Sicurezza stradale, Bianchi: “Norme adeguate, agire sulla prevenzione” “Non trasformiamo il nostro civile Paese in un far west in cui arrivano gli sceriffi”. Così il ministro ai Trasporti Alessandro Bianchi intervenendo al convegno sulla sicurezza stradale organizzato dall’Udeur su ‘Nuove pene per i reati stradali’. Il convegno ha per tema una nuova proposta di legge dopo gli ultimi incidenti mortali causati da guidatori in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, ma il ministro resta convinto che questo “non è un fenomeno nuovo” e che “c’è più attenzione perché gli organi di informazione sono più sensibili.” “Il nostro quadro normativo- ricorda - e il sistema dei controlli sono adeguati” tanto che, spiega, “i controlli stradali sono passati da 180 mila e mezzo milione”. Quindi, si tratta semmai di agire sulla prevenzione: “Ci stiamo avvicinando al momento della formazione, alla sicurezza stradale nelle scuole, spero a cominciare da quelle elementari, e nel momento dell’accesso alla patente”. E sulla proposta avanzata dal Campanile di un inasprimento della pena per passare dalla colpa al dolo e dal codice stradale a quello penale a cui si aggiunga l’ immediato sequestro del mezzo, Bianchi spiega che bisognerebbe vedere “caso per caso” in quanto la questione non è affatto semplice: “Semmai –chiarisce- sono da valutare altre fattispecie di reato. Non credo che si possa fare di tutta l’erba un fascio. Occorre valutare uno ad uno i vari casi, perché in alcune situazioni il dolo non eè possibile da imputare”.

Fonte: Noipress