LA SFILATA DELL'ESERCITO PIÙ MALTRATTATO DI TUTTI I TEMPI

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di Piero Laporta (da LIBERO del 3 giugno)
La festa della Repubblica è riuscita benissimo, non c'è alcun dubbio. Si rassegnino i colonnelli che ieri borbottavano perché hanno sfilato quadrate legioni di vigili urbani. Oltre le lucide corazze e le sciabole scintillanti, c'è un paese reale che, a dispetto delle operazioni nei teatri bellici più pericolosi al mondo, preferisce spendere le proprie risorse per avere novantamila vigili urbani, cui si aggiungono le polizie provinciali e le guardie venatorie, le quali non sono da confondere con le trentamila guardie forestali.
Trentamila, sì, ma che non impediscono alle regioni di reclutare propri guardaboschi e di dotarsi di un proprio servizio antincendio.
Va bene, direte, per qualche autobotte... Elicotteri, caro contribuente, elicotteri.
Elicotteri sì, ma anche aerei e navi. Otto forze di polizia alle dipendenze dello stato, più un esercito di polizie urbane, provinciali e regionali, con flotte di auto, aerei, navi, elicotteri ed ogni ben di dio.



Il pubblico romano ha visto solo una parte delle duplicazioni possibili: reparti a cavallo e fanfare, sciocchezze. Si clonano pure polizie scientifiche, reparti speciali e presidi territoriali, con una caratteristica in comune: si ammucchiano dove sono visibili e scarseggiano dove sono necessari. Provatevi a cercare il celebrato poliziotto di quartiere nella periferia della vostra città e, specie se siete a Roma, non lo trovate neppure al di là del centro storico, se mai lo trovate.
Insomma un esercito di oltre mezzo milione di individui che duplicano, triplicano e quadruplicano le funzioni, gli uni degli altri, senza andare al di là di una efficacia telegenica. Fateci caso, mai sono stati così numerosi i filmati televisivi nei quali di volta in volta una delle otto polizie non sia protagonista e risolva casi complicatissimi, dove i delinquenti sono sempre assicurati alla giustizia. Peccato che non accada così al ladro che ha svaligiato la casa di vostra zia, che abita vicino ad una questura e non ha avuto neppure un'ora di attenzione. Con queste dissipazioni colossali non stupisce affatto che il bilancio per le spese militari quest'anno sia il più basso della storia della Repubblica, toccando il fondo dello 0,9 per cento del prodotto interno lordo, mentre si moltiplicano le risorse del cosiddetto "volontariato civile", che altro non è che sfruttamento di giovani disoccupati a vantaggio di imprese cosiddette no profit. A Caserta - che fu tradizionale serbatoio di reclutamento militare - l'ultimo concorso per i soldati professionisti ha visto una quota di partecipanti poco superiore ai posti disponibili. La prossima volta sarà peggio e non servirà a nulla consentire alle donne di partecipare senza limiti di sorta. Se io so che tu Stato lo tratterai con disattenzione, mio figlio non te lo mando. Caso mai farà il vigile urbano, appunto.
C'è davvero da complimentarsi per questi risultati, che neppure i cattocomunisti erano riusciti a conseguire.

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