nella capitale. Nella zona sono stati fatti confluire uomini e mezzi dei diversi commissariati. Presidiati e tenuti sotto controllo tutti i palazzi istituzionali. Gli incidenti di ieri si sono verificati all'esterno dello stadio Olimpico fra alcune decine di tifosi e la polizia. Al lancio di bombe carta e oggetti le forze dell'ordine hanno risposto con i lacrimogeni. Rovesciati motorini e cassonetti. Nei disordini sono rimasti feriti sei vigili urbani, oltre venti agenti di polizia e carabinieri e alcune automobili della polizia municipale sono state distrutte. I tifosi hanno dato fuoco a un pullman e ad alcune auto della polizia. Altre volanti sono state prese di mira da una sassaiola Alle ore 20 circa un gruppo di tifosi laziali ha attaccato le forze dell'ordine schierate in via de Bosis, tra lo stadio e la sede del Coni.
Centinaia di tifosi con il volto coperto hanno poi assaltato la sede del Coni, nei pressi dello stadio Olimpico: le guardie di sorveglianza, non armate, sono rimaste barricate all'interno dell'edificio mentre ultras devastavano le aree interne della sede. Lanciata una bomba carta all'interno dell'atrio della sede Coni, distrutti l'orologio con il count down verso le Olimpiadi di Pechino 2008, tutte le vetrate rivolte al lato di Lungotevere e i computer della reception.
Circa 800 ultras che stazionavano davanti all'edificio H del Foro Italico, sede del Coni. Poco dopo le 20 hanno chiuso con delle transenne l'accesso dal ponte Duca d'Aosta all'area del Foro Italico. Bloccati gli autobus. All'interno dell'area si aggiravano persone con il volto coperto, armate di spranghe, che continuavano a rovesciare cassonetti dei rifiuti. Un gruppo di circa 200 tifosi, alcuni con il volto coperto, armati di sassi e bastoni hanno assaltato il reparto volanti di via Guido Reni intorno alle 18. Per entrare sono state bruciate auto, divelto barriere di protezione e infranto vetri della caserma. Per disperdere il gruppo la polizia ha caricato e sparato alcuni lacrimogeni. Due giovani ultras sono stati arrestati: si tratta di un ragazzo e una ragazza, i volti coperti da bandane e armati di bastoni. All'interno della caserma è andato in fiamme un bus. Un centinaio di teppisti si sono diretti dal Foro Italico, dopo aver dato fuoco ai cassonetti, verso il commissariato di polizia di Ponte Milvio. Sono intervenuti con cariche di alleggerimento reparti di carabinieri e polizia. Sassaiola contro una caserma dei carabinieri, da parte di un gruppo che ha lanciato sassi ed altri oggetti, specialmente bulloni di ferro, e poi si è diretto di corsa verso il ponte poco distante. Cassonetti incendiati e fumogeni mentre un lungo corteo di camionette di polizia e carabinieri percorre via Flaminia. Un'automobile è stata incendiata davanti alla caserma dei carabinieri di via Flaminia vecchia. Oltre venti feriti tra polizia e carabinieri sono rimasti feriti negli incidenti causati da alcune centinaia di tifosi, soprattutto romanisti, nella zona dello stadio Olimpico. Almeno quattro funzionari addetti all'ordine pubblico sono stati medicati in ospedale al termine delle fasi più violente della guerriglia urbana. Sei Vigili urbani sono stati aggrediti nei pressi dello stadio: tutti sono stati giudicati guaribili entro otto giorni, tranne uno che ha subito un trauma cranico. I vigili si sono consegnati in caserma per timore di rappresaglia da parte dei tifosi: tratto da un'articolo de : Il Messaggero
Pubblicazione del: 12/11/2007 nella Categoria Notizia
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