Il Mattino:ENERGIA ECO-SOSTENIBILE, LA COSTIERA ADERISCE AL «PROGETTO HYDROGENCITIES

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E Sorrento scommette sull’idrogeno

LUIGI D’ALISE Sorrento. La costiera punta sull’energia eco-sostenibile basata sulle energie rinnovabili e sull’idrogeno per abbattere le emissioni nocive nell’atmosfera. Mercoledì prossimo, in occasione dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, per la riduzione delle emissioni artificiali di anidride carbonica, sarà presentato a Sorrento il primo Pic, Progetto comunale per l’idrogeno. La cittadina costiera aderisce, infatti, al Geie (Gruppo europeo di interesse economico) Hydrogencities, costituito per sperimentare l’economia dell’idrogeno con specifici progetti ispirati alle teorie del professor Jeremy Rifkin, ospite d’onore dell’appuntamento sorrentino. Fondatore e presidente della Foundation on Economic Trends di Washington e tra i più noti esperti mondiali di questioni ambientali e tecnologiche, Rifkin - autore negli anni ottanta di Entropy, il best-seller in cui per la prima volta si fondevano la teoria economica e quella ambientale - illustrerà nel corso di una conferenza stampa le prospettive dell’intesa di Kyoto e presenzierà all’inaugurazione presso il Chiostro di San Francesco di Sorrento di una cella a combustibile, realizzata da un’azienda specializzata, destinata ad alimentare la nuova illuminazione della storica struttura trecentesca. Si tratta del primo dei «progetti faro» - così chiamati sia per la valenza esemplare sia perché prevedono sistemi di illuminazione di edifici famosi - in via di realizzazione anche in altre zone del mondo, dalla California, presso il palazzo della presidenza del governatore Schwarzenegger, a Londra, presso la celebre torre; da Berlino (presso il Reichstag) a Strasburgo (presso l’emiciclo del Parlamento Europeo). Alla cerimonia di Sorrento prenderanno parte il presidente di Hydrogencities Stefano Cimicchi, il sindaco di Sorrento Marco Fiorentino e l’assessore comunale all’immagine e all’innovazione Mariano Russo. Il Geie Hydrogencities é ispirato alla cosiddetta Charta di Orvieto, firmata alla presenza del professor Rifkin dai sindaci di 42 comuni di tutta Europa il 6 settembre del 2003 e promossa dalla città di Orvieto, capofila della rete delle Cittaslow, le cento città del buon vivere collegate all’Associazione Slow Food. Il documento è finalizzato a realizzare una visione di una energia eco-sostenibile, basata sulle energie rinnovabili e sull’idrogeno. «Nella prospettiva di sostituzione graduale dei combustibili fossili – si legge nella Charta - si avvia già ora una fase di sperimentazione ed applicazione della cosiddetta "filiera ecologica dell’idrogeno", ovvero l’affermazione dei sistemi produttivi energetici e delle relative applicazioni basata sulle energie rinnovabili. L’idrogeno è, però, un vettore di energia, non una fonte primaria. Il suo utilizzo permetterà di abbattere con grande efficienza le emissioni nocive in atmosfera, compresi i gas responsabili dell’effetto serra, solo se sarà derivato da fonti rinnovabili di origine solare o geotermica».

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