Polizia Locale di Napoli. La riforma .Gerarchie più rigide e maggiori responsabilità

Elenco Documenti     Stampa

Separazione dei poteri, gerarchizzazione e nuovi e moderni servizi all’altezza di un corpo che opera in una realtà dove il turismo è la primaria risorsa per lo sviluppo. Due temi che l’assessore Nicola Oddati conosce bene, visto che ha gestito la delega al turismo per tre anni e detiene ancora quella allo Sviluppo. Temi che non hanno trovato però il pieno accordo di sindacati e di molti caschi bianchi, la scintilla della nuova guerra in corsa fra amministrazione e corpo dei caschi bianchi. In sostanza se Luca Esposito - predecessore di Oddati - aveva individuato una riforma che andava in senso orizzontale, vale a dire puntava sul decentramento dei poteri in maniera accentuata, Oddati punta sulla qualità di chi comanda e una struttura più verticale, o se si preferisce, verticistica, dove le responsabilità sono nettamente separate le une dalle altre. Concretamente Esposito aveva immaginato il grosso dei caschi bianchi incardinati in un nucleo di polizia stradale da utilizzare secondo le emergenze con molte attività delegate alle cosiddette «squadrette» tanto care allo Snavu. Oddati, invece, ha fatto sparire nuclei e squadrette. In questa logica è prossima l’istituzione pure del Servizio Relazioni con il Pubblico, l’Urp. E poi ci sarà un servizio Protezione civile dentro al quale i vigili saranno soggetti attivi e numerosi così da non delegare più ai soli volontari compiti di sicurezza molto delicati. Turismo bene da tutelare e da sviluppare, da questa certezza la nascita del servizio Vigilanza patrimonio artistico e culturale, nelle altre città d’arte come Firenze e Venezia esiste già da anni. Nel solco di questa innovazione vanno ascritti la Vigilanza turistica, con agenti specializzati che dovranno assistere i visitatori, ma anche promuovere la valorizzazione del territorio con servizio di help tourist (segnalazioni disagi, inefficienze, servizio interpretariato, ricezione denunce). Altra novità la Polizia marittima e demaniale, ovvero il «vecchio» Servizio mare. Poi il capitolo dedicato alla Polizia Tributaria (questa prevista dalla riforma Esposito) per «verificare la regolare contribuzione dei cittadini alle casse comunali». Il comandante sarà il sovrano del corpo, ha supporto avrà un Comitato di controllo dei servizi, composto dai vicecomandanti e dai comandanti dei quartieri. Le antenne della città. Non cambiano invece i comandi territoriali che restano undici: Centro 1 (Avvocata, Montecalvario, Stella), Centro 2 (San Carlo all’Arena), Centro 3 (San Lorenzo, Vicaria), Mare Est (San Giovanni a Teduccio, zona industriale, Mercato, Pendino, San Giuseppe, Porto), Mare Ovest (Chiaia, Posillipo, San Ferdinando), Collinare (Arenella, Vomero), Est (Barra, Ponticelli), Nord Est (Poggioreale, Secondigliano, San Pietro a Patierno), Nord (Chiaiano, Miano, Piscinola-Marianella, Scampia), Norde Ovest (Pianura, Soccavo), Ovest (Fuorigrotta, Bagnoli). lu.ro -Il Mattino di Napoli

Elenco Documenti