Riforma autotrasporto

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Con tre recenti decreti, il Governo ha messo mano alla riforma dell’autotrasporto.
I provvedimenti messi in campo puntano su diversi obiettivi: liberalizzazione dei prezzi, maggiore responsabilità e sicurezza sulle strade per il trasporto delle merci, abbreviazione dell’iter per ottenere le licenze e condizioni più favorevoli agli utenti per il trasporto di persone.
I tre decreti legislativi attuano la legge delega per la liberalizzazione dell’autotrasporto di persone e cose (legge n. 32 del 2005).
L’entreta in vigore della legge sarà il prossimo martedì 24 gennaio.
In particolare, introduce la liberalizzazione regolata dell’autotrasporto di merci ed il recepimento della direttiva comunitaria 2003/59 sulla qualificazione e formazione dei conducenti.
Si stabilisce, infatti, che, a decorrere in questo caso dal 28 febbraio 2006, “i corrispettivi per i servizi di trasporto di merci su strada sono determinati dalla libera contrattazione delle parti che stipulano il contratto di trasporto e sono nulle le clausole dei contratti di trasporto che comportano modalità e condizioni di esecuzione delle prestazioni contrarie alle norme sulla sicurezza della circolazione stradale”. Inoltre “le organizzazioni associative di vettori e di utenti dei servizi di trasporto possono stipulare accordi di diritto privato, nell’interesse delle imprese rispettivamente associate, al fine di regolare i relativi rapporti contrattuali sulla base della normativa in materia di sicurezza della circolazione e di sicurezza sociale”.
Il contratto di trasporto di merci deve essere ”stipulato in forma scritta per favorire la correttezza e la trasparenza dei rapporti fra i contraenti, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge”.
Nel settore dell’autotrasporto di merci si realizza così la libera contrattazione dei prezzi del trasporto.Il nuovo corso è accompagnato da misure per incentivare il rispetto delle regole sulla sicurezza stradale da parte di tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni di trasporto.
Nel medesimo decreto si prevede pure l’applicazione della formula delle sanzioni della patente a punti e la carta di qualificazione dei conducenti per le infrazioni commesse nell’esercizio dell’attività professionale.
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