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Milano - scontro al Comune sui nuovi requisiti di accesso ai concorsi per la Polizia Municipale
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LA POLEMICA Basta vigili obesi, scontro in Comune sui nuovi requisiti di accesso al corpo De Corato: "In strada ci vogliono più ghisa". La Maiolo: "No alle discriminazioni". La Adamo (Ulivo): "Niente bandi che diventano concorsi di bellezza". I sindacati minacciano ricorsi: "Si tenta la selezione della razza" Milano, 8 ottobre 2007 - BASTA con i vigili urbani obesi o anoressici, è scontro in Comune. La modifica dei requisiti sanitari per l’accesso nel Corpo di Polizia municipale divide la Giunta Moratti in due fazioni: i favorevoli e gli scettici. L’opposizione, intanto, va all’attacco: «Le selezioni per fare il ghisa non possono diventare un concorso di bellezza». I sindacati milanesi dei vigili non ci stanno e promettono battaglia, in vista del bando per nuovi 50 posti, in programma entro la fine di ottobre: «Arriveranno centinaia di ricorsi». Insomma, un caos. Nel mirino la delibera approvata venerdì dalla Giunta comunale. A scatenare la polemica, l’integrazione dell’articolo 13 del Regolamento di Polizia municipale, quello che regola l’accesso al Corpo. I requisiti per diventare vigile diventano più rigidi «in considerazione delle funzioni e attività operative». Si parla di «assenza di condizioni che alterino profondamente la costituzione organica: magrezza o obesità patologica avendo come criterio di riferimento quello di massa corporea». Insomma, no ai troppo grassi e ai troppo magri.
OPPOSTE LE REAZIONI ai nuovi requisiti. Il vicesindaco Riccardo De Corato osserva: «Tutte le modifiche del Regolamento che hanno come obiettivo quello di far stare più vigili in strada sono le benvenute. Ci battiamo da anni proprio per questo. I possibili ricorsi dei concorrenti? Non mi meraviglierei se arrivassero, l’Italia è il Paese dei ricorsi». Più problematica la posizione dell’assessore alle Attività produttive Tiziana Maiolo: «Escludere i troppo grassi o troppo magri dalla Polizia municipale potrebbe essere considerata una discriminazione basata sulle condizioni di salute. Bisogna stare attenti ai ricorsi. Su questo fronte i sindacati dei ghisa potrebbero avere ragione». Detto questo, però, la Maiolo aggiunge: «Ci sono troppi vigili grassi, soprattuto donne. Bisogna farli andare in palestra». E ancora: «È scandaloso che ci siano ben 320 ghisa "a servizio condizionato", cioè che non possono stare in strada per motivi di salute: stiamo attenti ai furbi». Sullo stop ai vigili obesi o anoressici interviene anche l’opposizione. Il capogruppo dell’Ulivo a Palazzo Marino, Marilena Adamo, sbotta: «Questi requisiti mi sembrano una stupidaggine. Cosa vuole fare, la Giunta, arruolare solo vigili belli? Io li preferirei intelligenti e che sappiano rapportarsi con buon senso ai milanesi. Le selezioni dei ghisa non possono mica diventare concorsi di bellezza».
DURA la reazione dei sindacati dei vigili alla modifica del Regolamento. Antonio Barbato, portavoce del Sdl, 500 iscritti tra i ghisa, va all’attacco: «Sono sconcertato. Ci troviamo di fronte a requisiti incostituzionali perché discriminatori. Si tenta una sorta di selezione della razza. Ma i superuomini non esistono, la Giunta dovrebbe saperlo. Con questi nuovi criteri, probabilmente il 90 per cento dei vigili in attività non sarebbe più idoneo al servizio. Una cosa, comunque, è certa: se questi sono i requisiti, ci saranno centinaia di ricorsi da parte dei concorrenti all’imminente bando. L’amministrazione punta ad avere più uomini sulle strade? Siamo disponibili, ma sono necessari incentivi economici». di Massimiliano Mingoia - IL GIORNO del 8/10/2007
Pubblicazione del: 09/10/2007 nella Categoria Notizia
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