Tangenti, arrestato il comandante dei vigili di Frosinone Operazione in cinque regioni per corruzione negli appalti
In manette anche il capo della polizia locale di Isola Liri e un consigliere comunale del capoluogo.
I carabinieri del Comando provinciale di Frosinone hanno eseguito nel Lazio, Lombardia, Puglia, Campania e Veneto otto ordinanze di custodia cautelare, e 40 perquisizioni e sequestri presso abitazioni e uffici. Gli arrestati, tra cui il comandanti della Polizia Municipale di Frosinone Francesco Delvino, dovranno rispondere a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla "turbata libertà degli incanti, corruzione e falsità ideologica commessa da P.U. in atti pubblici". Contestualmente i finanzieri di Frosinone, a seguito di accertamenti bancari e patrimoniali delegati dall'A.G. nella fase conclusiva delle indagini, stanno apponendo sigilli a beni degli indagati. L'indagine denominata "Occhio vigile" vede impiegati nell'operazione circa 200 carabinieri del Comando Provinciale di Frosinone e dei Comandi territorialmente interessati, nonché 50 appartenenti alla Guardia di Finanza. Il comandante dei vigili di Frosinone Francesco Delvino, 49 anni, ricopriva l'incarico da due anni. In precedenza era stato comandante dei vigili a Massa Carrara e vicecomandante a Bitonto (Bari). Ha anche ricoperto ruoli dirigenziali nel settore privato come consulente di direzione aziendale. È iscritto all'ordine dei pubblicisti della Campania. Oltre a Delvino, tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare ci sono il comandante della polizia locale di Isola Liri (Frosinone), Bruno Di Palma, 55 anni, e il consigliere di maggioranza del Comune di Frosinone Paolo La Cava (Gruppo Qualità e Sviluppo). Secondo quanto emerso dalle indagini, gli arrestati, attraverso la preparazione e gestione delle procedure di gare sulla fornitura, installazione e gestione di sistemi per la sicurezza urbana e per la disciplina del traffico urbano come sistemi di videosorveglianza, photored, Ztl e aree pedonali, nonché dei servizi di gestione e riscossione delle contravvenzioni, riuscivano a far assegnare gli appalti pubblici a società di comodo, ricevendo in cambio denaro e regali. Complessivamente sono 8 le ordinanze di custodia cautelare, 3 in carcere e 5 ai domiciliari. Contestualmente i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria del comando provinciale di Frosinone, a seguito di accertamenti bancari e patrimoniali delegati dall'autorità giudiziaria, stanno apponendo insieme ai carabinieri, sigilli a beni degli indagati per un valore complessivo pari a circa 500mila euro. Sono ancora in corso circa 40 perquisizioni e sequestri presso le abitazioni e gli uffici dei soggetti e delle società coinvolte nei comuni di Frosinone, Bitonto (Bari), Limatola (Benevento), Caserta, Desenzano del Garda (Brescia), Peschiera del Garda, Verona, Grone (Bergamo), Sarnico (Bergamo), Corte Franca (Brescia), San Zeno Naviglio (Brescia), Calcinato (Brescia), Azzano San Paolo (Bergamo), Roma, Isola del Liri (Frosinone), Veroli (Frosinone), Castel San Giorgio (Salerno), Manduria (Taranto), Castiglione delle Stiviere (Mantova), Provaglio d'Iseo (Brescia), Terracina (Latina).
Fonte: IL TEMPO